martedì, marzo 28, 2006

LA VERA STRETTA

Mi sveglio una mattina e sento un forte dolore alla mano sinistra.
Il mio dito anulare ha la forma di un wurstel pulsante e la vera lo taglia con una riga preoccupantemente violacea.
Da un po' di mesi non riesco più a toglierla anche se ho provato a lubrificare la pelle con olio , con sapone, con creme varie.
Evidentemente mi stanno gonfiando un po' le mani. Sarà l'eta'? Ritenzione idrica o i primi noduli artrosici che si stanno formando?
Fatto sta' che il dolore è intenso, a tratti insopportabile.
Nella prima oreficeria che trovo sotto casa mi viene detto:"Corra al PRONTO SOCCORSO".
Ma io non ho voglia di passare ore ed ore in ospedale( non sono certo da codice rosso).
Provo in una seconda oreficeria.
Qui una signora molto gentile ci prova:estrae un piccolo attrezzo munito di rotellina misteriosa e mi taglia la vera con non poca fatica e non poco male.
" Ritorni la prossima settimana ,gliela faccio allargare."
Esco dal negozio con un dito violaceo da far paura,ma sento che a poco a poco la circolazione del sangue ritorna e mi tranquillizzo.
Solo un'altra volta mi era successa una simile avventura: ero alla fine della gravidanza ed improvvisamente mi si sono gonfiate le mani, ma non era stato necessario tagliare la vera perchè ,pur con grande sforzo ero riuscita a farla scivolare via.
In questo inizio giornata decisamente nero penso a questo anello , simbolo del matrimonio( RICEVI QUESTO ANELLO SEGNO DEL MIO AMORE E DELLA MIA FEDELTA') ,alla vera che ci si scambia in quel giorno come pegno ed impegno, come regalo, come patto , come accoglienza l'uno dell'altro, ebbene quella stessa vera a volte , può diventare stretta.
Per tanti che ho conosciuto è cosi':la vera improvvisamente diventa stretta .
Anche per me a volte è stato cosi'.
C'è chi consiglia il PRONTO SOCCORSO.
C'è chi con mano gentile aiuta per poi restituirti quella stessa vera un po' allargata,un po' modificata, un po' più a tua misura quasi rimodellata sulla nuova realtà delle tue mani, per continuare il cammino.

lunedì, marzo 27, 2006

NIENTE E' A CASO

ESTATE 2004

In tutto è Dio che parla con noi e ci invita a capire.
Parla con ognuno di
noi personalmente.
"SONO IO CHE PARLO CON TE" DIO dice ad ogni uomo,in ogni
cosa, in ogni fatto.
E aggiunge:" Capisci quello che io ti dico? Capisci
quello che ti ho fatto?

Allora anche in questo strano periodo,anche adesso che i figli sono tutti via , il marito è schiacciato dal lavoro e io sento forte una strana malinconia ; allora anche in questo strano anno in cui ho perso un'amica e altre cose più belle sono accadute, TUTTO HA UN SIGNIFICATO.
Può darsi che Lui mi voglia dire :non avere più l'alibi dei figli ,non intristirti troppo per le non ferie, non pensare al dolore per la perdita della tua amica o comunque per la trasformazione del vostro rapporto.
Vivi con la gente che hai intorno, ora ,qui; con quello che ti accade , ora ,qui e CERCA DI CAPIRE.


La citazione è di Luigi Bracco.

martedì, marzo 07, 2006

RESTITUIRE

RESTITUIRE= RIDARE A QUALCUNO CIO' CHE GLI SI E' TOLTO O CIO' CHE EGLI CI HA DATO O CIO' CHE HA PERDUTO.

Mentre ripercorro in salita quella strada a me cosi' famigliare, quella strada che chiamerei "emozionalmente" la strada di casa, in una giornata limpidissima,con le medicine che ho appena ritirato dalla piccola farmacia del paese, sento nel cuore la gioia di poter restituire una briciola a chi mi aveva donato tanti anni prima , del pane fragrante di forno.
Torno indietro col pensiero.
Avevo due anni ed ero stata accolta in casa dei miei nonni perche' la mia mamma era seriamente malata e non poteva accudirmi ( allora la TBC con focolai ai polmoni era una malattia molto grave e contagiosa ,ma per fortuna stavano arrivando gli antibiotici ).
In quella casa c'erano anche lo zio sposato da poco e sua moglie.
Rivedo questa giovane che mi prende in braccio sorridente e lui che prende in braccio sua moglie e me facendoci fare un balzo in aria e quasi cantando: " OPLALALA' LO ZIO LUIGI LA ZIA GIANNA E LA MARIA TERESA... OPLALALA' OPLALALA'".
E' uno dei ricordi più vividi e felici di quel periodo la'.
Volavo in aria fra braccia forti e affettuose, ero felice in quel momento e dimenticavo un po' la malinconia della separazione dalla mamma.
Cambio di scena ,crudezza della vita che irrompe in tutta la sua drammaticità.
Questo zio giovane e simpatico ora è anziano e molto malato.
Sono per lui le medicine che sto portando.
E' UN ONORE POTER RESTITUIRE, E' VERAMENTE UN ONORE!
Tanto ho ricevuto, forse non ho mai detto grazie perche' non mi rendevo conto,tutto era cosi' naturale e scontato come a volte e' l'amore di chi quasi si offenderebbe se si sentisse ringraziare per qualche cosa che ritiene NORMALE.