" Mio fratello minore e io avevamo rispettivamente tredici e quattordici anni quando decidemmo che quell'estate avremmo fatto un viaggio in autostop per tutta l'Irlanda. Presentammo un itinerario dettagliato a nostro padre il quale dopo diverse consultazioni con nostra madre ,che non era per nulla d'accordo , ci concesse infine il permesso.
Partimmo con grande entusiasmo verso la periferia di Dublino, partimmo in corriera e nel villaggio dove questa ci lasciò iniziammo la grande avventura.
Per circa un'ora nessun veicolo si fermò; mentre diventava buio ed eravamo sempre più infreddoliti e sfiduciati, i cieli si aprirono e scese una pioggia torrenziale.
I nostri nervi cominciarono a cedere e quindi cercammo una cabina telefonica per chiamare casa ed avvisare che il nostro programma era cambiato e stavamo tornando indietro.
_SE SIETE PARTITI , CONTINUATE AD ANDARE_ furono le sole parole di mio padre , dopodichè sentii buttare giù la cornetta del telefono.
Il messaggio era duro, ma mi è tornato in mente molte volte in seguito nella vita. "
John Callanan
mercoledì, gennaio 30, 2008
mercoledì, gennaio 16, 2008
Ho ritrovato Ungaretti
SENZA PIU' PESO
Per un Iddio che rida come un bimbo,
Tanti gridi di passeri,
Tante danze nei rami,
Un'anima si fa senza piu' peso,
I prati hanno una tale tenerezza,
Tale pudore negli occhi rivive,
Le mani come foglie
S'incantano nell'aria...
Chi teme più, chi giudica?
Per un Iddio che rida come un bimbo,
Tanti gridi di passeri,
Tante danze nei rami,
Un'anima si fa senza piu' peso,
I prati hanno una tale tenerezza,
Tale pudore negli occhi rivive,
Le mani come foglie
S'incantano nell'aria...
Chi teme più, chi giudica?
mercoledì, gennaio 09, 2008
Le cose che non tornano più indietro
Ci sono PIETRE "morali" che quando sono scagliate fanno male e non tornano più indietro.
Ci sono PAROLE a punta e con qualche goccia, anche minima, di veleno, che fanno sempre male, inquinano e non si possono più tirare indietro.
Ci sono OCCASIONI di bene e di amore che lasciate passare non si possono più riprendere indietro.
C'è un TEMPO perduto nell'inerzia,nel rimando, nelle omissioni, nel disimpegno spirituale, esistenziale e sociale, nel male, che resta vuoto e perduto per sempre e non si può andare indietro a riprenderlo e ricuperarlo.
Ci sono PAROLE a punta e con qualche goccia, anche minima, di veleno, che fanno sempre male, inquinano e non si possono più tirare indietro.
Ci sono OCCASIONI di bene e di amore che lasciate passare non si possono più riprendere indietro.
C'è un TEMPO perduto nell'inerzia,nel rimando, nelle omissioni, nel disimpegno spirituale, esistenziale e sociale, nel male, che resta vuoto e perduto per sempre e non si può andare indietro a riprenderlo e ricuperarlo.
venerdì, gennaio 04, 2008
Orientarsi a 16 anni
"La verità è che con i compagni mi annoiavo a morte. Mi annoiavano le loro parole: erano troppe, e sempre uguali, sembravano formule. E non mi piaceva quel loro modo di parlare sempre truci, mai un sorriso, una battuta, sempre come se si trattasse di salvare il mondo.
Il mondo non aveva nessun bisogno, secondo me, nè di essere salvato nè di essere lasciato com'era. Ci pensava lui a cosa fare. Era andato avanti fino adesso per conto suo, e così avrebbe continuato. L'importante era che noi ci vivessimo dentro meglio che potevamo, facendo ognuno quel che ci veniva meglio fare, questo sì. A voi piace fare politica, vi viene bene? Perfetto, fatela. Ad altri piacerà di più leggere poesie, o andare a cavallo. Bene, che leggano poesie e vadano a cavallo. Ognuno ha i suoi sogni, le sue passioni e non è detto che alcune siano meglio di altre, chi lo dice? Perchè? "
Da " PIU' LONTANA DELLA LUNA " Di Paola Mastrocola
Era il 1969, io avevo 16 anni e frequentavo l'Istituto Magistrale Lambruschini. Da qualche giorno all'ingresso della scuola c'erano ragazzi più grandi che ci impedivano di entrare in classe. C'erano scioperi studenteschi nell'aria ed io non ne capivo di preciso le motivazioni. Ero molto bambina, qualcuno direbbe immatura, insomma ero come ero e in verità non avrei dovuto rendere conto a nessuno dello stadio di maturazione in cui mi trovavo perche' ogni essere umano ha i suoi tempi e i suoi ritmi che vanno rispettati a prescindere. Quel giorno io e le mie due amiche del cuore volevamo proprio entrare in classe e ci siamo un po' opposte a quelle imposizioni. Ricordo con nitidezza le parole di quel ragazzo che ci sbarrava la strada e soprattutto ricordo l'aggressività del suo volto: "Se entrate siete delle bagasce". Ebbene , ancora oggi, io che sono sempre stata simpatizzante della sinistra, ricordo l'odio che ho provato per quel ragazzo e l'odio che ancora provo per tutti quelli che si comportano come lui. Non sono entrata a scuola quel giorno, non per libera scelta, ma per un sopruso e ho sempre provato tanta rabbia per le persone che non rispettano gli altri per quello che sono, per quello che pensano, in quella precisa tappa della vita in cui si trovano, fosse anche la tappa del "qualunquismo".
Il mondo non aveva nessun bisogno, secondo me, nè di essere salvato nè di essere lasciato com'era. Ci pensava lui a cosa fare. Era andato avanti fino adesso per conto suo, e così avrebbe continuato. L'importante era che noi ci vivessimo dentro meglio che potevamo, facendo ognuno quel che ci veniva meglio fare, questo sì. A voi piace fare politica, vi viene bene? Perfetto, fatela. Ad altri piacerà di più leggere poesie, o andare a cavallo. Bene, che leggano poesie e vadano a cavallo. Ognuno ha i suoi sogni, le sue passioni e non è detto che alcune siano meglio di altre, chi lo dice? Perchè? "
Da " PIU' LONTANA DELLA LUNA " Di Paola Mastrocola

domenica, dicembre 09, 2007
Il principio dell'abbraccio
venerdì, novembre 23, 2007
COME SEI DIVENTATO BLOGGER?
Caro Enzo, ora ti racconto:
Cosa ti ha spinto a creare un blog?
Da sempre scrivo: diari quando ero ragazzina, poi, più grande, impressioni, pezzi di vita, commenti, brevi racconti, preghiere...
E' una mia esigenza, una passione, un hobby. Quando ho compiuto 50 anni mio marito mi ha regalato un mega quadernone rilegato in pelle con dedica:"Questo è per Maria Teresa scrittrice. Riempilo. " Lì ho scritto le prime cose di questo blog, a mano, a volte addirittura a matita. E' stato naturale ricopiarle al computer con l'imput del suddetto marito.
Quando scrivo non penso alle persone che possono leggere. Scrivo per me. Racconto la mia vita, le mie giornate, i miei viaggi, le gioie, i dolori, le delusioni, le speranze, il crescere.
E' secondario per me che tutto cio' venga letto o meno, certo mi fa piacere vedermelo stampato come se fosse un libro, perchè forse ho sempre sognato di scrivere un libro e questo è un modo per pensare di esserci riuscita.
Il tuo primo post?
E' un racconto :"La cucina nuova". Era un concorso letterario al quale ho partecipato senza vincere nulla, anche se in verità ho vinto l'inizio della mia storia come blogger.
Il post di cui ti vergogni di più?
Nessuno.
Il post di cui sei più fiero?
Mah, fiero e' una parola grossa: sono molto affezionata a DUE RAGAZZE e a GLI SPOSI fra i primi che ho scritto e fra gli ultimi, ma non ultimissimi, a tutto cio' che ho scritto dopo un viaggio a Lourdes. Il piu' doloroso è PROTEGGERE e il più ironico ABBASSATE LA CRESTA. Alle amiche in menopausa come me piace VAMPATE.
Cosa ti ha spinto a creare un blog?
Da sempre scrivo: diari quando ero ragazzina, poi, più grande, impressioni, pezzi di vita, commenti, brevi racconti, preghiere...
E' una mia esigenza, una passione, un hobby. Quando ho compiuto 50 anni mio marito mi ha regalato un mega quadernone rilegato in pelle con dedica:"Questo è per Maria Teresa scrittrice. Riempilo. " Lì ho scritto le prime cose di questo blog, a mano, a volte addirittura a matita. E' stato naturale ricopiarle al computer con l'imput del suddetto marito.
Quando scrivo non penso alle persone che possono leggere. Scrivo per me. Racconto la mia vita, le mie giornate, i miei viaggi, le gioie, i dolori, le delusioni, le speranze, il crescere.
E' secondario per me che tutto cio' venga letto o meno, certo mi fa piacere vedermelo stampato come se fosse un libro, perchè forse ho sempre sognato di scrivere un libro e questo è un modo per pensare di esserci riuscita.
Il tuo primo post?
E' un racconto :"La cucina nuova". Era un concorso letterario al quale ho partecipato senza vincere nulla, anche se in verità ho vinto l'inizio della mia storia come blogger.
Il post di cui ti vergogni di più?
Nessuno.
Il post di cui sei più fiero?
Mah, fiero e' una parola grossa: sono molto affezionata a DUE RAGAZZE e a GLI SPOSI fra i primi che ho scritto e fra gli ultimi, ma non ultimissimi, a tutto cio' che ho scritto dopo un viaggio a Lourdes. Il piu' doloroso è PROTEGGERE e il più ironico ABBASSATE LA CRESTA. Alle amiche in menopausa come me piace VAMPATE.
giovedì, novembre 22, 2007
Cambiare il mondo
Un giovane studente che aveva una gran voglia di impegnarsi per il bene dell'umanità, si presentò un giorno a San Francesco di Sales e gli chiese:"Che cosa devo fare per cambiare il mondo?".
San Francesco di Sales gli rispose sorridendo:"Non sbattere la porta cosi' forte...".
San Francesco di Sales gli rispose sorridendo:"Non sbattere la porta cosi' forte...".
mercoledì, novembre 21, 2007
Successi
Nella vita di una famiglia, esistono periodi in cui si toccano dei fondi (non sto parlando di fondi bancari).
Allora dal pozzo nero in cui ci si trova, se si osservano altre situazioni, altri figli, altre coppie, altri..., viene da commentare un po' sorridendo:" Ma guarda quelli, che passano di trionfo in trionfo!!!"
E' una frase che nel nostro lessico famigliare è ormai presente da anni.
Non è pura invidia, è soprattutto constatazione di eventi che si intrecciano e obbiettivamente mettono l' accento sul successo di alcune persone.
Un 30 e lode all'università è un successo che fa gongolare figli e genitori.
Trovare un buon lavoro per un ragazzo giovane è un successo che tranquilizza e permette di progettare un futuro.
Avere una buona pagella è un successo che rafforza l'autostima.
Avere il motorino nuovo è un successo di fronte ai compagni con la bava alla bocca.
Una buona intesa di coppia , magari un po' ostentata, è un successo di fronte a tanti che stanno faticosamente arrancando.
Questi sono i successi che io chiamo di 1° TIPO.
Esistono però, in una famiglia, dei successi segreti, che nessuno vede, che nessuno conosce, che non sono da mettere in vetrina e da raccontare con orgoglio.
SONO INTIMI, si sono manifestati e consumati fra quattro mura, fra quattro o sei occhi, magari seduti intorno al tavolo di cucina ingombro ancora dei piatti della sera.
Sono dialoghi, strette di mano, abbracci disarmati che nessuna parola potrebbe descrivere, sono lettere scritte di notte da un figlio per poter chiarire meglio i propri pensieri da offrire di giorno ai grandi...
Sono parole che escono dal cuore dei grandi, che sentono tutta la responsabilità di fare i genitori non gli amiconi, la responsabilità di dire :"Quello che hai fatto è per me sbagliato" oppure :"Io non sono d'accordo", la responsabilità di dire dei NO scomodi che fanno perdere punti in una graduatoria virtuale.
Sono una povera viandante sulla strada dell'essere " un buon padre e una buona madre", ma in questo ultimo mese , per me difficilissimo, posso dire di aver raccolto qualcuno di questi successi del 2° TIPO.
Allora dal pozzo nero in cui ci si trova, se si osservano altre situazioni, altri figli, altre coppie, altri..., viene da commentare un po' sorridendo:" Ma guarda quelli, che passano di trionfo in trionfo!!!"
E' una frase che nel nostro lessico famigliare è ormai presente da anni.
Non è pura invidia, è soprattutto constatazione di eventi che si intrecciano e obbiettivamente mettono l' accento sul successo di alcune persone.
Un 30 e lode all'università è un successo che fa gongolare figli e genitori.
Trovare un buon lavoro per un ragazzo giovane è un successo che tranquilizza e permette di progettare un futuro.
Avere una buona pagella è un successo che rafforza l'autostima.
Avere il motorino nuovo è un successo di fronte ai compagni con la bava alla bocca.
Una buona intesa di coppia , magari un po' ostentata, è un successo di fronte a tanti che stanno faticosamente arrancando.
Questi sono i successi che io chiamo di 1° TIPO.
Esistono però, in una famiglia, dei successi segreti, che nessuno vede, che nessuno conosce, che non sono da mettere in vetrina e da raccontare con orgoglio.
SONO INTIMI, si sono manifestati e consumati fra quattro mura, fra quattro o sei occhi, magari seduti intorno al tavolo di cucina ingombro ancora dei piatti della sera.
Sono dialoghi, strette di mano, abbracci disarmati che nessuna parola potrebbe descrivere, sono lettere scritte di notte da un figlio per poter chiarire meglio i propri pensieri da offrire di giorno ai grandi...
Sono parole che escono dal cuore dei grandi, che sentono tutta la responsabilità di fare i genitori non gli amiconi, la responsabilità di dire :"Quello che hai fatto è per me sbagliato" oppure :"Io non sono d'accordo", la responsabilità di dire dei NO scomodi che fanno perdere punti in una graduatoria virtuale.
Sono una povera viandante sulla strada dell'essere " un buon padre e una buona madre", ma in questo ultimo mese , per me difficilissimo, posso dire di aver raccolto qualcuno di questi successi del 2° TIPO.
lunedì, novembre 19, 2007
Cambiare guscio
Quando i GAMBERI cambiano il guscio, per prima cosa perdono quello vecchio, restando senza difese durante il tempo necessario per fabbricarne uno nuovo.
Ed è proprio in questo periodo che sono esposti a un grave pericolo.
Per gli ADOLESCENTI è un po' la stessa cosa.
E fabbricarsi un nuovo guscio costa tante lacrime e tante fatiche che è un po' come se lo si " trasudasse".
Nei paraggi di un gambero indifeso c'è sempre qualche altro animale pronto a divorarlo, è in agguato, pronto a colpire , aproffittando della sua vulnerabilità.
Nei paraggi di un adolescente confuso , c'è sempre qualche personaggio pericoloso e profittatore.
I genitori sono consapevoli dell'esistenza di persone del genere e spesso hanno ragione quando invitano i figli ad essere prudenti, anche se è difficile accettare tale consiglio.
FRANCOISE DOLTO ( psicanalista e specialista dei problemi degli adolescenti)
Ed è proprio in questo periodo che sono esposti a un grave pericolo.
E fabbricarsi un nuovo guscio costa tante lacrime e tante fatiche che è un po' come se lo si " trasudasse".
Nei paraggi di un gambero indifeso c'è sempre qualche altro animale pronto a divorarlo, è in agguato, pronto a colpire , aproffittando della sua vulnerabilità.
Nei paraggi di un adolescente confuso , c'è sempre qualche personaggio pericoloso e profittatore.
I genitori sono consapevoli dell'esistenza di persone del genere e spesso hanno ragione quando invitano i figli ad essere prudenti, anche se è difficile accettare tale consiglio.
FRANCOISE DOLTO ( psicanalista e specialista dei problemi degli adolescenti)
La zona d'ombra

Quando finalmente se ne esce, sia a Terra che sulla navicella si tira un respiro di sollievo e si apprezza enormemente di non essere più soli e di potersi parlare ancora.
Con mio figlio adolescente, ho vissuto un'esperienza simile, solo che invece di durare pochi minuti, è durata anni."
martedì, novembre 13, 2007
Aggredire
Ci sono tanti modi per aggredire un altro essere umano.
Ci sono rabbie distruttive e insensate, atti di forza e repressioni che arrivano ad annientare la vita delle persone .
Esistono poi, delle aggressioni in forma più subdola (ma non per queso meno cattive); queste si manifestano per esempio in osservazioni taglienti, in parole che feriscono, in un'ironia mordace, in punzecchiature, in scherno, disprezzo, quasi derisione per le idee dell'altro.
A volte una finta amichevolezza può arrivare a sorpassare i limiti del rispetto. Nella relazione fra esseri umani la parola chiave è FRANCHEZZA ;in questa parola non esistono scopi reconditi, non si parla su commissione, non si offende gratuitamente, non si lanciano messaggi sgradevoli mascherati da buoni consigli , non si presume di avere la verità in tasca perchè nessuno ce l'ha.
( tratto da un brano di Karl Frielingsdorf)
Ci sono rabbie distruttive e insensate, atti di forza e repressioni che arrivano ad annientare la vita delle persone .
Esistono poi, delle aggressioni in forma più subdola (ma non per queso meno cattive); queste si manifestano per esempio in osservazioni taglienti, in parole che feriscono, in un'ironia mordace, in punzecchiature, in scherno, disprezzo, quasi derisione per le idee dell'altro.
A volte una finta amichevolezza può arrivare a sorpassare i limiti del rispetto. Nella relazione fra esseri umani la parola chiave è FRANCHEZZA ;in questa parola non esistono scopi reconditi, non si parla su commissione, non si offende gratuitamente, non si lanciano messaggi sgradevoli mascherati da buoni consigli , non si presume di avere la verità in tasca perchè nessuno ce l'ha.
( tratto da un brano di Karl Frielingsdorf)
mercoledì, ottobre 24, 2007
PIANGERE
Esiste un pianto disperato, sgomento,senza sbocco; ma esiste anche un pianto che fa bene, di cui abbiamo bisogno. Questo è un pianto che è un dono (il famoso "dono delle lacrime").
Perchè è un pianto libero dall'angoscia piu' nera ,e pur non essendo propriamente un pianto di gioia, può essere qualcosa di simile a un pianto di dolore tra le braccia di un papà che ci abbraccia, ci vuole bene, ci perdona, che soffrendo e amando rispetta la nostra libertà, si fida, crede nel nostro prossimo passo, perchè Dio è Padre e non un Signore di schiavi.
Perchè è un pianto libero dall'angoscia piu' nera ,e pur non essendo propriamente un pianto di gioia, può essere qualcosa di simile a un pianto di dolore tra le braccia di un papà che ci abbraccia, ci vuole bene, ci perdona, che soffrendo e amando rispetta la nostra libertà, si fida, crede nel nostro prossimo passo, perchè Dio è Padre e non un Signore di schiavi.
lunedì, ottobre 22, 2007
Salvezza
Salvezza eterna significa che la tua vita ti è riconsegnata nella forma in cui desideravi viverla infatti la vita eterna sarà prima di tutto Vita nella sua pienezza.
UN' ALTRA DONNA
Una donna che sarà come una roccia nel letto di un fiume, che sopporta senza lamentarsi, la sua bontà non infangata, ma FORGIATA dalle disgrazie che si sono rovesciate su di lei.
...C'è qualcosa al fondo del suo essere che nessuno può spezzare.
Qualcosa di solido e irriducibile, come un blocco di calcare. "
dal libro : MILLE SPLENDIDI SOLI di Khaled Hosseini
" Non si possono contare le lune che brillano sui suoi tetti,
nè i mille splendidi soli che si nascondono dietro i suoi
muri."
NON E' SOLO KABUL A NASCONDERE MILLE SPLENDIDI SOLI, CREDO CHE DONNE COSI' ESISTANO IN OGNI PUNTO SULLA TERRA, A PRESCINDERE O MENO DAI TALEBANI, A PRESCINDERE O MENO DAL BURKA.
mercoledì, ottobre 03, 2007
Due Donne

La prima , una donna energica che ha saputo reggere un impero con grande carisma, cicciottella, per nulla affascinante , con un doppio o triplo mento dovuto ad una certa pinguedine (come si puo' intuire dai ritratti e dal maestoso monumento a lei dedicato), eppure una donna molto felice nella sua vita privata con un matrimonio appagante, sereno, appassionato; una donna molto amata.

Alla prima va tutta la mia simpatia :
m'è parso di cogliere in lei un guizzo ironico negli occhi.
Alla seconda va tutta la mia solidarietà da donna a donna.
Comunque è proprio vero che la bellezza non è garanzia di felicità.
venerdì, settembre 14, 2007
Non affogare
Chi vuole tirar fuori un amico dal fango
e dall'immondizia, deve scendere nel fango
e nell'immondizia per tirarlo fuori.
Per non affogare dovrebbe, però,allacciarsi
una corda intorno al corpo prima di scendere.
( da un racconto chassidico)
e dall'immondizia, deve scendere nel fango
e nell'immondizia per tirarlo fuori.
Per non affogare dovrebbe, però,allacciarsi
una corda intorno al corpo prima di scendere.
( da un racconto chassidico)
giovedì, agosto 09, 2007
Pioggia d'estate
Già ieri sera si capiva che sarebbe accaduto, anche se non si sentivano ancora i tuoni.
La natura era come sospesa. Tutto fermo, immobile, in attesa boccheggiante.
Già, boccheggiante, perchè è tantissimo che non piove, il prato davanti a casa è tutto giallo, il suo terreno è spaccato, le zolle quasi come nella teoria della tettonica,si alzano e nessuno le ha zappate. Gli alberi hanno le foglie all'ingiù e quando gli passi accanto sembrano dire: aiutami, aiutami, dammi da bere.
Il piccolo albicocco che abbiamo piantato in una domenica di maggio è quello che, secondo me, soffre di più; forse non ha messo ancora radici profonde e ha le foglie un po' sul giallo.
Anche noi, esseri umani risentiamo di questo seccume, infastiditi, più nervosi del solito, inumidati (fiaccati dall'umidità).
Se penso ai prati che abbiamo visto in AltoAdige, se chiudo gli occhi e rivedo quel verde, mi viene quasi da piangere (sguizzi d'acqua dappertutto, colori brillanti come lo smeraldo, foraggi, trifogli, erba medica, mini fiorellini coloratissimi).
Qui è tutto secco; qui è tutto brullo.
Ma ecco che stanotte è accaduto. Prima un rombare in lontananza più e più volte. Poi un ticchettio lieve sul tettuccio che c'è sopra la porta d'ingresso, come delle mani piccoline che vengono a tamburellare lievemente e poi più forte, scrosci più forti che imbevono il terreno.
Il prato ringrazia, l'albicocco ringrazia, l'abete davanti a casa ringrazia e così la menta, il rosmarino, la salvia ringraziano.
Ed anch'io ringrazio.
Subito l'immobilità della natura si trasforma e s'alza frescura.
Io mi giro e mi rigiro nel letto, sento tutto ciò che succede fuori e provo una sensazione di benessere e gratitudine e spero che il rombo dei tuoni e la musica della pioggia continui, continui, continui.
Mi godo a pieno queso momento; la settimana intensa è alle spalle non mi sono risparmiata, ho corso di qua e di là, ho accompagnato, ho sostenuto, ho sgobbato. Domani non ho granchè da fare, sto a letto più che posso.
(immagine tela su olio - Pioggia d'estate - A.Meschi)
La natura era come sospesa. Tutto fermo, immobile, in attesa boccheggiante.
Già, boccheggiante, perchè è tantissimo che non piove, il prato davanti a casa è tutto giallo, il suo terreno è spaccato, le zolle quasi come nella teoria della tettonica,si alzano e nessuno le ha zappate. Gli alberi hanno le foglie all'ingiù e quando gli passi accanto sembrano dire: aiutami, aiutami, dammi da bere.
Il piccolo albicocco che abbiamo piantato in una domenica di maggio è quello che, secondo me, soffre di più; forse non ha messo ancora radici profonde e ha le foglie un po' sul giallo.
Anche noi, esseri umani risentiamo di questo seccume, infastiditi, più nervosi del solito, inumidati (fiaccati dall'umidità).
Se penso ai prati che abbiamo visto in AltoAdige, se chiudo gli occhi e rivedo quel verde, mi viene quasi da piangere (sguizzi d'acqua dappertutto, colori brillanti come lo smeraldo, foraggi, trifogli, erba medica, mini fiorellini coloratissimi).
Qui è tutto secco; qui è tutto brullo.
Ma ecco che stanotte è accaduto. Prima un rombare in lontananza più e più volte. Poi un ticchettio lieve sul tettuccio che c'è sopra la porta d'ingresso, come delle mani piccoline che vengono a tamburellare lievemente e poi più forte, scrosci più forti che imbevono il terreno.

Ed anch'io ringrazio.
Subito l'immobilità della natura si trasforma e s'alza frescura.
Io mi giro e mi rigiro nel letto, sento tutto ciò che succede fuori e provo una sensazione di benessere e gratitudine e spero che il rombo dei tuoni e la musica della pioggia continui, continui, continui.
Mi godo a pieno queso momento; la settimana intensa è alle spalle non mi sono risparmiata, ho corso di qua e di là, ho accompagnato, ho sostenuto, ho sgobbato. Domani non ho granchè da fare, sto a letto più che posso.
(immagine tela su olio - Pioggia d'estate - A.Meschi)
venerdì, luglio 13, 2007
Mio padre
A volte mio padre era veramente depresso.
Tra l'altro non ci nascondeva mai i suoi sentimenti .Ce lo faceva sempre sapere quando era avvilito e infelice e spaventato. Non cercava di farci credere che era come la Rocca di Gibilterra.
Ci faceva sempre sapere che era umano e di questo lo ringrazio. Non era un simbolo di perfezione: era un simbolo di umanità!
Ricordo quando mio padre ci disse che il suo socio era scappato con tutto il denaro e nonsapeva neppure come avremmo fatto a mangiare il giorno dopo.
Mia madre aveva un' abitudine pazzesca:le piaceva ridere.
E questa notizia le sembrò molto buffa. Mio padre si infurio! Lei rideva con le lacrime che le scorrevano sulle guance e sapete cosa fece?
Preparò un banchetto come per un battesimo o un matrimonio:antipasto, pastasciutta, vitello, tutto.
Mio padre disse :mio Dio cos'è questa roba?
E lei disse: Ho speso tutto per questo.
E lui:sei pazza?
Lei disse: il momento in cui abbiamo bisogno di gioia è ADESSO, non dopo.E' adesso che dobbiamo essere felici. Stai zitto e mangia!
Sono passati molti anni e vi assicuro che non ho mai dimenticato quella cena, la cena della MISERIA di Mamma.
E sapete ce la facemmo a sopravvivere! Non è pazzesco! Sopravvivemmo. Guardate io sono qui.
E mio padre è vissuto fino a ottantasei anni
LEO BUSCAGLIA (VIVERE, AMARE, CAPIRSI)
Tra l'altro non ci nascondeva mai i suoi sentimenti .Ce lo faceva sempre sapere quando era avvilito e infelice e spaventato. Non cercava di farci credere che era come la Rocca di Gibilterra.
Ci faceva sempre sapere che era umano e di questo lo ringrazio. Non era un simbolo di perfezione: era un simbolo di umanità!
Ricordo quando mio padre ci disse che il suo socio era scappato con tutto il denaro e nonsapeva neppure come avremmo fatto a mangiare il giorno dopo.
Mia madre aveva un' abitudine pazzesca:le piaceva ridere.
E questa notizia le sembrò molto buffa. Mio padre si infurio! Lei rideva con le lacrime che le scorrevano sulle guance e sapete cosa fece?
Preparò un banchetto come per un battesimo o un matrimonio:antipasto, pastasciutta, vitello, tutto.
Mio padre disse :mio Dio cos'è questa roba?
E lei disse: Ho speso tutto per questo.
E lui:sei pazza?
Lei disse: il momento in cui abbiamo bisogno di gioia è ADESSO, non dopo.E' adesso che dobbiamo essere felici. Stai zitto e mangia!
Sono passati molti anni e vi assicuro che non ho mai dimenticato quella cena, la cena della MISERIA di Mamma.
E sapete ce la facemmo a sopravvivere! Non è pazzesco! Sopravvivemmo. Guardate io sono qui.
E mio padre è vissuto fino a ottantasei anni
LEO BUSCAGLIA (VIVERE, AMARE, CAPIRSI)
mercoledì, giugno 13, 2007
La strada buona
Guidami oltre, Luce gentile,
nell'oscurità che mi circonda,
guidami oltre!
La notte è buia
e io sono lontano da casa.
Guidami oltre!
Non chiedo di vedere la scena distante.
Un passo mi è sufficiente.
John Newmann
Uno sconosciuto è il mio amico, uno che io non conosco.
Uno sconosciuto lontano lontano.
Per lui il mio cuore è pieno di nostalgia.
Perchè egli non è presso di me.
Perchè egli forse non esiste affatto?
Chi sei tu che colmi il mio cuore della tue assenza?
Che colmi tutta la terra della tua assenza?
Par Lagerkvist
nell'oscurità che mi circonda,
guidami oltre!
La notte è buia
e io sono lontano da casa.
Guidami oltre!
Non chiedo di vedere la scena distante.
Un passo mi è sufficiente.
John Newmann
Uno sconosciuto è il mio amico, uno che io non conosco.
Uno sconosciuto lontano lontano.
Per lui il mio cuore è pieno di nostalgia.
Perchè egli non è presso di me.
Perchè egli forse non esiste affatto?
Chi sei tu che colmi il mio cuore della tue assenza?
Che colmi tutta la terra della tua assenza?
Par Lagerkvist
lunedì, maggio 28, 2007
Cane sciolto
Dopo un lungo periodo di militanza in un movimento ecclesiale, circa 10 anni fa, ho cominciato a capire che quello non era il mio posto e da allora sono un po' un "cane sciolto" di Dio.
Ti ringrazio perchè in tutti questi anni non mi hai mai fatto mancare la Tua Tenerezza.
Ti ringrazio perchè, non avendo più un gruppo di riferimento, ho cominciato a capire che sei Tu il Riferimento.
Perdonami per tutte le volte che ho criticato ,sbagliandomi, e per tutte le volte che non ho avuto il coraggio di criticare, sbagliandomi altrettanto, perchè avrei potuto contribuire a cambiare, anche di poco, situazioni e persone oltre che me stessa.
Ti ringrazio per tutte le occasioni che mi hai regalato quest'anno a cominciare da Lourdes fino alla veglia di Pentecoste ,sabato scorso alla Guardia; dammi altre occasioni per conoscerTi, fammi attenta alle proposte che metti sul mio cammino, aiutami a coglierle, aiutami a sfrondarle da tutto ciò che è superfluo per arrivare all'essenziale.
Mi conosci molto bene, sai le mie paure, i miei talenti, sai quanto mi costano i distacchi e la solitudine, sai la mia forza e le mie debolezze, sai i miei amori...
Cane sciolto per modo di dire , tendo sempre a tornare a casa, Grazie per i Tuoi richiami, Grazie per le Tue carezze .

Ti ringrazio perchè, non avendo più un gruppo di riferimento, ho cominciato a capire che sei Tu il Riferimento.
Perdonami per tutte le volte che ho criticato ,sbagliandomi, e per tutte le volte che non ho avuto il coraggio di criticare, sbagliandomi altrettanto, perchè avrei potuto contribuire a cambiare, anche di poco, situazioni e persone oltre che me stessa.
Ti ringrazio per tutte le occasioni che mi hai regalato quest'anno a cominciare da Lourdes fino alla veglia di Pentecoste ,sabato scorso alla Guardia; dammi altre occasioni per conoscerTi, fammi attenta alle proposte che metti sul mio cammino, aiutami a coglierle, aiutami a sfrondarle da tutto ciò che è superfluo per arrivare all'essenziale.
Mi conosci molto bene, sai le mie paure, i miei talenti, sai quanto mi costano i distacchi e la solitudine, sai la mia forza e le mie debolezze, sai i miei amori...
Cane sciolto per modo di dire , tendo sempre a tornare a casa, Grazie per i Tuoi richiami, Grazie per le Tue carezze .
mercoledì, maggio 23, 2007
Fidarsi
Dal Vangelo secondo Matteo 6,25-34
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: "Io vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito?
Guardate gli uccelli del cielo: non seminano , nè mietono, nè ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre.
Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita? E perchè vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste cosi' l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata via, non farà assai più per voi, gente di poca fede?
Non affannatevi dunque dicendo:" Che cosa mangeremo, che cosa berremo, che cosa indosseremo?" Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non affannatevi dunque per il domani, perchè il domani avrà già le sue inquietudini, a ciascun giorno basta la sua pena".
Queste parole sono ,a mio parere, tra le più belle del Vangelo e mi risuonano nel profondo dell'anima come vere, tutte vere, tutte da prendere sul serio , e rivolte a me ,come la lettera di un amico , un amico che ha scritto 2000 anni fa a me ,proprio a me, e mi da dei consigli disinteressati per aiutarmi a vivere serenamente.
Non sta parlando in generale, sta parlando a Maria Teresa.
Non sta parlando della vita in generale , sta parlando della mia vita.
Non usa metafore, va diretto al punto.
Ed io mi trovo un po' spaccata in due: da una parte il fidarsi, dall'altra il non cedere, il non credere, etichettare il tutto con il termine "infanzia spirituale"e con cio' metterci una pietra sopra, come dire:bambinate, io ho una reputazione di adulta da salvare , queste cose sono per i poveri di spirito, gli ingenui, i deboli, i poveretti, io invece sono cosciente della realtà, i miei occhi sono ben aperti e non mi lascio fregare, io sono una cristiana matura e conosco il limite tra il buonismo, il volemose bene e la fatica, la coerenza, il sacrificio di se'.
SONO PROPRIO SICURA CHE SIA MEGLIO NON FIDARSI ?
SONO PROPRIO SICURA DI AVERE UNA FEDE PIU' DA ADULTI SE NON MI FIDO?
SONO PROPRIO SICURA CHE IL NON CEDERE IL NON ABBANDONARSI MI RENDE UNA DONNA MIGLIORE?

Guardate gli uccelli del cielo: non seminano , nè mietono, nè ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre.
Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita? E perchè vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste cosi' l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata via, non farà assai più per voi, gente di poca fede?
Non affannatevi dunque dicendo:" Che cosa mangeremo, che cosa berremo, che cosa indosseremo?" Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non affannatevi dunque per il domani, perchè il domani avrà già le sue inquietudini, a ciascun giorno basta la sua pena".
Queste parole sono ,a mio parere, tra le più belle del Vangelo e mi risuonano nel profondo dell'anima come vere, tutte vere, tutte da prendere sul serio , e rivolte a me ,come la lettera di un amico , un amico che ha scritto 2000 anni fa a me ,proprio a me, e mi da dei consigli disinteressati per aiutarmi a vivere serenamente.
Non sta parlando in generale, sta parlando a Maria Teresa.
Non sta parlando della vita in generale , sta parlando della mia vita.
Non usa metafore, va diretto al punto.
Ed io mi trovo un po' spaccata in due: da una parte il fidarsi, dall'altra il non cedere, il non credere, etichettare il tutto con il termine "infanzia spirituale"e con cio' metterci una pietra sopra, come dire:bambinate, io ho una reputazione di adulta da salvare , queste cose sono per i poveri di spirito, gli ingenui, i deboli, i poveretti, io invece sono cosciente della realtà, i miei occhi sono ben aperti e non mi lascio fregare, io sono una cristiana matura e conosco il limite tra il buonismo, il volemose bene e la fatica, la coerenza, il sacrificio di se'.
SONO PROPRIO SICURA CHE SIA MEGLIO NON FIDARSI ?
SONO PROPRIO SICURA DI AVERE UNA FEDE PIU' DA ADULTI SE NON MI FIDO?
SONO PROPRIO SICURA CHE IL NON CEDERE IL NON ABBANDONARSI MI RENDE UNA DONNA MIGLIORE?
martedì, maggio 22, 2007
Pranzetti
Poi ci sono due bellissimi nipotini: Miriam e Paolo 7 e 5 anni
Poi una grigliata pic-nic con i vicini di pianerottolo
Poi c'è stata una festa a sorpresa per il comple di una cugina, mamma da pochi mesi
Poi 100 anni degli scout, che tanto hanno dato ai nostri figli e che non finiro' mai di ringraziare
Tavole imbandite : vederci uno di fronte all'altro è segno di comunione, di accoglienza; mangiare insieme è un sacramento, fare festa da' equilibrio, è un'arte, restituisce gioia di esistere, mette in circolo una calda reciprocità.
martedì, maggio 08, 2007
1° Maggio: festa del lavoro
Il bucato del Lunedì
Signore, oggi è lunedì.
Sono uscita ed ho visto svolazzare alle finestre e sui balconi, la biancheria stesa ad asciugare,ed ho sentito mormorare nel mio cuore la canzone della sofferenza e quella dell’amore: biancheria sporca, biancheria lavata, biancheria asciutta, biancheria stirata e sporcata di nuovo per essere lavata, riasciugata, ristirata. Biancheria di mio marito, biancheria di mio figlio, biancheria di mia figlia, ed in mezzo la mia. Biancheria della settimana, fino alla prossima di bucato in bucato, di asciugatura in asciugatura, di stiratura in stiratura.
Signore, questa sera ti offro, per tutte quelle che non ti conoscono, o per tutte quelle che non pensano a pregare, questa biancheria candida, più morbida, più vaporosa, questa biancheria che profuma dell’amore delle mamme e di quello delle spose. Ti offro tutti questi gesti quotidiani ripetuti mille volte, che sanno che amare significa resistere, ben al di là delle fatiche.
“Figliolo te l’ho mai detto? Te lo dico e tu dillo ai tuoi fratelli: il regno dei Cieli assomiglia ad una donna, che per tutta la vita della biancheria sporca fa biancheria pulita, e non per il potere del detersivo miracoloso ma con il miracolo dell’amore donato ogni giorno”.
Ho scelto questo testo per ricordare il lavoro nascosto di tante donne che non appariranno mai in televisione, che non faranno mai carriera, donne alle quali non verrà mai chiesto un autografo, ne' un'intervista, donne che in silenzio portano avanti le loro famiglie, giorno dopo giorno, bucato dopo bucato, pasto dopo pasto, bolletta da pagare dopo bolletta...
Queste donne fanno la Storia e molte di loro non lo sanno, queste donne e il loro lavoro umile, scontato, noioso, ripetitivo sono le colonne su cui si reggono realtà importanti, hanno una dignità da regine, che spesso non viene loro riconosciuta.
Mi inchino davanti a queste regine ! Applausi, applausi perchè non sgomitano , non appaiono in gigantografie sui muri della nostra città, non sono candidate a nulla ,nè a sindaco, nè ad assessore, nè a capogruppo ; non imitano Segolene Royal che usa i peggiori difetti degli uomini ( aggressività, mano alzata con dito proteso contro l'avversario) per farsi spazio in politica. Buon lavoro sorelle non famose, buon lavoro!

Sono uscita ed ho visto svolazzare alle finestre e sui balconi, la biancheria stesa ad asciugare,ed ho sentito mormorare nel mio cuore la canzone della sofferenza e quella dell’amore: biancheria sporca, biancheria lavata, biancheria asciutta, biancheria stirata e sporcata di nuovo per essere lavata, riasciugata, ristirata. Biancheria di mio marito, biancheria di mio figlio, biancheria di mia figlia, ed in mezzo la mia. Biancheria della settimana, fino alla prossima di bucato in bucato, di asciugatura in asciugatura, di stiratura in stiratura.
Signore, questa sera ti offro, per tutte quelle che non ti conoscono, o per tutte quelle che non pensano a pregare, questa biancheria candida, più morbida, più vaporosa, questa biancheria che profuma dell’amore delle mamme e di quello delle spose. Ti offro tutti questi gesti quotidiani ripetuti mille volte, che sanno che amare significa resistere, ben al di là delle fatiche.
“Figliolo te l’ho mai detto? Te lo dico e tu dillo ai tuoi fratelli: il regno dei Cieli assomiglia ad una donna, che per tutta la vita della biancheria sporca fa biancheria pulita, e non per il potere del detersivo miracoloso ma con il miracolo dell’amore donato ogni giorno”.
Ho scelto questo testo per ricordare il lavoro nascosto di tante donne che non appariranno mai in televisione, che non faranno mai carriera, donne alle quali non verrà mai chiesto un autografo, ne' un'intervista, donne che in silenzio portano avanti le loro famiglie, giorno dopo giorno, bucato dopo bucato, pasto dopo pasto, bolletta da pagare dopo bolletta...
Queste donne fanno la Storia e molte di loro non lo sanno, queste donne e il loro lavoro umile, scontato, noioso, ripetitivo sono le colonne su cui si reggono realtà importanti, hanno una dignità da regine, che spesso non viene loro riconosciuta.
Mi inchino davanti a queste regine ! Applausi, applausi perchè non sgomitano , non appaiono in gigantografie sui muri della nostra città, non sono candidate a nulla ,nè a sindaco, nè ad assessore, nè a capogruppo ; non imitano Segolene Royal che usa i peggiori difetti degli uomini ( aggressività, mano alzata con dito proteso contro l'avversario) per farsi spazio in politica. Buon lavoro sorelle non famose, buon lavoro!
martedì, aprile 17, 2007
Il grano e la farina

Non si chiede al grano, quando lo si macina, di essere forte, ma di lasciare che la macina del mulino ne faccia della farina.
Madeleine Delbrel
STARE FERMI ,STARCI, QUANDO ARRIVA UN DOLORE, STARCI E BASTA SENZA CHIEDERE GRANDI SPIEGAZIONI A SE', AGLI ALTRI, A DIO , SENZA RECRIMINARE, SENZA ALZARE PUGNI VERSO IL CIELO, SENZA GETTARE VELENO ADDOSSO A CHI PIU' AMIAMO . STARE ...E' LA COSA PIU DIFFICILE CHE C'E', MA E' ANCHE LA PIU' SAGGIA, QUELLA CHE CI TRASFORMA , CHE CI CAMBIA IN MEGLIO.

QUANDO FACEVO IL CORSO DI PREPARAZIONE AL PARTO ,UNA BRAVISSIMA OSTETRICA CI SPIEGAVA CHE ALL'ARRIVO DELLA CONTRAZIONE NON ERA CONVENIENTE IRRIGIDIRSI MA PIUTTOSTO ABBANDONARSI AD ESSA ,ALL'ONDATA DI DOLORE, QUASI ASSECONDANDOLO, RESPIRANDO ADEGUATAMENTE .
COSI' NASCE UN BAMBINO, COSI' LA FARINA PUO' DIVENTARE PANE, FACENDOSI STRITOLARE,COSI' MOLTI DI NOI, ATTRAVERSO AVVENIMENTI CHE MAI AVREBBERO VOLUTO VIVERE, CHE MAI AVREBBERO SCELTO, SONO CAMBIATI IN

TEMPO DOPO , A VOLTE, TUTTO SI SPIEGA E RIUSCIAMO A COMPRENDERE ANCHE IL PERCHE' DI CERTE PROVE CHE ABBIAMO INCONTRATO LUNGO IL NOSTRO VIAGGIO.
venerdì, aprile 06, 2007
PASQUA
Vorrei che potessimo liberarci dai macigni che ci opprimono, ogni giorno: Pasqua è la festa dei macigni rotolati. E' la festa del terremoto.
La mattina di Pasqua le donne, giunte nell'orto, videro il macigno rimosso dal sepolcro.
Ognuno di noi ha il suo macigno. Una pietra enorme messa all'imboccatura dell'anima che non lascia filtrare l'ossigeno, che opprime in una morsa di gelo; che blocca ogni lama di luce, che impedisce la comunicazione con l'altro.
E' il macigno della solitudine, della miseria, della malattia, dell'odio,
della disperazione del peccato.
Siamo tombe alienate. Ognuno con il suo sigillo di morte.
Pasqua allora, sia per tutti il rotolare del macigno, la fine degli incubi, l'inizio della luce, la primavera di rapporti nuovi e se ognuno di noi, uscito dal suo sepolcro, si adopererà per rimuovere il macigno del sepolcro accanto, si ripeterà finalmente il miracolo che contrassegnò la resurrezione di Cristo.
(don Tonino Bello)
La mattina di Pasqua le donne, giunte nell'orto, videro il macigno rimosso dal sepolcro.
Ognuno di noi ha il suo macigno. Una pietra enorme messa all'imboccatura dell'anima che non lascia filtrare l'ossigeno, che opprime in una morsa di gelo; che blocca ogni lama di luce, che impedisce la comunicazione con l'altro.

della disperazione del peccato.
Siamo tombe alienate. Ognuno con il suo sigillo di morte.
Pasqua allora, sia per tutti il rotolare del macigno, la fine degli incubi, l'inizio della luce, la primavera di rapporti nuovi e se ognuno di noi, uscito dal suo sepolcro, si adopererà per rimuovere il macigno del sepolcro accanto, si ripeterà finalmente il miracolo che contrassegnò la resurrezione di Cristo.
(don Tonino Bello)
giovedì, aprile 05, 2007
CHE GUEVARA ERA LAUREATO !!!!
Pomeriggio di lite, ieri.
Torna il piccolo di casa da scuola e con stupore ed amarezza scopro che le pagine del suo diario sono bianche candide (cioè non ha scritto nessun compito da fare in queste vacanze pasquali).
Se il ragazzo avesse tutti 7 e 8 sinceramente me ne fregherei, ma la storia non è cosi': i suoi voti tendono più a scendere in picchiata sotto la linea di demarcazione fra il non suff. e il baratro. Gli chiedo e mi chiedo perchè. Mi dice che si è dimenticato. E QUI PARTE LA LITE.
Più che lite è un monologo furibondo.
Mentre urlo in camera sua mi cade l'occhio su una foto di Che Guevara che lui tiene "siccome cosa sacra" sopra il letto.
Il mitico Ernesto Che ( che bell'uomo!) mi sorride ed io non trovo di meglio da dire che lui, il Che, era laureato, laureato in medicina; lui, il Che, prima di essere un rivoluzionario, era uno che aveva sgobbato sodo, uno che si era fatto il mazzo , uno con le palle insomma .( altro che non scriversi i compiti delle vacanze per paura di dover passare qualche ora sui libri!).
Ok Ok SONO ALLA FRUTTA Ho bisogno di qualche giorno di vacanza.
Torna il piccolo di casa da scuola e con stupore ed amarezza scopro che le pagine del suo diario sono bianche candide (cioè non ha scritto nessun compito da fare in queste vacanze pasquali).
Se il ragazzo avesse tutti 7 e 8 sinceramente me ne fregherei, ma la storia non è cosi': i suoi voti tendono più a scendere in picchiata sotto la linea di demarcazione fra il non suff. e il baratro. Gli chiedo e mi chiedo perchè. Mi dice che si è dimenticato. E QUI PARTE LA LITE.
Più che lite è un monologo furibondo.
Mentre urlo in camera sua mi cade l'occhio su una foto di Che Guevara che lui tiene "siccome cosa sacra" sopra il letto.

Ok Ok SONO ALLA FRUTTA Ho bisogno di qualche giorno di vacanza.
lunedì, aprile 02, 2007
UNA BRIOCHE AVVELENATA

Un sabato notte passato in una discoteca e poi un passaggio dal primo forno aperto che si incontra: è questo il gentile omaggio da portare a casa.
E' il regalo che molti figli credono di fare ai loro genitori ( e qualche genitore ne è anche teneramente commosso) .
Questo regalo non ripaga e non ripagherà mai di tutto il sonno perso, delle ansie, delle paure di una mamma e di un papà.
Ma non so come spiegarlo a mio figlio, che anche lui come moltissimi altri si adegua al rito delle notti nei vicoli o al LUNA ROSSA o in Versilia. Non riesco ad essere contenta di questi riti, sono piuttosto esterefatta e non provo tenerezza, proprio nessuna tenerezza, nel vedere questo dolcetto posato sul tavolo. E' un dolcetto avvelenato che vorrebbe lasciare questo messaggio:" Ecco , sono tornato a casa, sono sano e salvo, sono di là che dormo in camera e ti lascio il segnale della mia presenza. Anche per stanotte non è successo nulla di quello che tanto ti spaventa, nessun incidente di macchina, tutto tranquillo ."
VERAMENTE PENSO CHE E' MOLTO DIFFICILE FARE I GENITORI OGGI.
I RITI DI PASSAGGIO CI SONO SEMPRE STATI,MA QUELLI DEI NOSTRI GIORNI CREDO SIANO MOLTO PIU' TRIBALI DI QUELLI DEL FILM "UN UOMO CHIAMATO CAVALLO".
LA PAZIENZA CHE CI E' RICHIESTA E' A VOLTE QUASI DISUMANA.
OGNI TANTO UN GRIDO ME LO CONCEDO, UN GRIDO PER NON IMPLODERE, UN GRIDO PER TIRARE FUORI IL DOLORE, UN GRIDO COMPENSATORIO, IL GRIDO SANO DI UNA GENERAZIONE DI GENITORI PROVATI :" FINO A QUANDO SIGNORE, FINO A QUANDO?".
venerdì, marzo 30, 2007
IL PESCIOLINO
mercoledì, marzo 21, 2007
PRIMA LA COPPIA POI I FIGLI
La coppia viene prima di tutto.
Il figlio arriva soltanto in seguito.
E' il frutto di una coppia, una delle sue ragioni di vivere, ma la priorità assoluta è la coppia.
Essa è cerniera , roccia, pietra angolare. Una coppia che dialoga, discute, si perdona, si solidifica per essere poi unita al servizio dei figli; mentre una coppia che pensa soltanto ai figli è una coppia fallita.
Mio padre e mia madre mi sono parsi esemplari. Si amavano immensamente e si vedeva, era qualcosa che risplendeva ... e i loro raggi d'amore penetravano noi figli.
Nessuno si può immischiare negli affari di una coppia. Che si può fare quando tutto va alla deriva? E' la coppia stessa che se ne deve occupare: devono interrogarsi ,perdere tempo in due, lasciare i bambini a qualcuno e battersela in una foresta, in un albergo ,in un monastero ( dovunque i due credano sia meglio) a cadenze regolari. E' una questione di sopravvivenza, è straordinariamente importante e vitale , inestimabile tesoro anche per i figli.
" DAL LIBRO : IL GRIDO DEI GIOVANI " di Guy Gilbert
QUALCUNO LO CHIAMA CONDIVIDERE , QUALCUNO COMUNIONE D'ANIMA, QUALCUNO " IL DOVERE DI SEDERSI," QUALCUN' ALTRO "RITROVARSI"...
CHIAMIAMOLO UN PO' COME VOGLIAMO O COME CI HANNO INSEGNATO E TRAMANDATO , MA SOPRATTUTTO FACCIAMOLO .
SONO A VOLTE SINCERAMENTE STUPITA DI FRONTE A TANTE SEPARAZIONI E FALLIMENTI DI PERSONE A ME CARE .
PUO' CAPITARE CHE IN ALCUNI CASI SIA NECESSARIO LASCIARSI PERCHE' LA VITA DIVENTA INVIVIBILE, PUO' CAPITARE CHE SI POSSA SBAGLIARE UNA VOLTA NELLA SCELTA DEL COMPAGNO O DELLA COMPAGNA, PUO' CAPITARE CHE ANCHE CON LE MIGLIORI INTENZIONI E DOPO NUMEROSI TENTATIVI PER SALVARE CI SI DEBBA ARRENDERE ; MA QUESTA "EMORAGGIA "ALLA QUALE QUOTIDIANAMENTE ASSISTIAMO , QUESTA TERRIBILE EMORAGGIA DI FAMIGLIE CHE SI SFASCIANO, DI DIVORZI, DI SPACCATURE ,DI DOLORI, DI FIGLI CHE NON HANNO PIU' UNA IDENTITA' PERCHE' SI PERDONO IN FAMIGLIE ALLARGATE FACENDO FINTA DI ESSERE TANTO FELICI ... BE' QUESTO MI FA TORNARE ALL'INIZIO DEL DISCORSO A CREDERE NELLA PRIORITA' DELLA COPPIA PRIMA DI OGNI ALTRA COSA E NELLA PRIORITA' DI TUTTO UN LAVORARCI SOPRA , QUASI UNO SGOBBARCI SOPRA CON AMORE E SPERANZA : E' IL LAVORO PIU' BELLO CHE ESISTA.
Il figlio arriva soltanto in seguito.
E' il frutto di una coppia, una delle sue ragioni di vivere, ma la priorità assoluta è la coppia.
Mio padre e mia madre mi sono parsi esemplari. Si amavano immensamente e si vedeva, era qualcosa che risplendeva ... e i loro raggi d'amore penetravano noi figli.
Nessuno si può immischiare negli affari di una coppia. Che si può fare quando tutto va alla deriva? E' la coppia stessa che se ne deve occupare: devono interrogarsi ,perdere tempo in due, lasciare i bambini a qualcuno e battersela in una foresta, in un albergo ,in un monastero ( dovunque i due credano sia meglio) a cadenze regolari. E' una questione di sopravvivenza, è straordinariamente importante e vitale , inestimabile tesoro anche per i figli.
" DAL LIBRO : IL GRIDO DEI GIOVANI " di Guy Gilbert
QUALCUNO LO CHIAMA CONDIVIDERE , QUALCUNO COMUNIONE D'ANIMA, QUALCUNO " IL DOVERE DI SEDERSI," QUALCUN' ALTRO "RITROVARSI"...
CHIAMIAMOLO UN PO' COME VOGLIAMO O COME CI HANNO INSEGNATO E TRAMANDATO , MA SOPRATTUTTO FACCIAMOLO .
SONO A VOLTE SINCERAMENTE STUPITA DI FRONTE A TANTE SEPARAZIONI E FALLIMENTI DI PERSONE A ME CARE .
PUO' CAPITARE CHE IN ALCUNI CASI SIA NECESSARIO LASCIARSI PERCHE' LA VITA DIVENTA INVIVIBILE, PUO' CAPITARE CHE SI POSSA SBAGLIARE UNA VOLTA NELLA SCELTA DEL COMPAGNO O DELLA COMPAGNA, PUO' CAPITARE CHE ANCHE CON LE MIGLIORI INTENZIONI E DOPO NUMEROSI TENTATIVI PER SALVARE CI SI DEBBA ARRENDERE ; MA QUESTA "EMORAGGIA "ALLA QUALE QUOTIDIANAMENTE ASSISTIAMO , QUESTA TERRIBILE EMORAGGIA DI FAMIGLIE CHE SI SFASCIANO, DI DIVORZI, DI SPACCATURE ,DI DOLORI, DI FIGLI CHE NON HANNO PIU' UNA IDENTITA' PERCHE' SI PERDONO IN FAMIGLIE ALLARGATE FACENDO FINTA DI ESSERE TANTO FELICI ... BE' QUESTO MI FA TORNARE ALL'INIZIO DEL DISCORSO A CREDERE NELLA PRIORITA' DELLA COPPIA PRIMA DI OGNI ALTRA COSA E NELLA PRIORITA' DI TUTTO UN LAVORARCI SOPRA , QUASI UNO SGOBBARCI SOPRA CON AMORE E SPERANZA : E' IL LAVORO PIU' BELLO CHE ESISTA.
giovedì, marzo 15, 2007
UNA STORIA D'AMORE FRA ME E LUI
Ma ora mi interroghi e dici :" Come faccio a pensare a Dio in se stesso e che cos'è Dio?
In verità non posso risponderti che a questo modo:" Non ne so niente."
...su Dio com'è in se stesso nessuno può fare delle meditazioni. Per questo lascero' da parte tutto ciò che posso pensare e scegliero' per il mio amore quella cosa che non posso pensare. Perchè? Perchè Dio lo si può amare ma non pensare. Solo con l'amore lo si può afferrare e trattenere, non certo con il pensiero. Perciò anche se è bene talvolta pensare alla bontà e alla perfezione di Dio, e per quanto questo possa rivelarsi illuminante e costitutuire parte della contemplazione stessa , tuttavia ciò deve essere ricacciato in basso e ricoperto da una nube d'oblio.
E tu camminaci sopra con vigore e con zelo, sotto la spinta di un gioioso slancio d'amore, nell'intento di perforare quell'oscurità che ti sovrasta. Colpisci dunque quella fitta nube della non - conoscenza con la freccia acuminata del desiderio d'amore e NON MUOVERTI DI LI , QUALUNQUE COSA CAPITI."
Capitolo VI del libro "La nube della non-conoscenza" di anonimo del XIV secolo
In verità non posso risponderti che a questo modo:" Non ne so niente."
...su Dio com'è in se stesso nessuno può fare delle meditazioni. Per questo lascero' da parte tutto ciò che posso pensare e scegliero' per il mio amore quella cosa che non posso pensare. Perchè? Perchè Dio lo si può amare ma non pensare. Solo con l'amore lo si può afferrare e trattenere, non certo con il pensiero. Perciò anche se è bene talvolta pensare alla bontà e alla perfezione di Dio, e per quanto questo possa rivelarsi illuminante e costitutuire parte della contemplazione stessa , tuttavia ciò deve essere ricacciato in basso e ricoperto da una nube d'oblio.
E tu camminaci sopra con vigore e con zelo, sotto la spinta di un gioioso slancio d'amore, nell'intento di perforare quell'oscurità che ti sovrasta. Colpisci dunque quella fitta nube della non - conoscenza con la freccia acuminata del desiderio d'amore e NON MUOVERTI DI LI , QUALUNQUE COSA CAPITI."
Capitolo VI del libro "La nube della non-conoscenza" di anonimo del XIV secolo
lunedì, febbraio 26, 2007
QUANDO NON C'E' IL SOLE
E' strano ma può capitare.
Può capitare che il sole non c'è, che è una brutta giornata grigia , e tu non te ne accorgi.Perchè il sole che ti interessa in quel momento non è in cielo ma è in una persona ben precisa che sta davanti a te o è in una situazione molto bella che stai vivendo, o è in te, da tanto ti senti sorpreso e felice.
Le persone metereopatiche esistono, io sono una di loro, ma durante questi pochi giorni di vacanza senza sole, mi è capitato di avere il sole.
Può capitare che il sole non c'è, che è una brutta giornata grigia , e tu non te ne accorgi.Perchè il sole che ti interessa in quel momento non è in cielo ma è in una persona ben precisa che sta davanti a te o è in una situazione molto bella che stai vivendo, o è in te, da tanto ti senti sorpreso e felice.
Le persone metereopatiche esistono, io sono una di loro, ma durante questi pochi giorni di vacanza senza sole, mi è capitato di avere il sole.
lunedì, febbraio 19, 2007
IO PARROCO BADILANTE
"Innanzitutto sono un prete, parroco di una periferia povera e degradata in provincia di Napoli...
Credo,e lo dico senza nessun sentimento di rivalsa che troppo spesso si parla dei preti senza conoscere nè loro, nè il lavoro che svolgono,nè, lasciatemelo dire il contributo che essi danno alla società. Quanti bimbi sono nati grazie all'aiuto della parrocchia? Quante donne sono state accompagnate durante la loro gravidanza, anche a livello economico? Chi retribuisce e in che modo i nostri giovani volontari per le giornate spese accanto ai nostri ragazzi? Perchè tutte le volte che si parla di Chiesa la si riduce solamente alle sue alte gerarchie, o ai suoi pronunciamenti ufficiali?
Ai fratelli che la pensano diversamente da me vorrei dire: non mi infangate, non per me, ma per la fiducia che hanno in me tanti nostri ragazzi. Ai vari Cecchi Paone vorrei dire: non sei mai stato offeso da me, non mi sono mai sognato di irridere la tua omosessualità, non ho mai generalizzato e accusato di pedofilia gli avvocati o gli operai quando un avvocato o un operaio si fossero macchiati di questo delitto, ho sempre ricordato la dignità della persona ...
Con me tu l'hai fatto l'altra sera litigando con Sgarbi ... Tornavo stanco verso la mia parrocchia e vi ascoltavo : che brutto spettacolo avete dato! Chiedo più rispetto...
...Perchè fratelli mi lasciate solo con la mia gente nel mio difficile quartiere? Quanti giovani avrei potuto salvare se solo avessi avuto la possibilità di offrire uno straccio di lavoro?...
Discutiamo ,cerchiamo di comprendere le ragioni dell'altro, non offendiamoci gratuitamente e inutilmente, non approfittiamo troppo del nostro saper parlare in televisione e del peso della nostra cultura...
LETTERA DI DON MAURIZIO DALLA PERIFERIA NAPOLETANA TRATTA DALLA SECONDA PAGINA DI " AVVENIRE" DI DOMENICA 18 FEBBRAIO
Questa è solo una parte della lettera , chi volesse leggerla tutta può trovarla su AVVENIRE. Mi ha molto colpito forse perchè anch'io ho assistito al penosissimo spettacolo offerto in televisione dai due personaggi sopra citati, complice una furbissima regia per aumentare l' audience.
Sia le accuse dell'uno , sia la difesa urlata dell'altro ( come se ci fosse bisogno di Sgarbi per difendere la chiesa e madre Teresa di CAlcutta ecc) mi hanno lasciato con qualcosa di più dell'amaro in bocca e nel mio cuore e nel mio cervello è sorta prepotente una domanda: "Ma non è giunto il tempo in cui i nostri preti ce li dobbiamo difendere un po' di più noi ? Ma non è giunto il tempo in cui dobbiamo raccontare di più anche noi quanto bene qualcuno di loro ci ha fatto? Quanto ci hanno accompagnato o consolato o illuminato o invitato a sperare, a risorgere, a ricominciare? Ma dove eravamo noi quella sera in cui Sgarbi e Cecchi Paone litigavano a nome nostro in TV?"
Credo,e lo dico senza nessun sentimento di rivalsa che troppo spesso si parla dei preti senza conoscere nè loro, nè il lavoro che svolgono,nè, lasciatemelo dire il contributo che essi danno alla società. Quanti bimbi sono nati grazie all'aiuto della parrocchia? Quante donne sono state accompagnate durante la loro gravidanza, anche a livello economico? Chi retribuisce e in che modo i nostri giovani volontari per le giornate spese accanto ai nostri ragazzi? Perchè tutte le volte che si parla di Chiesa la si riduce solamente alle sue alte gerarchie, o ai suoi pronunciamenti ufficiali?
Ai fratelli che la pensano diversamente da me vorrei dire: non mi infangate, non per me, ma per la fiducia che hanno in me tanti nostri ragazzi. Ai vari Cecchi Paone vorrei dire: non sei mai stato offeso da me, non mi sono mai sognato di irridere la tua omosessualità, non ho mai generalizzato e accusato di pedofilia gli avvocati o gli operai quando un avvocato o un operaio si fossero macchiati di questo delitto, ho sempre ricordato la dignità della persona ...
Con me tu l'hai fatto l'altra sera litigando con Sgarbi ... Tornavo stanco verso la mia parrocchia e vi ascoltavo : che brutto spettacolo avete dato! Chiedo più rispetto...
...Perchè fratelli mi lasciate solo con la mia gente nel mio difficile quartiere? Quanti giovani avrei potuto salvare se solo avessi avuto la possibilità di offrire uno straccio di lavoro?...
Discutiamo ,cerchiamo di comprendere le ragioni dell'altro, non offendiamoci gratuitamente e inutilmente, non approfittiamo troppo del nostro saper parlare in televisione e del peso della nostra cultura...
LETTERA DI DON MAURIZIO DALLA PERIFERIA NAPOLETANA TRATTA DALLA SECONDA PAGINA DI " AVVENIRE" DI DOMENICA 18 FEBBRAIO
Questa è solo una parte della lettera , chi volesse leggerla tutta può trovarla su AVVENIRE. Mi ha molto colpito forse perchè anch'io ho assistito al penosissimo spettacolo offerto in televisione dai due personaggi sopra citati, complice una furbissima regia per aumentare l' audience.
Sia le accuse dell'uno , sia la difesa urlata dell'altro ( come se ci fosse bisogno di Sgarbi per difendere la chiesa e madre Teresa di CAlcutta ecc) mi hanno lasciato con qualcosa di più dell'amaro in bocca e nel mio cuore e nel mio cervello è sorta prepotente una domanda: "Ma non è giunto il tempo in cui i nostri preti ce li dobbiamo difendere un po' di più noi ? Ma non è giunto il tempo in cui dobbiamo raccontare di più anche noi quanto bene qualcuno di loro ci ha fatto? Quanto ci hanno accompagnato o consolato o illuminato o invitato a sperare, a risorgere, a ricominciare? Ma dove eravamo noi quella sera in cui Sgarbi e Cecchi Paone litigavano a nome nostro in TV?"
domenica, febbraio 18, 2007
OGGI, 70 ANNI FA
Come tutte le domeniche e le feste comandate, anche oggi, il nonno Luigi è venuto a pranzo da noi. Di solito sono i ricordi di guerra o del campo di lavoro in Austria , a farci compagnia, e di solito con particolari anche abbastanza crudi che abbiamo imparato a digerire bene tra un piatto di lasagne, un arrostino e il dolce finale.
Ma oggi no, l'argomento era un altro , un bellissimo argomento (lasciatemelo dire), la mia pre-istoria.
Il 18 febbraio di 70 anni fa gli sguardi di un certo ragazzo di nome Luigi e di una certa ragazza di nome Angela si sono incontrati per la prima volta. Erano a Torrazza in un'osteria-trattoria dove si ballava e lui era lì con un amico . Lei, 16 anni, aveva un sacchetto di caramelle in mano e passandogli accanto si sentì così apostrofare:" Signorina, me ne regala una?"
E' proprio vero che le grandi storie possono nascere da frasi scontate.
I due non si sono più visti per qualche mese, finchè una domenica, Luigi, sempre accompagnato dall'amico fidato, decide di andare a S.Bernardo, nell'osteria dove, dietro un banco, Angela serviva i clienti dell'"avviata" azienda di famiglia.
Luigi entra nella saletta dove adesso c'è la televisione e dove allora c'era il banco dell'osteria. Entra per primo, il suo amico è dietro. Angela ha in mano un grosso bottiglione di vino rosso, si gira verso la porta, vede questo (sinceramente bellissimo) ragazzo e... molla il bottiglione che cade per terra tra uno sconquasso di vetri e un'alluvione color rubino.
Insomma ,un tipetto riservato la mia mamma... Non se n'è accorto nessuno !
Ma oggi no, l'argomento era un altro , un bellissimo argomento (lasciatemelo dire), la mia pre-istoria.

E' proprio vero che le grandi storie possono nascere da frasi scontate.
I due non si sono più visti per qualche mese, finchè una domenica, Luigi, sempre accompagnato dall'amico fidato, decide di andare a S.Bernardo, nell'osteria dove, dietro un banco, Angela serviva i clienti dell'"avviata" azienda di famiglia.
Luigi entra nella saletta dove adesso c'è la televisione e dove allora c'era il banco dell'osteria. Entra per primo, il suo amico è dietro. Angela ha in mano un grosso bottiglione di vino rosso, si gira verso la porta, vede questo (sinceramente bellissimo) ragazzo e... molla il bottiglione che cade per terra tra uno sconquasso di vetri e un'alluvione color rubino.
Insomma ,un tipetto riservato la mia mamma... Non se n'è accorto nessuno !
sabato, febbraio 17, 2007
L'ETA' ADULTA
A un discepolo che pregava incessantemente
il maestro disse:"Quando smetterai di appoggiarti a Dio
e ti reggerai sulle tue gambe?"
Il discepolo era sbalordito:" Ma proprio tu
ci hai insegnato a guardare Dio
come padre!".
"E quando imparerai che un padre non è
qualcuno
a cui appoggiarsi, ma qualcuno che ti libera
dalla tendenza ad appoggiarti?".
Anthony de Mello
il maestro disse:"Quando smetterai di appoggiarti a Dio
e ti reggerai sulle tue gambe?"
Il discepolo era sbalordito:" Ma proprio tu
ci hai insegnato a guardare Dio
come padre!".
"E quando imparerai che un padre non è
qualcuno
a cui appoggiarsi, ma qualcuno che ti libera
dalla tendenza ad appoggiarti?".
Anthony de Mello
lunedì, febbraio 05, 2007
SCUSI, MA LEI , PERCHE' MI SALUTA ?
Siamo al paradosso, allo stravolgimento, al non senso.
Una distinta ed anziana signora che abita nel mio palazzo e che quasi tutti i giorni incontro, salutandola gentilmente, mi ha cosi' apostrofato con una certa arroganza ed aggressivita' :"Scusi, ma lei , perchè mi saluta?"
Le parole erano proprio queste ma il tono voleva dire :"Chi cavolo sei? Che cosa hai a che fare con me? Perchè mi sorridi? Perchè sei gentile?"
Io sono rimasta interdetta ed ho risposto quasi sommessa :"Perchè siamo vicine di casa!"
Lei ha commentato :"AH!" ed ha proseguito il suo cammino.
Avrei voluto dirti tante cose in più ,distinta ed anziana signora, anzi avrei voluto urlartele dietro giù per la salita. Quelle che posso scrivere sono :"Ma allora sei scema!!! Io ti saluto perchè per me essere gentili è una cosa importante, ti saluto perchè tivedo sempre sola, perchè intuisco il tuo malessere, perchè credo nella potenza di un sorriso gratis, credo che noi umani siamo qui di passaggio sulla terra per vivere gli uni accanto agli altri in compagnia ,sollevandoci e non atterrandoci.
Ma allora sei proprio scema!!!!
Devo spiegarti perche' ti saluto? Pensavo che fosse normale il contrario : spiegare perchè non ci si saluta più, perchè si passa l'uno accanto all'altro sfiorandosi e ignorandosi.
Pensa , anziana e distinta signora, che se io potessi abbraccerei tutti, saluterei tutti ( e' la timidezza che mi frega). Mi fanno sorridere ma mi piacciono da matti quei pazzi che per strada fermano la gente per abbracciarla. L'umanità ha bisogno di abbracci, ha bisogno di sorrisi gentili,ha bisogno di saluti.
Sai cosa ti dico ? Che sei proprio scema , scemissima e che forse un po' della tua solitudine TE LA SEI VOLUTA.
Clicca sul sito degli abbracci
Una distinta ed anziana signora che abita nel mio palazzo e che quasi tutti i giorni incontro, salutandola gentilmente, mi ha cosi' apostrofato con una certa arroganza ed aggressivita' :"Scusi, ma lei , perchè mi saluta?"
Le parole erano proprio queste ma il tono voleva dire :"Chi cavolo sei? Che cosa hai a che fare con me? Perchè mi sorridi? Perchè sei gentile?"
Io sono rimasta interdetta ed ho risposto quasi sommessa :"Perchè siamo vicine di casa!"
Lei ha commentato :"AH!" ed ha proseguito il suo cammino.
Avrei voluto dirti tante cose in più ,distinta ed anziana signora, anzi avrei voluto urlartele dietro giù per la salita. Quelle che posso scrivere sono :"Ma allora sei scema!!! Io ti saluto perchè per me essere gentili è una cosa importante, ti saluto perchè tivedo sempre sola, perchè intuisco il tuo malessere, perchè credo nella potenza di un sorriso gratis, credo che noi umani siamo qui di passaggio sulla terra per vivere gli uni accanto agli altri in compagnia ,sollevandoci e non atterrandoci.
Ma allora sei proprio scema!!!!
Devo spiegarti perche' ti saluto? Pensavo che fosse normale il contrario : spiegare perchè non ci si saluta più, perchè si passa l'uno accanto all'altro sfiorandosi e ignorandosi.
Pensa , anziana e distinta signora, che se io potessi abbraccerei tutti, saluterei tutti ( e' la timidezza che mi frega). Mi fanno sorridere ma mi piacciono da matti quei pazzi che per strada fermano la gente per abbracciarla. L'umanità ha bisogno di abbracci, ha bisogno di sorrisi gentili,ha bisogno di saluti.
Sai cosa ti dico ? Che sei proprio scema , scemissima e che forse un po' della tua solitudine TE LA SEI VOLUTA.
Clicca sul sito degli abbracci
venerdì, gennaio 19, 2007
UNA BOTTIGLIA DI ACQUA SANGEMINI
Apro gli occhi e la vedo li' sul comodino accanto al lettone dove la mamma mi ha infilato perchè ho la febbre alta. La vedo come attraverso un velo perchè la testa è pesante, la luce mi da fastidio, sto male.
E' il simbolo delle mie malattie di bambina: l'acqua Sangemini.
Tutte le volte che stavo male, la mia mamma me la comprava e, ad oggi, non sono ancora riuscita a capire perchè. Era in una bella bottiglia di vetro verde e aveva un gusto strano perchè quando si è malati tutto ha un gusto strano. La mamma era convinta che facesse bene, diceva che era leggerissima ma anche ricca di elementi che potevano aiutare nella guarigione.
Non so perchè.
Io da piccola ho avuto tantissime bronchiti, brutte tonsilliti, ho sfiorato anche una polmonite e non riesco a capire come l'acqua potesse guarire o agire sull'apparato respiratorio.
Resta comunque un ricordo cosi' dolce, cosi' caldo...Mi da la misura di una cura sollecita :quella bottiglia d'acqua che costava parecchio per quello che era il nostro bilancio familiare, decisamente fuori posto su quel comodino in una stanza freddissima , senza riscaldamento.

E' il simbolo delle mie malattie di bambina: l'acqua Sangemini.
Tutte le volte che stavo male, la mia mamma me la comprava e, ad oggi, non sono ancora riuscita a capire perchè. Era in una bella bottiglia di vetro verde e aveva un gusto strano perchè quando si è malati tutto ha un gusto strano. La mamma era convinta che facesse bene, diceva che era leggerissima ma anche ricca di elementi che potevano aiutare nella guarigione.
Non so perchè.
Io da piccola ho avuto tantissime bronchiti, brutte tonsilliti, ho sfiorato anche una polmonite e non riesco a capire come l'acqua potesse guarire o agire sull'apparato respiratorio.
Resta comunque un ricordo cosi' dolce, cosi' caldo...Mi da la misura di una cura sollecita :quella bottiglia d'acqua che costava parecchio per quello che era il nostro bilancio familiare, decisamente fuori posto su quel comodino in una stanza freddissima , senza riscaldamento.
domenica, gennaio 14, 2007
SULLE TRACCE DELLE PAROLE GIUSTE
Ci sono persone che sono riuscite a radicare dentro di se' una chiara simpatia per la parola giusta e dispongono di una specie di intuizione, quasi di arte, per scoprirla e offrirla.
E ci trovano gusto!
Conoscono a memoria il luogo dove abitano queste parole ,le trovano senza difficoltà e le pronunciano con naturalezza. Sembra che non ne conoscano altre.
Altre persone ,invece, sono andate specializzandosi nell'individuare le parole sbagliate. Le riconoscono da lontano come se fossero parenti. Sembra che si chiamino, non hanno da fare lunga strada per trovarle, le hanno sempre a portata di mano ,ci convivono.
E anche queste persone compiono il loro lavoro con disinvoltura e con gusto !
(tratto dal libro dal BLA BLA AL DIALOGO)
E ci trovano gusto!
Conoscono a memoria il luogo dove abitano queste parole ,le trovano senza difficoltà e le pronunciano con naturalezza. Sembra che non ne conoscano altre.
Altre persone ,invece, sono andate specializzandosi nell'individuare le parole sbagliate. Le riconoscono da lontano come se fossero parenti. Sembra che si chiamino, non hanno da fare lunga strada per trovarle, le hanno sempre a portata di mano ,ci convivono.
E anche queste persone compiono il loro lavoro con disinvoltura e con gusto !
(tratto dal libro dal BLA BLA AL DIALOGO)
lunedì, gennaio 08, 2007
A ME NESSUNO MI CONOSCE

A me nessuno mi conosce. Ma esisto, vivo e quindi sono amato da Dio.
Vivo in questo deserto che è la Val Maira d'inverno..."
Queste sono le parole che mi hanno sorpreso in una serata piena di neve ascoltando la predica di un giovane sacerdote a Villaro, appunto in Val Maira.
Ho pensato spesso a quel giovane uomo, qualche volta ho pregato per lui, per la sua missione , per i tanti momenti di solitudine pur se immersi in un paesaggio che a me sembra meraviglioso (ma io non ci abito sempre ,ci vado come turista ogni tanto).
Ho pensato che ognuno di noi ha i suoi deserti. Ho pensato che anche a me nessuno mi conosce, che non sono famosa per nessuno forse neanche per i miei figli,i quali, come tutti i figli, vivono con i propri genitori, guardando oltre, vedendo il bello fuori di casa, magnificando e inseguendo cio' che è lontano non cio' che è vicino.
Umanamente mi sento molto vicina a quel sacerdote, pur avendo un altra vocazione, e sento di poter dire con lui:" Sono esistente e quindi amata da Dio".
giovedì, dicembre 28, 2006
CHI SEI ?
Antonio , 15 anni, mio figlio, ieri ha avuto la sua prima carta d'identita'.
Con tenerezza ho osservato la sua emozione, l'orgoglio, il sentirsi grande che questo piccolo rettangolo con foto gli ha procurato.
Io e il suo papà lo abbiamo accompagnato in Comune per espletare questo atto di pura burocrazia ( per noi ), mentre per lui era un atto importantissimo,che andava oltre...
Mentre facevamo la coda ho pensato alla parola IDENTITA' e mi sono ricordata questa storiella di Anthony de Mello :
"Una donna era in coma e stava morendo.
Di colpo ebbe la sensazione di essere trasportata in Paradiso
e posta di fronte al trono del Giudizio.
"Chi sei?" le chiese una Voce.
"Sono la moglie del sindaco" , ella rispose.
"Non ti ho chiesto di chi sei moglie, ma chi sei tu".
"Sono la mamma di quattro figli".
"Non ti ho chiesto di chi sei madre, ma chi sei tu".
"Sono una maestra di scuola".
"Non ti ho chiesto che lavoro fai, ma chi sei."
E andò avanti cosi'.
Qualsiasi cosa rispondesse, sembrava che la risposta non
fosse mai quella giusta.
"Chi sei?"
"Sono una cristiana".
"Non ti ho chiesto di che religione sei, ma chi sei".
"Sono una che andava in chiesa tutti i giorni e aiutava
sempre i poveri e i bisognosi."
"Non ti ho chiesto che cosa fai , ma chi sei".
Naturalmente ella non superò l'esame, tanto che fu rinviata
sulla terra.
Quando guari' decise di scoprire chi era E TUTTO CAMBIO'.
Con tenerezza ho osservato la sua emozione, l'orgoglio, il sentirsi grande che questo piccolo rettangolo con foto gli ha procurato.
Io e il suo papà lo abbiamo accompagnato in Comune per espletare questo atto di pura burocrazia ( per noi ), mentre per lui era un atto importantissimo,che andava oltre...
Mentre facevamo la coda ho pensato alla parola IDENTITA' e mi sono ricordata questa storiella di Anthony de Mello :
"Una donna era in coma e stava morendo.
Di colpo ebbe la sensazione di essere trasportata in Paradiso
e posta di fronte al trono del Giudizio.
"Chi sei?" le chiese una Voce.
"Sono la moglie del sindaco" , ella rispose.
"Non ti ho chiesto di chi sei moglie, ma chi sei tu".
"Sono la mamma di quattro figli".
"Non ti ho chiesto di chi sei madre, ma chi sei tu".
"Sono una maestra di scuola".
"Non ti ho chiesto che lavoro fai, ma chi sei."
E andò avanti cosi'.
Qualsiasi cosa rispondesse, sembrava che la risposta non
fosse mai quella giusta.
"Chi sei?"
"Sono una cristiana".
"Non ti ho chiesto di che religione sei, ma chi sei".
"Sono una che andava in chiesa tutti i giorni e aiutava
sempre i poveri e i bisognosi."
"Non ti ho chiesto che cosa fai , ma chi sei".
Naturalmente ella non superò l'esame, tanto che fu rinviata
sulla terra.
Quando guari' decise di scoprire chi era E TUTTO CAMBIO'.
giovedì, dicembre 21, 2006
lunedì, dicembre 18, 2006
SPONTANEITA'
E' il comportamento di chi non persegue scopi nascosti,di chi dialoga per il piacere di dialogare e di stare insieme, di chi rispetta la liberta' di pensiero e le motivazioni altrui.
Non fa il furbo, non aspetta l'interlocutore al varco, non gioca a scacchi, non elabora srtategie di mosse per inchiodare l'avveresario e costringerlo alla resa.
I sinonimi che meglio indicano la presenza spontanea sono :chiara, limpida, trasparente, autentica, sincera, schietta, genuina, vera.
(Tratto dal libro : dal BLA BLA al DIALOGO)
Per tutta la vita ho inseguito la spontaneita', per me e' un valore importante e continuo ad inseguirla. Sono convinta che diventare cosi' semplificherebbe l' esistenza mia e delle persone intorno a me. Purtroppo non sempre si può, si vuole essere cosi'...
Ieri ,in macchina con Enzo, parlavo della bellezza di poter avere rapporti diretti con gli altri,senza filtri, senza maschere,senza "NON DETTO".
Il mio pensiero va a tutte le persone, magari anche amiche,con le quali non è stato possibile rapportarsi cosi' e me ne dispiace perche' si e' persa un ' occasione di inquinare unpo' di meno il mondo degli affetti . Vai avanti Teresin e riprova.
Non fa il furbo, non aspetta l'interlocutore al varco, non gioca a scacchi, non elabora srtategie di mosse per inchiodare l'avveresario e costringerlo alla resa.
I sinonimi che meglio indicano la presenza spontanea sono :chiara, limpida, trasparente, autentica, sincera, schietta, genuina, vera.
(Tratto dal libro : dal BLA BLA al DIALOGO)
Per tutta la vita ho inseguito la spontaneita', per me e' un valore importante e continuo ad inseguirla. Sono convinta che diventare cosi' semplificherebbe l' esistenza mia e delle persone intorno a me. Purtroppo non sempre si può, si vuole essere cosi'...
Ieri ,in macchina con Enzo, parlavo della bellezza di poter avere rapporti diretti con gli altri,senza filtri, senza maschere,senza "NON DETTO".
Il mio pensiero va a tutte le persone, magari anche amiche,con le quali non è stato possibile rapportarsi cosi' e me ne dispiace perche' si e' persa un ' occasione di inquinare unpo' di meno il mondo degli affetti . Vai avanti Teresin e riprova.
lunedì, dicembre 04, 2006
OVUNQUE PROTEGGI
Di Vinicio Capossela

Non dormo ho gli occhi aperti per te,
guardo fuori e guardo intorno
come è gonfia la strada
polvere e vento nel viale del ritorno...
Quando arrivi, quando verrai per me
guardo l'angolo del cielo
dove è scritto il tuo nome,
dove è scritto nel ferro...
Nel cerchio d un anello...
e ancora mi innamora
e mi fa sospirare così...
adesso e per quando tornerà l'incanto
E se mi trovi stanco
e se mi trovi spento
se il meglio è già venuto
e non ho saputo
tenerlo dentro me
I vecchi già lo sanno il perché
e anche gli alberghi tristi
che troppo e per poco e non basta ancora
ed è una volta sola
E ancora proteggi la grazie del mio cuore
adesso e per quando tornerà l'incanto...
l'incanto di te...
di te vicino a me.
Ho sassi nelle scarpe
e polvere sul cuore
freddo nel sole
e non bastan le parole
Mi spiace se ho peccato,
mi spiace se ho sbagliato
se non ci sono stato
se non sono tornato
Ma ancora proteggi la grazie del mio cuore
adesso e per quando tornerà il tempo...
il tempo per partire...
il tempo di restare
il tempo di lasciare
il tempo di abbracciare..
In ricchezza e in fortuna
in pena e in povertà
nella gioia e nel clamore
nel lutto e nel dolore
nel freddo e nel sole
nel sonno e nel rumore
ovunque proteggi la grazia del mio cuore
...ovunque proteggi la grazia del tuo cuore
ovunque proteggi proteggimi nel male
ovunque proteggi la grazie del tuo cuore

Non dormo ho gli occhi aperti per te,
guardo fuori e guardo intorno
come è gonfia la strada
polvere e vento nel viale del ritorno...
Quando arrivi, quando verrai per me
guardo l'angolo del cielo
dove è scritto il tuo nome,
dove è scritto nel ferro...
Nel cerchio d un anello...
e ancora mi innamora
e mi fa sospirare così...
adesso e per quando tornerà l'incanto
E se mi trovi stanco
e se mi trovi spento
se il meglio è già venuto
e non ho saputo
tenerlo dentro me
I vecchi già lo sanno il perché
e anche gli alberghi tristi
che troppo e per poco e non basta ancora
ed è una volta sola
E ancora proteggi la grazie del mio cuore
adesso e per quando tornerà l'incanto...
l'incanto di te...
di te vicino a me.
Ho sassi nelle scarpe
e polvere sul cuore
freddo nel sole
e non bastan le parole
Mi spiace se ho peccato,
mi spiace se ho sbagliato
se non ci sono stato
se non sono tornato
Ma ancora proteggi la grazie del mio cuore
adesso e per quando tornerà il tempo...
il tempo per partire...
il tempo di restare
il tempo di lasciare
il tempo di abbracciare..
In ricchezza e in fortuna
in pena e in povertà
nella gioia e nel clamore
nel lutto e nel dolore
nel freddo e nel sole
nel sonno e nel rumore
ovunque proteggi la grazia del mio cuore
...ovunque proteggi la grazia del tuo cuore
ovunque proteggi proteggimi nel male
ovunque proteggi la grazie del tuo cuore
PROTEGGERE
PROTEGGERE= DIFENDERE-AIUTARE-APPOGGIARE-RIPARARE-TUTELARE-FARE SCUDO AI PIU' DEBOLI CON OGNI ENERGIA FISICA ,PSICHICA E INTELLETTUALE .
Un sentimento di tenerezza profonda , che vuole evitare all'altro, se possibile, il patire.
E' proprio di chi vuole difendere ,aiutare, riparare,di chi prende su di se' dolori crudi per filtrarli( come i reni filtrano il sangue), in modo che se questi dolori dovessero arrivare a colpire, l'impatto sia il piu' morbido possibile ; perchè si sa che l'altro non reggerebbe, si sa che l'altro per eta' e fragilita' ne morirebbe.
Non va confuso con la falsità, perchè tutto è tranne falsità.
Non va confuso con le bugie, perchè tutto è tranne bugia.
Non va confuso con l'omissione.
E' piena coscienza del male, ma nello stesso tempo decisione ferma di contrastarlo, di modificarlo. Macera in se' cio' che sarebbe molto più liberante condividere con altri.
E' UN SENTIMENTO ADULTO,per me nuovo,lo conosco da poco.
E' impastato di fiducia in DIO e nell'uomo,è aiutato dagli angeli, è capace di riservatezza estrema e di forza stupefacente.
Qua e la se ne incontrano dei maestri, val la pena di osservarli vivere...
Un sentimento di tenerezza profonda , che vuole evitare all'altro, se possibile, il patire.
E' proprio di chi vuole difendere ,aiutare, riparare,di chi prende su di se' dolori crudi per filtrarli( come i reni filtrano il sangue), in modo che se questi dolori dovessero arrivare a colpire, l'impatto sia il piu' morbido possibile ; perchè si sa che l'altro non reggerebbe, si sa che l'altro per eta' e fragilita' ne morirebbe.
Non va confuso con la falsità, perchè tutto è tranne falsità.
Non va confuso con le bugie, perchè tutto è tranne bugia.
Non va confuso con l'omissione.
E' piena coscienza del male, ma nello stesso tempo decisione ferma di contrastarlo, di modificarlo. Macera in se' cio' che sarebbe molto più liberante condividere con altri.
E' UN SENTIMENTO ADULTO,per me nuovo,lo conosco da poco.
E' impastato di fiducia in DIO e nell'uomo,è aiutato dagli angeli, è capace di riservatezza estrema e di forza stupefacente.
Qua e la se ne incontrano dei maestri, val la pena di osservarli vivere...
mercoledì, novembre 22, 2006
IL SILENZIO
Ultimamente alcune persone che mi vogliono bene, unpo' scherzando, un po' sul serio,mi hanno detto che parlo tanto.
La mia prima reazione è stata quella di offendermi.
Ma come? La bambina che è in me si è subito sentita non apprezzata, svalutata,criticata ingiustamente .
Poi, riflettendoci un po' sopra, l'adulta che è in me mi ha preso per mano e con grande simpatia mi ha fatto capire che era vero.
Alcuni passaggi di un bel libro mi hanno fatto capire un po' piu' a fondo che cosa si intende per silenzio.
"ASCOLTARE E' INNANZI TUTTO LASCIAR PARLARE : TACERE,TACERE,TACERE.DARE TEMPO ALL'INTERLOCUTORE DI ESPRIMERE IL SUO PENSIERO, IL SUO STATO D'ANIMO, NON INTERROMPERLO,LASCIARLO FINIRE."
IL SILENZIO NON SI IMPROVVISA, E' UN MODO DI VIVERE, UN PARTICOLARE MODO DI VIVERE IL RAPPORTO CON SE' E CON GLI ALTRI. IL SILENZIO E' UN'ABITAZIONE,FARE SILENZIO E' BEN ALTRA COSA CHE STARE ZITTI; E' CREARE UNO SPAZIO, UN LUOGO DENTRO DI SE' DOVE RIPARARE QUANDO SI VUOLE E QUANDO SI PUO' DALL' AGGRESSIONE INCESSANTE DEI MESSAGGI; FARE SILENZIO E' RIPORTARSI AL CENTRO DI SE STESSI DALLA PERIFERIA DI SE' STESSI.
IL SILENZIO E' CONSAPEVOLEZZA.
LE DECISIONI FORTI,LE SCELTE RADICALI CHE CAMBIANO LA VITA , LE INTROSPEZIONI CORAGGIOSE,LE INTUIZIONI FOLGORANTI, AVVENGONO NEL SILENZIO E PARLANO NEL MODO DEL SILENZIO."
Era il caso di offendersi?
La mia prima reazione è stata quella di offendermi.
Ma come? La bambina che è in me si è subito sentita non apprezzata, svalutata,criticata ingiustamente .
Poi, riflettendoci un po' sopra, l'adulta che è in me mi ha preso per mano e con grande simpatia mi ha fatto capire che era vero.
Alcuni passaggi di un bel libro mi hanno fatto capire un po' piu' a fondo che cosa si intende per silenzio.
"ASCOLTARE E' INNANZI TUTTO LASCIAR PARLARE : TACERE,TACERE,TACERE.DARE TEMPO ALL'INTERLOCUTORE DI ESPRIMERE IL SUO PENSIERO, IL SUO STATO D'ANIMO, NON INTERROMPERLO,LASCIARLO FINIRE."
IL SILENZIO NON SI IMPROVVISA, E' UN MODO DI VIVERE, UN PARTICOLARE MODO DI VIVERE IL RAPPORTO CON SE' E CON GLI ALTRI. IL SILENZIO E' UN'ABITAZIONE,FARE SILENZIO E' BEN ALTRA COSA CHE STARE ZITTI; E' CREARE UNO SPAZIO, UN LUOGO DENTRO DI SE' DOVE RIPARARE QUANDO SI VUOLE E QUANDO SI PUO' DALL' AGGRESSIONE INCESSANTE DEI MESSAGGI; FARE SILENZIO E' RIPORTARSI AL CENTRO DI SE STESSI DALLA PERIFERIA DI SE' STESSI.
IL SILENZIO E' CONSAPEVOLEZZA.
LE DECISIONI FORTI,LE SCELTE RADICALI CHE CAMBIANO LA VITA , LE INTROSPEZIONI CORAGGIOSE,LE INTUIZIONI FOLGORANTI, AVVENGONO NEL SILENZIO E PARLANO NEL MODO DEL SILENZIO."
Era il caso di offendersi?
martedì, novembre 21, 2006
LE PAROLE
C'è una parola che costruisce e una che abbatte, una parola che ricrea, infonde vita e una che la spegne; una che diffonde luce e una che diffonde buio, vi è una parola per cui tutto comincia e una per cui tutto finisce.
In termini semplici e sintetici: vi è una parola giusta e una sbagliata, una parola buona e una cattiva, una che ama e una che graffia.
CIASCUNO DI NOI LE POSSIEDE TUTTE E DI VOLTA IN VOLTA DA' LA PREFERENZA ALL'UNA O
ALL'ALTRA.
( tratto dal libro DAL BLA BLA AL DIALOGO)
In termini semplici e sintetici: vi è una parola giusta e una sbagliata, una parola buona e una cattiva, una che ama e una che graffia.
CIASCUNO DI NOI LE POSSIEDE TUTTE E DI VOLTA IN VOLTA DA' LA PREFERENZA ALL'UNA O
ALL'ALTRA.
( tratto dal libro DAL BLA BLA AL DIALOGO)
sabato, novembre 18, 2006
PENSARE A DIO
Pensare a Dio sempre è psicologicamente impossibile.
Pensare a Dio continuamente non è necessario.
Pensare a Dio sovente è molto utile ma non obbligatorio.
LA SOSTANZA NON E' IL PENSARE, MA E' L'AMARE.
Pensare a Dio continuamente non è necessario.
Pensare a Dio sovente è molto utile ma non obbligatorio.
LA SOSTANZA NON E' IL PENSARE, MA E' L'AMARE.
venerdì, novembre 17, 2006
CORAGGIO
CORAGGIO :FORZA D'ANIMO NELL'AFFRONTARE IL PERICOLO,NELL'INTRAPRENDERE IMPRESE DIFFICILI, NEL SOPPORTARE DOLORI E SACRIFICI, OSARE FINALMENTE DOPO AVER ESITATO, SOSTENERE E DIFENDERE LE PROPRIE OPINIONI, ASSUMENDOSENE LA RESPONSABILITA', AFFRONTARE SITUAZIONI RISCHIOSE CON ANIMO SALDO, STARE IN PIEDI IN MEZZO ALLE DIFFICOLTA' CON EQUILIBRIO, SENZA VACILLARE.
Sentire nascere dentro una forza sepolta da tempo e come succede quando nel nostro corpo c'è un qualcosa di fisico che sale (come una vampata o una botta di pressione), sentire sgorgare , fluire, scorrere, alzarsi e fuoriuscire un rigurgito di coraggio.
Quante volte questa bella qualità o forse virtù o forse dono, mi è sembrata morta nella mia anima .
Semplicemente non l'avvertivo piu',sepolta, sepolta sotto una pietraia.
E dire che c'è stato un tempo in cui mi si facevano i complimenti per il mio coraggio(Complimenti a questa signora coraggiosa !)
Poi un lungo limbo in cui tutto ho provato tranne che il coraggio.
Vedevo gli altri con la loro sicumera, le idee chiare,le voci irose che si alzavano per difendere i propri territori, i proclami, le enfasi, l'aggressività manifesta e quasi li invidiavo, li spiavo per carpire il segreto di tanta apparente sicurezza.
E poi ho capito che io non sono fatta cosi', che non è il mio stile, che non mi piacerebbe essere cosi', che non è quello che voglio nel profondo, quello che mi interessa, che mi realizza.
Ma il CORAGGIO si', il CORAGGIO si' mi interessa, mi riguarda, mi porta avanti e ringrazio Dio perchè ho sentito che c'è ancora in me e scorre come energia positiva, scorre sotto la pietraia e per un attimo è sgorgato fuori, si è trovato una strada ed è uscito.
IL CORAGGIO E' VIVO E LOTTA INSIEME A ME.
(dopo domenica 12 alla casa dell'angelo)
Sentire nascere dentro una forza sepolta da tempo e come succede quando nel nostro corpo c'è un qualcosa di fisico che sale (come una vampata o una botta di pressione), sentire sgorgare , fluire, scorrere, alzarsi e fuoriuscire un rigurgito di coraggio.
Quante volte questa bella qualità o forse virtù o forse dono, mi è sembrata morta nella mia anima .
Semplicemente non l'avvertivo piu',sepolta, sepolta sotto una pietraia.
E dire che c'è stato un tempo in cui mi si facevano i complimenti per il mio coraggio(Complimenti a questa signora coraggiosa !)
Poi un lungo limbo in cui tutto ho provato tranne che il coraggio.
Vedevo gli altri con la loro sicumera, le idee chiare,le voci irose che si alzavano per difendere i propri territori, i proclami, le enfasi, l'aggressività manifesta e quasi li invidiavo, li spiavo per carpire il segreto di tanta apparente sicurezza.
E poi ho capito che io non sono fatta cosi', che non è il mio stile, che non mi piacerebbe essere cosi', che non è quello che voglio nel profondo, quello che mi interessa, che mi realizza.
Ma il CORAGGIO si', il CORAGGIO si' mi interessa, mi riguarda, mi porta avanti e ringrazio Dio perchè ho sentito che c'è ancora in me e scorre come energia positiva, scorre sotto la pietraia e per un attimo è sgorgato fuori, si è trovato una strada ed è uscito.
IL CORAGGIO E' VIVO E LOTTA INSIEME A ME.
(dopo domenica 12 alla casa dell'angelo)
lunedì, ottobre 30, 2006
PERDONARE
La strada che porta al perdono, quello vero, è abbastanza travagliata, per me, ma credo anche per tutti quegli uomini e donne che sono onesti con se stessi.
Il perdono, quello vero, viene sempre dopo il senso dell'ira, e non prima.
Altrimenti rasenta il masochismo.
Solo quando ho preso le distanze, ho allontanato da me, posso perdonare, perchè allora saprò che anche chi mi ha offeso è solo un bambino ferito.
Il perdono, quello vero, viene sempre dopo il senso dell'ira, e non prima.
Altrimenti rasenta il masochismo.
Solo quando ho preso le distanze, ho allontanato da me, posso perdonare, perchè allora saprò che anche chi mi ha offeso è solo un bambino ferito.
martedì, ottobre 17, 2006
BENVENUTO MATTEO


SALMO 139
Signore, tu mi scruti e mi conosci,
tu sai quando seggo e quando mi alzo.
Penetri da lontano i miei pensieri,
mi scruti quando cammino e quando riposo.
Ti sono note tutte le mie vie;
la mia parola non e' ancora sulla lingua
e tu, Signore, già la conosci tutta.
Alle spalle e di fronte mi circondi
e poni su di me la tua mano.
Stupenda per me la tua saggezza,
troppo alta, e io non la comprendo.
Dove andare lontano dal tuo spirito,
dove fuggire dalla tua presenza?
Se salgo in cielo, là tu sei,
se scendo negli inferi, eccoti.
Se prendo le ali dell'aurora
per abitare all'estremità del mare,
anche là mi guida la tua mano
e mi afferra la tua destra.
Se dico:" Almeno l'oscurità mi copra
e intorno a me sia la notte";
nemmeno le tenebre per te sono oscure.
e la notte è chiara come il giorno;
per te le tenebre sono come luce.
Sei tu che hai creato le mie viscere
e mi hai tessuto nel seno di mia madre.
Ti lodo perchè mi hai fatto come un prodigio;
sono stupende le tue opere,
tu mi conosci fino in fondo.
Non ti erano nascoste le mie ossa
quando venivo formato nel segreto,
intessuto nelle profondità della terra.
Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi
e tutto era scritto nel tuo libro;
i miei giorni erano amati,
quando ancora non ne esisteva uno.
Quanto profondi per me i tuoi pensieri,
quanto grande il loro numero, o DIO;
se li conto sono più della sabbia,
se li credo finiti, con te sono ancora ...
martedì, ottobre 03, 2006
La pastorella analfabeta
E io me la vedo quella ragazzina dell'età di mio figlio, provata dalla miseria, dalla fame, dal freddo,dall'asma.
Me la vedo vivere con la sua famiglia in sei dentro a quel cachot che abbiamo visitato.
Me la vedo quella mattina presto correre a raccogliere sterpi per fare un po' di fuoco.
Me la vedo scalza attraversare il Gave e poi quell'incontro che ha cambiato tutto...
AQUERO' : termine neutro in dialetto che significa QUELLA COSA LA' o QUELLA PERSONA LA'.
-E' bella?
-Oh si signore ,molto bella!!
-Chiedile come si chiama
- Volete avere la bonta' di dirmi chi siete ,per favore?
Aquerò sorride, non risponde.
Bernadette insiste una seconda volta, poi una terza.
Aquerò sorride sempre.
Alla quarta volta risponde:
-QUE SOY ERA IMMACULADA COUNCEPCIOU.
-Sai quello che vuol dire?
-No
-Allora come puoi parlare se non hai capito?
-Ho ripetuto lungo tutta la strada per tenerlo a mente.
Me la vedo vivere con la sua famiglia in sei dentro a quel cachot che abbiamo visitato.
Me la vedo quella mattina presto correre a raccogliere sterpi per fare un po' di fuoco.
Me la vedo scalza attraversare il Gave e poi quell'incontro che ha cambiato tutto...
AQUERO' : termine neutro in dialetto che significa QUELLA COSA LA' o QUELLA PERSONA LA'.
-E' bella?

-Oh si signore ,molto bella!!
-Chiedile come si chiama
- Volete avere la bonta' di dirmi chi siete ,per favore?
Aquerò sorride, non risponde.
Bernadette insiste una seconda volta, poi una terza.
Aquerò sorride sempre.
Alla quarta volta risponde:
-QUE SOY ERA IMMACULADA COUNCEPCIOU.
-Sai quello che vuol dire?
-No
-Allora come puoi parlare se non hai capito?
-Ho ripetuto lungo tutta la strada per tenerlo a mente.
giovedì, settembre 28, 2006
La CREMAGLIERA
Siamo saliti a 1000 metri prendendo un trenino a cremagliera.
Da qui si apre uno splendido paesaggio con vista a 360°sui Pirenei.
Lourdes dall'alto è una cittadina come tante altre, non si vede il santuario, non si nota l'esplanade.
Eppure ,eppure c'è qualcosa di strano...
Sono dei canti che si sentono distintamente, salgono da laggiù a quassù, sono preghiere, invocazioni che fendono l'aria e cambiano la storia.
Lourdes è un luogo dove si eleva una preghiera continua, mi appare come un energia di bene che sale sale e ingloba , annulla ,cancella, fa da scudo ad una parte di male che c'è.
Da qui si apre uno splendido paesaggio con vista a 360°sui Pirenei.
Lourdes dall'alto è una cittadina come tante altre, non si vede il santuario, non si nota l'esplanade.
Eppure ,eppure c'è qualcosa di strano...
Sono dei canti che si sentono distintamente, salgono da laggiù a quassù, sono preghiere, invocazioni che fendono l'aria e cambiano la storia.
Lourdes è un luogo dove si eleva una preghiera continua, mi appare come un energia di bene che sale sale e ingloba , annulla ,cancella, fa da scudo ad una parte di male che c'è.
NOTTE ALLA GROTTA
Abbiamo attraversato il ponte e ci siamo seduti al di la' del Gave ,guardando la grotta.
Intorno è un elevarsi di AVE MARIA AVE MARIA AVE MARIA.
Si prega si contempla si guarda verso la grotta e SI STA BENE , SI STA A CASA .
Da quanto tempo non mi accadeva una sensazione del genere?
E quale gioia nell'avere accanto mio marito!
Come avrei fatto a tornare a casa e a raccontargli quello che avevo vissuto?
Potevo sicuramente trasmettergli alcune sensazioni provate, conosco la sua profonda sensibilità, so che si sarebbe messo nei miei panni e che tutto cio' che mi rende felice lo riguarda,ma cosi' con lui accanto è stato speciale perchè cosi' L'ABBIAMO CONDIVISO.
Intorno è un elevarsi di AVE MARIA AVE MARIA AVE MARIA.
Si prega si contempla si guarda verso la grotta e SI STA BENE , SI STA A CASA .
Da quanto tempo non mi accadeva una sensazione del genere?
E quale gioia nell'avere accanto mio marito!
Come avrei fatto a tornare a casa e a raccontargli quello che avevo vissuto?
Potevo sicuramente trasmettergli alcune sensazioni provate, conosco la sua profonda sensibilità, so che si sarebbe messo nei miei panni e che tutto cio' che mi rende felice lo riguarda,ma cosi' con lui accanto è stato speciale perchè cosi' L'ABBIAMO CONDIVISO.
martedì, settembre 19, 2006
APPUNTI SU LOURDES
La grotta è una calamita. Viene da correre sempre là, soprattutto di notte.
ATTIRA ATTIRA ATTIRA.
AVE MARIA- JE TE SALUE MARIE- AVE MARIA.
Se non fosse blasfemo direi che c'è qualcosa di magico.
C'è una dolcezza, una tenerezza che non vorrei dimenticare troppo presto.
Maria la mamma, la sorella, la cugina,l'amica, la faccia femminile di Dio.
Da quanto tempo aspettavo questo incontro! Quante cose ho da dirti! Che elenco lungo di persone di cui ti devo parlare!
Ore 21 : Processione aux flambeaux.
Brividi freddi mi corrono lungo la schiena.
Tutte le volte che si canta AVE, AVE, AVE MARIA... i nostri flambeaux vengono alzati verso l'alto con un gesto semplice e all'inizio anche un po' imbarazzato...
Mani e braccia che portano verso l'alto quel lumicino , segno di appartenenza, di rispetto, un muro di mani e braccia che silenziosamente dicono:
SONO QUI, SONO VENUTO A TROVARTI, AIUTAMI, TI APPARTENGO,SEI MIA MAMMA, ABBRACCIAMI, TI ABBRACCIO, HO BISOGNO DI TE , DEL TUO SGUARDO, TI VOGLIO BENE, TI RISPETTO, SONO IN CERCA, SONO UNA PERSONA DISPERATA, APRIMI IL CAMMINO, DAMMI L'OCCASIONE, TI AFFIDO QUELLA PERSONA A ME COSI' CARA, QUEL DOLORE SEGRETO MI ANNIENTA, NON PERMETTERLO, VOGLIO STARE SULLA TUA STRADA, IL TUO CAMMINO MI PIACE, GUARISCIMI DENTRO, DAMMI LA MANO, TI PROTENDO LA MIA MANO, QUESTA LUCINA TREMOLANTE SONO IO, RAFFORZAMI...
ATTIRA ATTIRA ATTIRA.
AVE MARIA- JE TE SALUE MARIE- AVE MARIA.
Se non fosse blasfemo direi che c'è qualcosa di magico.
C'è una dolcezza, una tenerezza che non vorrei dimenticare troppo presto.
Maria la mamma, la sorella, la cugina,l'amica, la faccia femminile di Dio.
Da quanto tempo aspettavo questo incontro! Quante cose ho da dirti! Che elenco lungo di persone di cui ti devo parlare!

Brividi freddi mi corrono lungo la schiena.
Tutte le volte che si canta AVE, AVE, AVE MARIA... i nostri flambeaux vengono alzati verso l'alto con un gesto semplice e all'inizio anche un po' imbarazzato...
Mani e braccia che portano verso l'alto quel lumicino , segno di appartenenza, di rispetto, un muro di mani e braccia che silenziosamente dicono:
SONO QUI, SONO VENUTO A TROVARTI, AIUTAMI, TI APPARTENGO,SEI MIA MAMMA, ABBRACCIAMI, TI ABBRACCIO, HO BISOGNO DI TE , DEL TUO SGUARDO, TI VOGLIO BENE, TI RISPETTO, SONO IN CERCA, SONO UNA PERSONA DISPERATA, APRIMI IL CAMMINO, DAMMI L'OCCASIONE, TI AFFIDO QUELLA PERSONA A ME COSI' CARA, QUEL DOLORE SEGRETO MI ANNIENTA, NON PERMETTERLO, VOGLIO STARE SULLA TUA STRADA, IL TUO CAMMINO MI PIACE, GUARISCIMI DENTRO, DAMMI LA MANO, TI PROTENDO LA MIA MANO, QUESTA LUCINA TREMOLANTE SONO IO, RAFFORZAMI...
martedì, luglio 18, 2006
lunedì, giugno 12, 2006
Cronache di primavera
tratto da "Il Cenacolo"
Vedo che già cominciate, dice Dio, a progettare l’estate. C’è quel vestitino, non tanto caro, che vi andrebbe benissimo per le belle giornate che si preparano. Per gli uomini ci sono, invece, quelle belle polo colorate, così comode da indossare. E poi bisognerà pensare alle calzature perché quelle dello scorso anno sono troppo sciupate. Avete ragione, finché fate dei progetti siete vivi! E se prendete cura di voi stessi, vi rispetterete. Ma ho visto che, nonostante la primavera, avete l’aria triste anche se non lasciate trasparire niente. Voi sapete che io, dice Dio, non mi fermo al vostro bell’aspetto, ma penetro le profondità del cuore. Forse perché la bella stagione che ritorna annuncia feste di comunioni, battesimi, matrimoni.Ma quella vostra giovane amica che vi ha invitato a nozze, ha spiegato che non si sposerà in chiesa. Non avete detto nulla e, per un attimo, vi è mancato il fiato. E avete scoperto che vostro figlio si è accordato con sua moglie per non far battezzare l’ultimo nato. Vi hanno detto: «Deciderà lui, quando sarà grande…». Già da qualche mese, poi, sapete bene che, quest’anno, non ci saranno comunioni perché la piccola non è andata al catechismo. E adesso, anche la figlia più giovane, dopo pochi mesi di matrimonio, se ne è tornata a casa, da voi... Tutto ciò l’ho visto, dice Dio, l’ho visto bene. E non perché sorveglio tutto come un gendarme pronto a staccare contravvenzioni, ma perché vedo tutto con gli occhi del cuore. Per questo guardo anzitutto a voi e vi dico: non abbiate paura. I vostri figli, i nipoti, io li amo. E, quindi, non giudicateli, e non credetevi colpevoli! Non è il loro battesimo, la loro prima comunione o le loro nozze che io amo. Io li amo perché essi sono figli vostri e anche miei. Forse non sono battezzati, ma questo non gli impedisce d’essere amati! Non ricordate che io sono un padre prodigo? Ogni giorno scendo fino all’ingresso, davanti a casa, perché so bene che verrà il tempo in cui essi ritorneranno tra le mie braccia! E se lo faranno, io li accoglierò. Ciò che non vi posso dire è quando, e per quali strade, perché i miei figli non possono essere tali se non quando sono liberi. E quando riappariranno sulla soglia, non sarà per paura o per dovere, ma solo per amore. Io, dice Dio, non posso dirglielo perché non ho una bocca. Ma voi, dite loro, da parte mia, dite loro che li amo. Diteglielo!
Vedo che già cominciate, dice Dio, a progettare l’estate. C’è quel vestitino, non tanto caro, che vi andrebbe benissimo per le belle giornate che si preparano. Per gli uomini ci sono, invece, quelle belle polo colorate, così comode da indossare. E poi bisognerà pensare alle calzature perché quelle dello scorso anno sono troppo sciupate. Avete ragione, finché fate dei progetti siete vivi! E se prendete cura di voi stessi, vi rispetterete. Ma ho visto che, nonostante la primavera, avete l’aria triste anche se non lasciate trasparire niente. Voi sapete che io, dice Dio, non mi fermo al vostro bell’aspetto, ma penetro le profondità del cuore. Forse perché la bella stagione che ritorna annuncia feste di comunioni, battesimi, matrimoni.Ma quella vostra giovane amica che vi ha invitato a nozze, ha spiegato che non si sposerà in chiesa. Non avete detto nulla e, per un attimo, vi è mancato il fiato. E avete scoperto che vostro figlio si è accordato con sua moglie per non far battezzare l’ultimo nato. Vi hanno detto: «Deciderà lui, quando sarà grande…». Già da qualche mese, poi, sapete bene che, quest’anno, non ci saranno comunioni perché la piccola non è andata al catechismo. E adesso, anche la figlia più giovane, dopo pochi mesi di matrimonio, se ne è tornata a casa, da voi... Tutto ciò l’ho visto, dice Dio, l’ho visto bene. E non perché sorveglio tutto come un gendarme pronto a staccare contravvenzioni, ma perché vedo tutto con gli occhi del cuore. Per questo guardo anzitutto a voi e vi dico: non abbiate paura. I vostri figli, i nipoti, io li amo. E, quindi, non giudicateli, e non credetevi colpevoli! Non è il loro battesimo, la loro prima comunione o le loro nozze che io amo. Io li amo perché essi sono figli vostri e anche miei. Forse non sono battezzati, ma questo non gli impedisce d’essere amati! Non ricordate che io sono un padre prodigo? Ogni giorno scendo fino all’ingresso, davanti a casa, perché so bene che verrà il tempo in cui essi ritorneranno tra le mie braccia! E se lo faranno, io li accoglierò. Ciò che non vi posso dire è quando, e per quali strade, perché i miei figli non possono essere tali se non quando sono liberi. E quando riappariranno sulla soglia, non sarà per paura o per dovere, ma solo per amore. Io, dice Dio, non posso dirglielo perché non ho una bocca. Ma voi, dite loro, da parte mia, dite loro che li amo. Diteglielo!
PER CHE COSA VIVERE ?
Mi chiedono spesso : qual è lo scopo della vita ?
Malgrado tante assurdità, ho tuttavia una certezza che sento mia dal momento in cui ho incontrato DIO...
Tremando , con grande scandalo della mia intelligenza, ma con la convinzione del cuore e della fede, io rispondo: lo scopo è di imparare ad amare.
ABBE' PIERRE ( dal libro Mio Dio ...perche')
Malgrado tante assurdità, ho tuttavia una certezza che sento mia dal momento in cui ho incontrato DIO...
Tremando , con grande scandalo della mia intelligenza, ma con la convinzione del cuore e della fede, io rispondo: lo scopo è di imparare ad amare.
ABBE' PIERRE ( dal libro Mio Dio ...perche')
domenica, giugno 04, 2006
SORELLE
In un giorno molto caldo una giovane donna sposata andò in visita a casa di sua madre e, insieme, si sedettero su un sofà a bere the ghiacciato. Mentre parlavano della vita, del matrimonio, delle responsabilità e degli obblighi dell'età adulta, la madre pensosa fece tintinnare i suoi cubetti di ghiaccio nel bicchiere e lanciò un'occhiata serena e intensa alla figlia: "Non dimenticare le tue Sorelle!" raccomandò, facendo turbinare le sue foglie di the sul fondo di vetro: "Esse saranno sempre più importanti man mano che invecchierai. Non importa quanto amerai tuo marito, né quanto amerai i bambini che potrai avere: avrai sempre bisogno di Sorelle. Ricordati di viaggiare con loro ogni tanto: ricordati di fare delle cose con loro... ricordati che 'Sorelle' significa TUTTE le donne... le tue amiche, le tue figlie, e tutte le altre donne che ti saranno vicine. Tu avrai bisogno di altre donne, le donne ne hanno sempre bisogno."
"Ma che strano consiglio!" pensò la giovane donna "Non mi sono appena sposata? Non sono appena entrata nel mondo del matrimonio? Adesso sono una donna sposata, per fortuna! Sono adulta! Sicuramente mio marito e la famiglia cui stiamo dando inizio saranno tutto ciò di cui ho bisogno per realizzarmi!".
Ma la giovane donna ascoltò sua madre e mantenne contatti con altre donne ed ebbe sempre più 'sorelle' ogni anno che passava. Un anno dopo l'altro venne gradualmente a capire che sua madre sapeva molto bene di cosa stava parlando: stava parlando di come, mentre il tempo e la natura operano i loro cambiamenti e i loro misteri sulla vita di una donna, le sorelle sono il suo sostegno. Dopo più di cinquanta anni vissuti in questo mondo, questo è tutto ciò che ha imparato, È TUTTO QUI. Il tempo passa. La vita scorre. Le distanze separano. I bambini crescono. I lavori vanno e vengono. L'amore scolorisce o svanisce. Gli uomini a volte non fanno ciò che speriamo. I cuori si spezzano. I genitori muoiono. I colleghi dimenticano i favori. Le carriere finiscono. MA... le Sorelle sono là! Non importa quanto tempo e quante miglia ci siano fra voi. Un'amica non è mai cosi lontana da non poter essere raggiunta Quando dovrai camminare per quella valle solitaria - e dovrai camminare da sola - le donne della tua vita saranno sull'orlo della valle, incoraggiandoti, pregando per te, tenendo per te, intervenendo a tuo favore ed attendendoti con le braccia aperte all'estremità della valle. A volte, infrangeranno persino le regole e cammineranno al tuo fianco. O entreranno e ti strapperanno da lì. Amiche, figlie, nuore, sorelle, cognate, madri, suocere, nonne, zie, nipoti, cugine e famiglia estesa, tutte benedicono la tua vita! Il mondo non sarebbe lo stesso senza donne. Quando abbiamo cominciato questa avventura denominata femminilità non avevamo idea delle gioie o dei dispiaceri incredibili che avremmo avuto davanti. Né sapevamo quanto avremmo avuto bisogno le une delle altre. Ogni giorno, ne abbiamo ancora bisogno.
HO RICEVUTO CASUALMENTE QUESTO TESTO SCRITTO DA UN 'ANONIMA (CREDO QUASI SICURAMENTE DONNA). LO TROVO MOLTO VICINO ALLA MIA SENSIBILITA'.
ANCHE IO SONO IN QUESTI ULTIMI ANNI DELLA MIA VITA ALLA SCOPERTA DI TUTTE LE SORELLE CHE MI SONO PASSATE E MI PASSANO ACCANTO: ALCUNE SONO STATE PER ME DEI VERI TESORI, ALTRE MOTIVO DI piccole DELUSIONI, ALTRE DEI PUNTI LUCE SENZA LE QUALI NON AVREI " VISTO", RARAMENTE E' ARRIVATA QUALCHE PUGNALATA ALLE SPALLE E PURTROPPO FACCIO FATICA A DIMENTICARLA, MA IL MIO CUORE E' APERTO AD INCONTRARNE ANCORA TANTE ,E' PRONTO ALLA SORPRESA DI NUOVI RAPPORTI E SPERO DI POTER ESSERE IO STESSA
SORELLA PER MOLTE.
"Ma che strano consiglio!" pensò la giovane donna "Non mi sono appena sposata? Non sono appena entrata nel mondo del matrimonio? Adesso sono una donna sposata, per fortuna! Sono adulta! Sicuramente mio marito e la famiglia cui stiamo dando inizio saranno tutto ciò di cui ho bisogno per realizzarmi!".

HO RICEVUTO CASUALMENTE QUESTO TESTO SCRITTO DA UN 'ANONIMA (CREDO QUASI SICURAMENTE DONNA). LO TROVO MOLTO VICINO ALLA MIA SENSIBILITA'.
ANCHE IO SONO IN QUESTI ULTIMI ANNI DELLA MIA VITA ALLA SCOPERTA DI TUTTE LE SORELLE CHE MI SONO PASSATE E MI PASSANO ACCANTO: ALCUNE SONO STATE PER ME DEI VERI TESORI, ALTRE MOTIVO DI piccole DELUSIONI, ALTRE DEI PUNTI LUCE SENZA LE QUALI NON AVREI " VISTO", RARAMENTE E' ARRIVATA QUALCHE PUGNALATA ALLE SPALLE E PURTROPPO FACCIO FATICA A DIMENTICARLA, MA IL MIO CUORE E' APERTO AD INCONTRARNE ANCORA TANTE ,E' PRONTO ALLA SORPRESA DI NUOVI RAPPORTI E SPERO DI POTER ESSERE IO STESSA
SORELLA PER MOLTE.
domenica, maggio 07, 2006
IL RAGAZZO DAI CAPELLI VERDI
venerdì, maggio 05, 2006
PREGHIERA 2002
Padre, cosa deve essere per Te avere tanti figli, amarli, curarli tutti e contemporaneamente non impazzire!!!
Se io faccio fatica a tirarne su tre, cosa dev'essere per Te tirare su tutta l'umanità!
E chissa' quanti dolori, quanti figli in fuga, quante coltellate, quanti tradimenti; e chissà quanti capolavori erano nella Tua mente che si sono poi rivelati dei "fallimenti"
Chissà quante volte ,anche tu, ci guardi e pensi:" Sono stanco, non so più cosa fare con te."
Ti chiedo il dono della speranza che è energia, creatività, non mollare mai, inventarne sempre una nuova e poi anche sapersi riposare quando c'è da riposare, saper ridere quando c'e' da ridere, vedere che nulla è perduto quando sembra che tutto lo sia.
Ti chiedo il dono di non drammatizzare mai le situazioni, di non esasperarle mai, ti chiedo più energie positive e meno pensieri negativi.
Ti affido i miei figli,prenditi un po' del peso Tu che hai spalle più scafate ed idee più originali per far fare loro l'incontro giusto al momento giusto.
Toglimi un po' di stanchezza e dammi gioia nell'educare.
Se io faccio fatica a tirarne su tre, cosa dev'essere per Te tirare su tutta l'umanità!
E chissa' quanti dolori, quanti figli in fuga, quante coltellate, quanti tradimenti; e chissà quanti capolavori erano nella Tua mente che si sono poi rivelati dei "fallimenti"
Chissà quante volte ,anche tu, ci guardi e pensi:" Sono stanco, non so più cosa fare con te."
Ti chiedo il dono della speranza che è energia, creatività, non mollare mai, inventarne sempre una nuova e poi anche sapersi riposare quando c'è da riposare, saper ridere quando c'e' da ridere, vedere che nulla è perduto quando sembra che tutto lo sia.
Ti chiedo il dono di non drammatizzare mai le situazioni, di non esasperarle mai, ti chiedo più energie positive e meno pensieri negativi.
Ti affido i miei figli,prenditi un po' del peso Tu che hai spalle più scafate ed idee più originali per far fare loro l'incontro giusto al momento giusto.
Toglimi un po' di stanchezza e dammi gioia nell'educare.
mercoledì, aprile 19, 2006
CHI SEMINA NEL PIANTO ,RACCOGLIE NELLA GIOIA
Abbiamo seminato e fondato una piccola ,piccolissima opera che si chiama: FAMIGLIA.
Niente di grandioso,ne' di perfetto, di mondiale,ne' di planetario; nessuna laurea honoris causa, proprio nessuna.
Qualcosa di molto nascosto, locale, roba che si perde nel quartiere, qualcosa di apparentemente piccolo, insignificante, impastato con i nostri limiti .
Eppure io sento che abbiamo fatto qualcosa di bello e di grande, qualcosa che ha a che fare con Dio.Mentre la facevamo non ce ne rendevamo conto.
Ora che i figli stanno crescendo intuisco una specie di progetto che ci trascende e che si svela a noi a poco a poco.
E' un mistero , ma sono certa che e' un mistero divino.
E lo dico con estrema umilta', sono orgogliosa di aver contribuito a tutto questo.
Faticosissimo progetto, a volte dolorosetto, ma divino ,ne sono certa divino.
1998
Niente di grandioso,ne' di perfetto, di mondiale,ne' di planetario; nessuna laurea honoris causa, proprio nessuna.

Eppure io sento che abbiamo fatto qualcosa di bello e di grande, qualcosa che ha a che fare con Dio.Mentre la facevamo non ce ne rendevamo conto.
Ora che i figli stanno crescendo intuisco una specie di progetto che ci trascende e che si svela a noi a poco a poco.
E' un mistero , ma sono certa che e' un mistero divino.
E lo dico con estrema umilta', sono orgogliosa di aver contribuito a tutto questo.
Faticosissimo progetto, a volte dolorosetto, ma divino ,ne sono certa divino.
1998
E' PASSATA
"Se un'esperienza diventa distruttiva, mette a repentaglio la propria dignita', ci deprime e ci demoralizza in continuazione; a meno di non essere masochisti, abbiamo il dovere di prenderne le distanze".
CIRCA 7 ANNI FA SCRIVEVO QUESTE PAROLE IN UNA LETTERA AD UNA MIA CARA AMICA .
QUESTE PAROLE SINTETIZZANO MOLTO BENE LA SOFFERENZA DI ALCUNI ANNI DELLA MIA VITA . CHI MI CONOSCE E MI VUOLE BENE SA DI COSA STO PARLANDO.
VERAMENTE MI STO RENDENDO CONTO CHE E' PASSATA.
La tenerezza e l'amore di Dio non mi hanno mai abbandonata e mi hanno aperto altre strade ,apparentemente meno gratificanti,meno nobili e totalitarie, ma pur sempre strade.
Questa Pasqua mi ha regalato questa certezza: E' PASSATA , Teresin, E' PASSATA!!!!!!
CIRCA 7 ANNI FA SCRIVEVO QUESTE PAROLE IN UNA LETTERA AD UNA MIA CARA AMICA .
QUESTE PAROLE SINTETIZZANO MOLTO BENE LA SOFFERENZA DI ALCUNI ANNI DELLA MIA VITA . CHI MI CONOSCE E MI VUOLE BENE SA DI COSA STO PARLANDO.
VERAMENTE MI STO RENDENDO CONTO CHE E' PASSATA.
La tenerezza e l'amore di Dio non mi hanno mai abbandonata e mi hanno aperto altre strade ,apparentemente meno gratificanti,meno nobili e totalitarie, ma pur sempre strade.
Questa Pasqua mi ha regalato questa certezza: E' PASSATA , Teresin, E' PASSATA!!!!!!
domenica, aprile 16, 2006
ABBASSATE LA CRESTA
Ho ritrovato casualmente,mettendo a posto dei documenti, la pagella di Marianna in quarta magistrale.
ITALIANO: 8
LATINO : 8
MATEMATICA: 8
FISICA: 8
SOCIOLOGIA: 8
INGLESE : 8
PEDAGOGIA : 7
PSICOLOGIA: 7
STORIA DELL'ARTE: 9
ED.FISICA : 7
FILOSOFIA: 7
CONDOTTA: 10
RELIGIONE: ottimo
E DIO allora sorrise e disse " ABBASSATE LA CRESTA."
ITALIANO: 8
LATINO : 8
MATEMATICA: 8
FISICA: 8
SOCIOLOGIA: 8
INGLESE : 8
PEDAGOGIA : 7
PSICOLOGIA: 7
STORIA DELL'ARTE: 9
ED.FISICA : 7
FILOSOFIA: 7
CONDOTTA: 10
RELIGIONE: ottimo
E DIO allora sorrise e disse " ABBASSATE LA CRESTA."
martedì, marzo 28, 2006
LA VERA STRETTA
Mi sveglio una mattina e sento un forte dolore alla mano sinistra.
Il mio dito anulare ha la forma di un wurstel pulsante e la vera lo taglia con una riga preoccupantemente violacea.
Da un po' di mesi non riesco più a toglierla anche se ho provato a lubrificare la pelle con olio , con sapone, con creme varie.
Evidentemente mi stanno gonfiando un po' le mani. Sarà l'eta'? Ritenzione idrica o i primi noduli artrosici che si stanno formando?
Fatto sta' che il dolore è intenso, a tratti insopportabile.
Nella prima oreficeria che trovo sotto casa mi viene detto:"Corra al PRONTO SOCCORSO".
Ma io non ho voglia di passare ore ed ore in ospedale( non sono certo da codice rosso).
Provo in una seconda oreficeria.
Qui una signora molto gentile ci prova:estrae un piccolo attrezzo munito di rotellina misteriosa e mi taglia la vera con non poca fatica e non poco male.
" Ritorni la prossima settimana ,gliela faccio allargare."
Esco dal negozio con un dito violaceo da far paura,ma sento che a poco a poco la circolazione del sangue ritorna e mi tranquillizzo.
Solo un'altra volta mi era successa una simile avventura: ero alla fine della gravidanza ed improvvisamente mi si sono gonfiate le mani, ma non era stato necessario tagliare la vera perchè ,pur con grande sforzo ero riuscita a farla scivolare via.
In questo inizio giornata decisamente nero penso a questo anello , simbolo del matrimonio( RICEVI QUESTO ANELLO SEGNO DEL MIO AMORE E DELLA MIA FEDELTA') ,alla vera che ci si scambia in quel giorno come pegno ed impegno, come regalo, come patto , come accoglienza l'uno dell'altro, ebbene quella stessa vera a volte , può diventare stretta.
Per tanti che ho conosciuto è cosi':la vera improvvisamente diventa stretta .
Anche per me a volte è stato cosi'.
C'è chi consiglia il PRONTO SOCCORSO.
C'è chi con mano gentile aiuta per poi restituirti quella stessa vera un po' allargata,un po' modificata, un po' più a tua misura quasi rimodellata sulla nuova realtà delle tue mani, per continuare il cammino.
Il mio dito anulare ha la forma di un wurstel pulsante e la vera lo taglia con una riga preoccupantemente violacea.
Da un po' di mesi non riesco più a toglierla anche se ho provato a lubrificare la pelle con olio , con sapone, con creme varie.

Fatto sta' che il dolore è intenso, a tratti insopportabile.
Nella prima oreficeria che trovo sotto casa mi viene detto:"Corra al PRONTO SOCCORSO".
Ma io non ho voglia di passare ore ed ore in ospedale( non sono certo da codice rosso).
Provo in una seconda oreficeria.
Qui una signora molto gentile ci prova:estrae un piccolo attrezzo munito di rotellina misteriosa e mi taglia la vera con non poca fatica e non poco male.
" Ritorni la prossima settimana ,gliela faccio allargare."
Esco dal negozio con un dito violaceo da far paura,ma sento che a poco a poco la circolazione del sangue ritorna e mi tranquillizzo.
Solo un'altra volta mi era successa una simile avventura: ero alla fine della gravidanza ed improvvisamente mi si sono gonfiate le mani, ma non era stato necessario tagliare la vera perchè ,pur con grande sforzo ero riuscita a farla scivolare via.
In questo inizio giornata decisamente nero penso a questo anello , simbolo del matrimonio( RICEVI QUESTO ANELLO SEGNO DEL MIO AMORE E DELLA MIA FEDELTA') ,alla vera che ci si scambia in quel giorno come pegno ed impegno, come regalo, come patto , come accoglienza l'uno dell'altro, ebbene quella stessa vera a volte , può diventare stretta.
Per tanti che ho conosciuto è cosi':la vera improvvisamente diventa stretta .
Anche per me a volte è stato cosi'.
C'è chi consiglia il PRONTO SOCCORSO.
C'è chi con mano gentile aiuta per poi restituirti quella stessa vera un po' allargata,un po' modificata, un po' più a tua misura quasi rimodellata sulla nuova realtà delle tue mani, per continuare il cammino.
lunedì, marzo 27, 2006
NIENTE E' A CASO
ESTATE 2004
Allora anche in questo strano periodo,anche adesso che i figli sono tutti via , il marito è schiacciato dal lavoro e io sento forte una strana malinconia ; allora anche in questo strano anno in cui ho perso un'amica e altre cose più belle sono accadute, TUTTO HA UN SIGNIFICATO.
Può darsi che Lui mi voglia dire :non avere più l'alibi dei figli ,non intristirti troppo per le non ferie, non pensare al dolore per la perdita della tua amica o comunque per la trasformazione del vostro rapporto.
Vivi con la gente che hai intorno, ora ,qui; con quello che ti accade , ora ,qui e CERCA DI CAPIRE.
La citazione è di Luigi Bracco.
In tutto è Dio che parla con noi e ci invita a capire.
Parla con ognuno di
noi personalmente.
"SONO IO CHE PARLO CON TE" DIO dice ad ogni uomo,in ogni
cosa, in ogni fatto.
E aggiunge:" Capisci quello che io ti dico? Capisci
quello che ti ho fatto?
Allora anche in questo strano periodo,anche adesso che i figli sono tutti via , il marito è schiacciato dal lavoro e io sento forte una strana malinconia ; allora anche in questo strano anno in cui ho perso un'amica e altre cose più belle sono accadute, TUTTO HA UN SIGNIFICATO.
Può darsi che Lui mi voglia dire :non avere più l'alibi dei figli ,non intristirti troppo per le non ferie, non pensare al dolore per la perdita della tua amica o comunque per la trasformazione del vostro rapporto.
Vivi con la gente che hai intorno, ora ,qui; con quello che ti accade , ora ,qui e CERCA DI CAPIRE.
La citazione è di Luigi Bracco.
martedì, marzo 07, 2006
RESTITUIRE
RESTITUIRE= RIDARE A QUALCUNO CIO' CHE GLI SI E' TOLTO O CIO' CHE EGLI CI HA DATO O CIO' CHE HA PERDUTO.
Mentre ripercorro in salita quella strada a me cosi' famigliare, quella strada che chiamerei "emozionalmente" la strada di casa, in una giornata limpidissima,con le medicine che ho appena ritirato dalla piccola farmacia del paese, sento nel cuore la gioia di poter restituire una briciola a chi mi aveva donato tanti anni prima , del pane fragrante di forno.
Torno indietro col pensiero.
Avevo due anni ed ero stata accolta in casa dei miei nonni perche' la mia mamma era seriamente malata e non poteva accudirmi ( allora la TBC con focolai ai polmoni era una malattia molto grave e contagiosa ,ma per fortuna stavano arrivando gli antibiotici ).
In quella casa c'erano anche lo zio sposato da poco e sua moglie.
Rivedo questa giovane che mi prende in braccio sorridente e lui che prende in braccio sua moglie e me facendoci fare un balzo in aria e quasi cantando: " OPLALALA' LO ZIO LUIGI LA ZIA GIANNA E LA MARIA TERESA... OPLALALA' OPLALALA'".
E' uno dei ricordi più vividi e felici di quel periodo la'.
Volavo in aria fra braccia forti e affettuose, ero felice in quel momento e dimenticavo un po' la malinconia della separazione dalla mamma.
Cambio di scena ,crudezza della vita che irrompe in tutta la sua drammaticità.
Questo zio giovane e simpatico ora è anziano e molto malato.
Sono per lui le medicine che sto portando.
E' UN ONORE POTER RESTITUIRE, E' VERAMENTE UN ONORE!
Tanto ho ricevuto, forse non ho mai detto grazie perche' non mi rendevo conto,tutto era cosi' naturale e scontato come a volte e' l'amore di chi quasi si offenderebbe se si sentisse ringraziare per qualche cosa che ritiene NORMALE.
Mentre ripercorro in salita quella strada a me cosi' famigliare, quella strada che chiamerei "emozionalmente" la strada di casa, in una giornata limpidissima,con le medicine che ho appena ritirato dalla piccola farmacia del paese, sento nel cuore la gioia di poter restituire una briciola a chi mi aveva donato tanti anni prima , del pane fragrante di forno.
Torno indietro col pensiero.
Avevo due anni ed ero stata accolta in casa dei miei nonni perche' la mia mamma era seriamente malata e non poteva accudirmi ( allora la TBC con focolai ai polmoni era una malattia molto grave e contagiosa ,ma per fortuna stavano arrivando gli antibiotici ).
In quella casa c'erano anche lo zio sposato da poco e sua moglie.
Rivedo questa giovane che mi prende in braccio sorridente e lui che prende in braccio sua moglie e me facendoci fare un balzo in aria e quasi cantando: " OPLALALA' LO ZIO LUIGI LA ZIA GIANNA E LA MARIA TERESA... OPLALALA' OPLALALA'".
E' uno dei ricordi più vividi e felici di quel periodo la'.
Volavo in aria fra braccia forti e affettuose, ero felice in quel momento e dimenticavo un po' la malinconia della separazione dalla mamma.
Cambio di scena ,crudezza della vita che irrompe in tutta la sua drammaticità.
Questo zio giovane e simpatico ora è anziano e molto malato.
Sono per lui le medicine che sto portando.
E' UN ONORE POTER RESTITUIRE, E' VERAMENTE UN ONORE!
Tanto ho ricevuto, forse non ho mai detto grazie perche' non mi rendevo conto,tutto era cosi' naturale e scontato come a volte e' l'amore di chi quasi si offenderebbe se si sentisse ringraziare per qualche cosa che ritiene NORMALE.
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