giovedì, dicembre 28, 2006

CHI SEI ?

Antonio , 15 anni, mio figlio, ieri ha avuto la sua prima carta d'identita'.
Con tenerezza ho osservato la sua emozione, l'orgoglio, il sentirsi grande che questo piccolo rettangolo con foto gli ha procurato.
Io e il suo papà lo abbiamo accompagnato in Comune per espletare questo atto di pura burocrazia ( per noi ), mentre per lui era un atto importantissimo,che andava oltre...
Mentre facevamo la coda ho pensato alla parola IDENTITA' e mi sono ricordata questa storiella di Anthony de Mello :

"Una donna era in coma e stava morendo.
Di colpo ebbe la sensazione di essere trasportata in Paradiso
e posta di fronte al trono del Giudizio.
"Chi sei?" le chiese una Voce.
"Sono la moglie del sindaco" , ella rispose.
"Non ti ho chiesto di chi sei moglie, ma chi sei tu".
"Sono la mamma di quattro figli".
"Non ti ho chiesto di chi sei madre, ma chi sei tu".
"Sono una maestra di scuola".
"Non ti ho chiesto che lavoro fai, ma chi sei."

E andò avanti cosi'.
Qualsiasi cosa rispondesse, sembrava che la risposta non
fosse mai quella giusta.
"Chi sei?"
"Sono una cristiana".
"Non ti ho chiesto di che religione sei, ma chi sei".
"Sono una che andava in chiesa tutti i giorni e aiutava
sempre i poveri e i bisognosi."
"Non ti ho chiesto che cosa fai , ma chi sei".
Naturalmente ella non superò l'esame, tanto che fu rinviata
sulla terra.
Quando guari' decise di scoprire chi era E TUTTO CAMBIO'.

lunedì, dicembre 18, 2006

SPONTANEITA'

E' il comportamento di chi non persegue scopi nascosti,di chi dialoga per il piacere di dialogare e di stare insieme, di chi rispetta la liberta' di pensiero e le motivazioni altrui.
Non fa il furbo, non aspetta l'interlocutore al varco, non gioca a scacchi, non elabora srtategie di mosse per inchiodare l'avveresario e costringerlo alla resa.
I sinonimi che meglio indicano la presenza spontanea sono :chiara, limpida, trasparente, autentica, sincera, schietta, genuina, vera.
(Tratto dal libro : dal BLA BLA al DIALOGO)

Per tutta la vita ho inseguito la spontaneita', per me e' un valore importante e continuo ad inseguirla. Sono convinta che diventare cosi' semplificherebbe l' esistenza mia e delle persone intorno a me. Purtroppo non sempre si può, si vuole essere cosi'...
Ieri ,in macchina con Enzo, parlavo della bellezza di poter avere rapporti diretti con gli altri,senza filtri, senza maschere,senza "NON DETTO".
Il mio pensiero va a tutte le persone, magari anche amiche,con le quali non è stato possibile rapportarsi cosi' e me ne dispiace perche' si e' persa un ' occasione di inquinare unpo' di meno il mondo degli affetti . Vai avanti Teresin e riprova.

lunedì, dicembre 04, 2006

OVUNQUE PROTEGGI

Di Vinicio Capossela







Non dormo ho gli occhi aperti per te,
guardo fuori e guardo intorno
come è gonfia la strada
polvere e vento nel viale del ritorno...

Quando arrivi, quando verrai per me
guardo l'angolo del cielo
dove è scritto il tuo nome,
dove è scritto nel ferro...

Nel cerchio d un anello...
e ancora mi innamora
e mi fa sospirare così...
adesso e per quando tornerà l'incanto

E se mi trovi stanco
e se mi trovi spento
se il meglio è già venuto
e non ho saputo
tenerlo dentro me

I vecchi già lo sanno il perché
e anche gli alberghi tristi
che troppo e per poco e non basta ancora
ed è una volta sola

E ancora proteggi la grazie del mio cuore
adesso e per quando tornerà l'incanto...
l'incanto di te...
di te vicino a me.

Ho sassi nelle scarpe
e polvere sul cuore
freddo nel sole
e non bastan le parole

Mi spiace se ho peccato,
mi spiace se ho sbagliato
se non ci sono stato
se non sono tornato

Ma ancora proteggi la grazie del mio cuore
adesso e per quando tornerà il tempo...
il tempo per partire...
il tempo di restare
il tempo di lasciare
il tempo di abbracciare..

In ricchezza e in fortuna
in pena e in povertà
nella gioia e nel clamore
nel lutto e nel dolore
nel freddo e nel sole
nel sonno e nel rumore
ovunque proteggi la grazia del mio cuore
...ovunque proteggi la grazia del tuo cuore

ovunque proteggi proteggimi nel male
ovunque proteggi la grazie del tuo cuore

PROTEGGERE

PROTEGGERE= DIFENDERE-AIUTARE-APPOGGIARE-RIPARARE-TUTELARE-FARE SCUDO AI PIU' DEBOLI CON OGNI ENERGIA FISICA ,PSICHICA E INTELLETTUALE .

Un sentimento di tenerezza profonda , che vuole evitare all'altro, se possibile, il patire.
E' proprio di chi vuole difendere ,aiutare, riparare,di chi prende su di se' dolori crudi per filtrarli( come i reni filtrano il sangue), in modo che se questi dolori dovessero arrivare a colpire, l'impatto sia il piu' morbido possibile ; perchè si sa che l'altro non reggerebbe, si sa che l'altro per eta' e fragilita' ne morirebbe.
Non va confuso con la falsità, perchè tutto è tranne falsità.
Non va confuso con le bugie, perchè tutto è tranne bugia.
Non va confuso con l'omissione.
E' piena coscienza del male, ma nello stesso tempo decisione ferma di contrastarlo, di modificarlo. Macera in se' cio' che sarebbe molto più liberante condividere con altri.
E' UN SENTIMENTO ADULTO,per me nuovo,lo conosco da poco.
E' impastato di fiducia in DIO e nell'uomo,è aiutato dagli angeli, è capace di riservatezza estrema e di forza stupefacente.
Qua e la se ne incontrano dei maestri, val la pena di osservarli vivere...

mercoledì, novembre 22, 2006

IL SILENZIO

Ultimamente alcune persone che mi vogliono bene, unpo' scherzando, un po' sul serio,mi hanno detto che parlo tanto.
La mia prima reazione è stata quella di offendermi.
Ma come? La bambina che è in me si è subito sentita non apprezzata, svalutata,criticata ingiustamente .
Poi, riflettendoci un po' sopra, l'adulta che è in me mi ha preso per mano e con grande simpatia mi ha fatto capire che era vero.
Alcuni passaggi di un bel libro mi hanno fatto capire un po' piu' a fondo che cosa si intende per silenzio.

"ASCOLTARE E' INNANZI TUTTO LASCIAR PARLARE : TACERE,TACERE,TACERE.DARE TEMPO ALL'INTERLOCUTORE DI ESPRIMERE IL SUO PENSIERO, IL SUO STATO D'ANIMO, NON INTERROMPERLO,LASCIARLO FINIRE."

IL SILENZIO NON SI IMPROVVISA, E' UN MODO DI VIVERE, UN PARTICOLARE MODO DI VIVERE IL RAPPORTO CON SE' E CON GLI ALTRI. IL SILENZIO E' UN'ABITAZIONE,FARE SILENZIO E' BEN ALTRA COSA CHE STARE ZITTI; E' CREARE UNO SPAZIO, UN LUOGO DENTRO DI SE' DOVE RIPARARE QUANDO SI VUOLE E QUANDO SI PUO' DALL' AGGRESSIONE INCESSANTE DEI MESSAGGI; FARE SILENZIO E' RIPORTARSI AL CENTRO DI SE STESSI DALLA PERIFERIA DI SE' STESSI.

IL SILENZIO E' CONSAPEVOLEZZA.

LE DECISIONI FORTI,LE SCELTE RADICALI CHE CAMBIANO LA VITA , LE INTROSPEZIONI CORAGGIOSE,LE INTUIZIONI FOLGORANTI, AVVENGONO NEL SILENZIO E PARLANO NEL MODO DEL SILENZIO."


Era il caso di offendersi?

martedì, novembre 21, 2006

LE PAROLE

C'è una parola che costruisce e una che abbatte, una parola che ricrea, infonde vita e una che la spegne; una che diffonde luce e una che diffonde buio, vi è una parola per cui tutto comincia e una per cui tutto finisce.
In termini semplici e sintetici: vi è una parola giusta e una sbagliata, una parola buona e una cattiva, una che ama e una che graffia.
CIASCUNO DI NOI LE POSSIEDE TUTTE E DI VOLTA IN VOLTA DA' LA PREFERENZA ALL'UNA O
ALL'ALTRA.


( tratto dal libro DAL BLA BLA AL DIALOGO)

sabato, novembre 18, 2006

PENSARE A DIO

Pensare a Dio sempre è psicologicamente impossibile.
Pensare a Dio continuamente non è necessario.
Pensare a Dio sovente è molto utile ma non obbligatorio.

LA SOSTANZA NON E' IL PENSARE, MA E' L'AMARE.

venerdì, novembre 17, 2006

CORAGGIO

CORAGGIO :FORZA D'ANIMO NELL'AFFRONTARE IL PERICOLO,NELL'INTRAPRENDERE IMPRESE DIFFICILI, NEL SOPPORTARE DOLORI E SACRIFICI, OSARE FINALMENTE DOPO AVER ESITATO, SOSTENERE E DIFENDERE LE PROPRIE OPINIONI, ASSUMENDOSENE LA RESPONSABILITA', AFFRONTARE SITUAZIONI RISCHIOSE CON ANIMO SALDO, STARE IN PIEDI IN MEZZO ALLE DIFFICOLTA' CON EQUILIBRIO, SENZA VACILLARE.

Sentire nascere dentro una forza sepolta da tempo e come succede quando nel nostro corpo c'è un qualcosa di fisico che sale (come una vampata o una botta di pressione), sentire sgorgare , fluire, scorrere, alzarsi e fuoriuscire un rigurgito di coraggio.
Quante volte questa bella qualità o forse virtù o forse dono, mi è sembrata morta nella mia anima .
Semplicemente non l'avvertivo piu',sepolta, sepolta sotto una pietraia.
E dire che c'è stato un tempo in cui mi si facevano i complimenti per il mio coraggio(Complimenti a questa signora coraggiosa !)
Poi un lungo limbo in cui tutto ho provato tranne che il coraggio.
Vedevo gli altri con la loro sicumera, le idee chiare,le voci irose che si alzavano per difendere i propri territori, i proclami, le enfasi, l'aggressività manifesta e quasi li invidiavo, li spiavo per carpire il segreto di tanta apparente sicurezza.
E poi ho capito che io non sono fatta cosi', che non è il mio stile, che non mi piacerebbe essere cosi', che non è quello che voglio nel profondo, quello che mi interessa, che mi realizza.
Ma il CORAGGIO si', il CORAGGIO si' mi interessa, mi riguarda, mi porta avanti e ringrazio Dio perchè ho sentito che c'è ancora in me e scorre come energia positiva, scorre sotto la pietraia e per un attimo è sgorgato fuori, si è trovato una strada ed è uscito.

IL CORAGGIO E' VIVO E LOTTA INSIEME A ME.

(dopo domenica 12 alla casa dell'angelo)

lunedì, ottobre 30, 2006

PERDONARE

La strada che porta al perdono, quello vero, è abbastanza travagliata, per me, ma credo anche per tutti quegli uomini e donne che sono onesti con se stessi.
Il perdono, quello vero, viene sempre dopo il senso dell'ira, e non prima.
Altrimenti rasenta il masochismo.
Solo quando ho preso le distanze, ho allontanato da me, posso perdonare, perchè allora saprò che anche chi mi ha offeso è solo un bambino ferito.

martedì, ottobre 17, 2006

BENVENUTO MATTEO






























SALMO 139


Signore, tu mi scruti e mi conosci,
tu sai quando seggo e quando mi alzo.
Penetri da lontano i miei pensieri,
mi scruti quando cammino e quando riposo.
Ti sono note tutte le mie vie;
la mia parola non e' ancora sulla lingua
e tu, Signore, già la conosci tutta.
Alle spalle e di fronte mi circondi
e poni su di me la tua mano.
Stupenda per me la tua saggezza,
troppo alta, e io non la comprendo.

Dove andare lontano dal tuo spirito,
dove fuggire dalla tua presenza?
Se salgo in cielo, là tu sei,
se scendo negli inferi, eccoti.
Se prendo le ali dell'aurora
per abitare all'estremità del mare,
anche là mi guida la tua mano
e mi afferra la tua destra.

Se dico:" Almeno l'oscurità mi copra
e intorno a me sia la notte";
nemmeno le tenebre per te sono oscure.
e la notte è chiara come il giorno;
per te le tenebre sono come luce.
Sei tu che hai creato le mie viscere
e mi hai tessuto nel seno di mia madre.
Ti lodo perchè mi hai fatto come un prodigio;
sono stupende le tue opere,
tu mi conosci fino in fondo.

Non ti erano nascoste le mie ossa
quando venivo formato nel segreto,
intessuto nelle profondità della terra.
Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi
e tutto era scritto nel tuo libro;
i miei giorni erano amati,
quando ancora non ne esisteva uno.
Quanto profondi per me i tuoi pensieri,
quanto grande il loro numero, o DIO;
se li conto sono più della sabbia,
se li credo finiti, con te sono ancora ...

martedì, ottobre 03, 2006

La pastorella analfabeta

E io me la vedo quella ragazzina dell'età di mio figlio, provata dalla miseria, dalla fame, dal freddo,dall'asma.
Me la vedo vivere con la sua famiglia in sei dentro a quel cachot che abbiamo visitato.
Me la vedo quella mattina presto correre a raccogliere sterpi per fare un po' di fuoco.
Me la vedo scalza attraversare il Gave e poi quell'incontro che ha cambiato tutto...
AQUERO' : termine neutro in dialetto che significa QUELLA COSA LA' o QUELLA PERSONA LA'.


-E' bella?
-Oh si signore ,molto bella!!

-Chiedile come si chiama

- Volete avere la bonta' di dirmi chi siete ,per favore?
Aquerò sorride, non risponde.
Bernadette insiste una seconda volta, poi una terza.
Aquerò sorride sempre.
Alla quarta volta risponde:
-QUE SOY ERA IMMACULADA COUNCEPCIOU.


-Sai quello che vuol dire?
-No
-Allora come puoi parlare se non hai capito?
-Ho ripetuto lungo tutta la strada per tenerlo a mente.

giovedì, settembre 28, 2006

La CREMAGLIERA

Siamo saliti a 1000 metri prendendo un trenino a cremagliera.
Da qui si apre uno splendido paesaggio con vista a 360°sui Pirenei.
Lourdes dall'alto è una cittadina come tante altre, non si vede il santuario, non si nota l'esplanade.
Eppure ,eppure c'è qualcosa di strano...
Sono dei canti che si sentono distintamente, salgono da laggiù a quassù, sono preghiere, invocazioni che fendono l'aria e cambiano la storia.
Lourdes è un luogo dove si eleva una preghiera continua, mi appare come un energia di bene che sale sale e ingloba , annulla ,cancella, fa da scudo ad una parte di male che c'è.

NOTTE ALLA GROTTA

Abbiamo attraversato il ponte e ci siamo seduti al di la' del Gave ,guardando la grotta.
Intorno è un elevarsi di AVE MARIA AVE MARIA AVE MARIA.
Si prega si contempla si guarda verso la grotta e SI STA BENE , SI STA A CASA .
Da quanto tempo non mi accadeva una sensazione del genere?
E quale gioia nell'avere accanto mio marito!
Come avrei fatto a tornare a casa e a raccontargli quello che avevo vissuto?
Potevo sicuramente trasmettergli alcune sensazioni provate, conosco la sua profonda sensibilità, so che si sarebbe messo nei miei panni e che tutto cio' che mi rende felice lo riguarda,ma cosi' con lui accanto è stato speciale perchè cosi' L'ABBIAMO CONDIVISO.

martedì, settembre 19, 2006

APPUNTI SU LOURDES

La grotta è una calamita. Viene da correre sempre là, soprattutto di notte.
ATTIRA ATTIRA ATTIRA.
AVE MARIA- JE TE SALUE MARIE- AVE MARIA.
Se non fosse blasfemo direi che c'è qualcosa di magico.
C'è una dolcezza, una tenerezza che non vorrei dimenticare troppo presto.
Maria la mamma, la sorella, la cugina,l'amica, la faccia femminile di Dio.
Da quanto tempo aspettavo questo incontro! Quante cose ho da dirti! Che elenco lungo di persone di cui ti devo parlare!
Ore 21 : Processione aux flambeaux.
Brividi freddi mi corrono lungo la schiena.
Tutte le volte che si canta AVE, AVE, AVE MARIA... i nostri flambeaux vengono alzati verso l'alto con un gesto semplice e all'inizio anche un po' imbarazzato...
Mani e braccia che portano verso l'alto quel lumicino , segno di appartenenza, di rispetto, un muro di mani e braccia che silenziosamente dicono:
SONO QUI, SONO VENUTO A TROVARTI, AIUTAMI, TI APPARTENGO,SEI MIA MAMMA, ABBRACCIAMI, TI ABBRACCIO, HO BISOGNO DI TE , DEL TUO SGUARDO, TI VOGLIO BENE, TI RISPETTO, SONO IN CERCA, SONO UNA PERSONA DISPERATA, APRIMI IL CAMMINO, DAMMI L'OCCASIONE, TI AFFIDO QUELLA PERSONA A ME COSI' CARA, QUEL DOLORE SEGRETO MI ANNIENTA, NON PERMETTERLO, VOGLIO STARE SULLA TUA STRADA, IL TUO CAMMINO MI PIACE, GUARISCIMI DENTRO, DAMMI LA MANO, TI PROTENDO LA MIA MANO, QUESTA LUCINA TREMOLANTE SONO IO, RAFFORZAMI...

martedì, luglio 18, 2006

lunedì, giugno 12, 2006

Cronache di primavera

tratto da "Il Cenacolo"

Vedo che già cominciate, dice Dio, a progettare l’estate. C’è quel vestitino, non tanto caro, che vi andrebbe benissimo per le belle giornate che si preparano. Per gli uomini ci sono, invece, quelle belle polo colorate, così comode da indossare. E poi bisognerà pensare alle calzature perché quelle dello scorso anno sono troppo sciupate. Avete ragione, finché fate dei progetti siete vivi! E se prendete cura di voi stessi, vi rispetterete. Ma ho visto che, nonostante la primavera, avete l’aria triste anche se non lasciate trasparire niente. Voi sapete che io, dice Dio, non mi fermo al vostro bell’aspetto, ma penetro le profondità del cuore. Forse perché la bella stagione che ritorna annuncia feste di comunioni, battesimi, matrimoni.Ma quella vostra giovane amica che vi ha invitato a nozze, ha spiegato che non si sposerà in chiesa. Non avete detto nulla e, per un attimo, vi è mancato il fiato. E avete scoperto che vostro figlio si è accordato con sua moglie per non far battezzare l’ultimo nato. Vi hanno detto: «Deciderà lui, quando sarà grande…». Già da qualche mese, poi, sapete bene che, quest’anno, non ci saranno comunioni perché la piccola non è andata al catechismo. E adesso, anche la figlia più giovane, dopo pochi mesi di matrimonio, se ne è tornata a casa, da voi... Tutto ciò l’ho visto, dice Dio, l’ho visto bene. E non perché sorveglio tutto come un gendarme pronto a staccare contravvenzioni, ma perché vedo tutto con gli occhi del cuore. Per questo guardo anzitutto a voi e vi dico: non abbiate paura. I vostri figli, i nipoti, io li amo. E, quindi, non giudicateli, e non credetevi colpevoli! Non è il loro battesimo, la loro prima comunione o le loro nozze che io amo. Io li amo perché essi sono figli vostri e anche miei. Forse non sono battezzati, ma questo non gli impedisce d’essere amati! Non ricordate che io sono un padre prodigo? Ogni giorno scendo fino all’ingresso, davanti a casa, perché so bene che verrà il tempo in cui essi ritorneranno tra le mie braccia! E se lo faranno, io li accoglierò. Ciò che non vi posso dire è quando, e per quali strade, perché i miei figli non possono essere tali se non quando sono liberi. E quando riappariranno sulla soglia, non sarà per paura o per dovere, ma solo per amore. Io, dice Dio, non posso dirglielo perché non ho una bocca. Ma voi, dite loro, da parte mia, dite loro che li amo. Diteglielo!

PER CHE COSA VIVERE ?

Mi chiedono spesso : qual è lo scopo della vita ?
Malgrado tante assurdità, ho tuttavia una certezza che sento mia dal momento in cui ho incontrato DIO...
Tremando , con grande scandalo della mia intelligenza, ma con la convinzione del cuore e della fede, io rispondo: lo scopo è di imparare ad amare.

ABBE' PIERRE ( dal libro Mio Dio ...perche')

domenica, giugno 04, 2006

SORELLE

In un giorno molto caldo una giovane donna sposata andò in visita a casa di sua madre e, insieme, si sedettero su un sofà a bere the ghiacciato. Mentre parlavano della vita, del matrimonio, delle responsabilità e degli obblighi dell'età adulta, la madre pensosa fece tintinnare i suoi cubetti di ghiaccio nel bicchiere e lanciò un'occhiata serena e intensa alla figlia: "Non dimenticare le tue Sorelle!" raccomandò, facendo turbinare le sue foglie di the sul fondo di vetro: "Esse saranno sempre più importanti man mano che invecchierai. Non importa quanto amerai tuo marito, né quanto amerai i bambini che potrai avere: avrai sempre bisogno di Sorelle. Ricordati di viaggiare con loro ogni tanto: ricordati di fare delle cose con loro... ricordati che 'Sorelle' significa TUTTE le donne... le tue amiche, le tue figlie, e tutte le altre donne che ti saranno vicine. Tu avrai bisogno di altre donne, le donne ne hanno sempre bisogno."
"Ma che strano consiglio!" pensò la giovane donna "Non mi sono appena sposata? Non sono appena entrata nel mondo del matrimonio? Adesso sono una donna sposata, per fortuna! Sono adulta! Sicuramente mio marito e la famiglia cui stiamo dando inizio saranno tutto ciò di cui ho bisogno per realizzarmi!".
Ma la giovane donna ascoltò sua madre e mantenne contatti con altre donne ed ebbe sempre più 'sorelle' ogni anno che passava. Un anno dopo l'altro venne gradualmente a capire che sua madre sapeva molto bene di cosa stava parlando: stava parlando di come, mentre il tempo e la natura operano i loro cambiamenti e i loro misteri sulla vita di una donna, le sorelle sono il suo sostegno. Dopo più di cinquanta anni vissuti in questo mondo, questo è tutto ciò che ha imparato, È TUTTO QUI. Il tempo passa. La vita scorre. Le distanze separano. I bambini crescono. I lavori vanno e vengono. L'amore scolorisce o svanisce. Gli uomini a volte non fanno ciò che speriamo. I cuori si spezzano. I genitori muoiono. I colleghi dimenticano i favori. Le carriere finiscono. MA... le Sorelle sono là! Non importa quanto tempo e quante miglia ci siano fra voi. Un'amica non è mai cosi lontana da non poter essere raggiunta Quando dovrai camminare per quella valle solitaria - e dovrai camminare da sola - le donne della tua vita saranno sull'orlo della valle, incoraggiandoti, pregando per te, tenendo per te, intervenendo a tuo favore ed attendendoti con le braccia aperte all'estremità della valle. A volte, infrangeranno persino le regole e cammineranno al tuo fianco. O entreranno e ti strapperanno da lì. Amiche, figlie, nuore, sorelle, cognate, madri, suocere, nonne, zie, nipoti, cugine e famiglia estesa, tutte benedicono la tua vita! Il mondo non sarebbe lo stesso senza donne. Quando abbiamo cominciato questa avventura denominata femminilità non avevamo idea delle gioie o dei dispiaceri incredibili che avremmo avuto davanti. Né sapevamo quanto avremmo avuto bisogno le une delle altre. Ogni giorno, ne abbiamo ancora bisogno.

HO RICEVUTO CASUALMENTE QUESTO TESTO SCRITTO DA UN 'ANONIMA (CREDO QUASI SICURAMENTE DONNA). LO TROVO MOLTO VICINO ALLA MIA SENSIBILITA'.
ANCHE IO SONO IN QUESTI ULTIMI ANNI DELLA MIA VITA ALLA SCOPERTA DI TUTTE LE SORELLE CHE MI SONO PASSATE E MI PASSANO ACCANTO: ALCUNE SONO STATE PER ME DEI VERI TESORI, ALTRE MOTIVO DI piccole DELUSIONI, ALTRE DEI PUNTI LUCE SENZA LE QUALI NON AVREI " VISTO", RARAMENTE E' ARRIVATA QUALCHE PUGNALATA ALLE SPALLE E PURTROPPO FACCIO FATICA A DIMENTICARLA, MA IL MIO CUORE E' APERTO AD INCONTRARNE ANCORA TANTE ,E' PRONTO ALLA SORPRESA DI NUOVI RAPPORTI E SPERO DI POTER ESSERE IO STESSA
SORELLA PER MOLTE.

domenica, maggio 07, 2006

IL RAGAZZO DAI CAPELLI VERDI


GIP GIP BEL CAVALLIN , GIP GIP SIGNORE
QUANTO CI VUOL PER LA CITTA', UN PAIO D'ORE
GIP GIP BEL CAVALLIN ,GIP GIP SIGNORE
QUANDO NOI RITORNEREM
AL TRAMONTAR DEL SOLE.......

venerdì, maggio 05, 2006

PREGHIERA 2002

Padre, cosa deve essere per Te avere tanti figli, amarli, curarli tutti e contemporaneamente non impazzire!!!
Se io faccio fatica a tirarne su tre, cosa dev'essere per Te tirare su tutta l'umanità!
E chissa' quanti dolori, quanti figli in fuga, quante coltellate, quanti tradimenti; e chissà quanti capolavori erano nella Tua mente che si sono poi rivelati dei "fallimenti"
Chissà quante volte ,anche tu, ci guardi e pensi:" Sono stanco, non so più cosa fare con te."
Ti chiedo il dono della speranza che è energia, creatività, non mollare mai, inventarne sempre una nuova e poi anche sapersi riposare quando c'è da riposare, saper ridere quando c'e' da ridere, vedere che nulla è perduto quando sembra che tutto lo sia.
Ti chiedo il dono di non drammatizzare mai le situazioni, di non esasperarle mai, ti chiedo più energie positive e meno pensieri negativi.
Ti affido i miei figli,prenditi un po' del peso Tu che hai spalle più scafate ed idee più originali per far fare loro l'incontro giusto al momento giusto.
Toglimi un po' di stanchezza e dammi gioia nell'educare.

mercoledì, aprile 19, 2006

CHI SEMINA NEL PIANTO ,RACCOGLIE NELLA GIOIA

Abbiamo seminato e fondato una piccola ,piccolissima opera che si chiama: FAMIGLIA.
Niente di grandioso,ne' di perfetto, di mondiale,ne' di planetario; nessuna laurea honoris causa, proprio nessuna.
Qualcosa di molto nascosto, locale, roba che si perde nel quartiere, qualcosa di apparentemente piccolo, insignificante, impastato con i nostri limiti .
Eppure io sento che abbiamo fatto qualcosa di bello e di grande, qualcosa che ha a che fare con Dio.Mentre la facevamo non ce ne rendevamo conto.
Ora che i figli stanno crescendo intuisco una specie di progetto che ci trascende e che si svela a noi a poco a poco.
E' un mistero , ma sono certa che e' un mistero divino.
E lo dico con estrema umilta', sono orgogliosa di aver contribuito a tutto questo.
Faticosissimo progetto, a volte dolorosetto, ma divino ,ne sono certa divino.

1998

E' PASSATA

"Se un'esperienza diventa distruttiva, mette a repentaglio la propria dignita', ci deprime e ci demoralizza in continuazione; a meno di non essere masochisti, abbiamo il dovere di prenderne le distanze".
CIRCA 7 ANNI FA SCRIVEVO QUESTE PAROLE IN UNA LETTERA AD UNA MIA CARA AMICA .
QUESTE PAROLE SINTETIZZANO MOLTO BENE LA SOFFERENZA DI ALCUNI ANNI DELLA MIA VITA . CHI MI CONOSCE E MI VUOLE BENE SA DI COSA STO PARLANDO.
VERAMENTE MI STO RENDENDO CONTO CHE E' PASSATA.
La tenerezza e l'amore di Dio non mi hanno mai abbandonata e mi hanno aperto altre strade ,apparentemente meno gratificanti,meno nobili e totalitarie, ma pur sempre strade.
Questa Pasqua mi ha regalato questa certezza: E' PASSATA , Teresin, E' PASSATA!!!!!!

domenica, aprile 16, 2006

ABBASSATE LA CRESTA

Ho ritrovato casualmente,mettendo a posto dei documenti, la pagella di Marianna in quarta magistrale.
ITALIANO: 8
LATINO : 8
MATEMATICA: 8
FISICA: 8
SOCIOLOGIA: 8
INGLESE : 8
PEDAGOGIA : 7
PSICOLOGIA: 7
STORIA DELL'ARTE: 9
ED.FISICA : 7
FILOSOFIA: 7
CONDOTTA: 10
RELIGIONE: ottimo

E DIO allora sorrise e disse " ABBASSATE LA CRESTA."

martedì, marzo 28, 2006

LA VERA STRETTA

Mi sveglio una mattina e sento un forte dolore alla mano sinistra.
Il mio dito anulare ha la forma di un wurstel pulsante e la vera lo taglia con una riga preoccupantemente violacea.
Da un po' di mesi non riesco più a toglierla anche se ho provato a lubrificare la pelle con olio , con sapone, con creme varie.
Evidentemente mi stanno gonfiando un po' le mani. Sarà l'eta'? Ritenzione idrica o i primi noduli artrosici che si stanno formando?
Fatto sta' che il dolore è intenso, a tratti insopportabile.
Nella prima oreficeria che trovo sotto casa mi viene detto:"Corra al PRONTO SOCCORSO".
Ma io non ho voglia di passare ore ed ore in ospedale( non sono certo da codice rosso).
Provo in una seconda oreficeria.
Qui una signora molto gentile ci prova:estrae un piccolo attrezzo munito di rotellina misteriosa e mi taglia la vera con non poca fatica e non poco male.
" Ritorni la prossima settimana ,gliela faccio allargare."
Esco dal negozio con un dito violaceo da far paura,ma sento che a poco a poco la circolazione del sangue ritorna e mi tranquillizzo.
Solo un'altra volta mi era successa una simile avventura: ero alla fine della gravidanza ed improvvisamente mi si sono gonfiate le mani, ma non era stato necessario tagliare la vera perchè ,pur con grande sforzo ero riuscita a farla scivolare via.
In questo inizio giornata decisamente nero penso a questo anello , simbolo del matrimonio( RICEVI QUESTO ANELLO SEGNO DEL MIO AMORE E DELLA MIA FEDELTA') ,alla vera che ci si scambia in quel giorno come pegno ed impegno, come regalo, come patto , come accoglienza l'uno dell'altro, ebbene quella stessa vera a volte , può diventare stretta.
Per tanti che ho conosciuto è cosi':la vera improvvisamente diventa stretta .
Anche per me a volte è stato cosi'.
C'è chi consiglia il PRONTO SOCCORSO.
C'è chi con mano gentile aiuta per poi restituirti quella stessa vera un po' allargata,un po' modificata, un po' più a tua misura quasi rimodellata sulla nuova realtà delle tue mani, per continuare il cammino.

lunedì, marzo 27, 2006

NIENTE E' A CASO

ESTATE 2004

In tutto è Dio che parla con noi e ci invita a capire.
Parla con ognuno di
noi personalmente.
"SONO IO CHE PARLO CON TE" DIO dice ad ogni uomo,in ogni
cosa, in ogni fatto.
E aggiunge:" Capisci quello che io ti dico? Capisci
quello che ti ho fatto?

Allora anche in questo strano periodo,anche adesso che i figli sono tutti via , il marito è schiacciato dal lavoro e io sento forte una strana malinconia ; allora anche in questo strano anno in cui ho perso un'amica e altre cose più belle sono accadute, TUTTO HA UN SIGNIFICATO.
Può darsi che Lui mi voglia dire :non avere più l'alibi dei figli ,non intristirti troppo per le non ferie, non pensare al dolore per la perdita della tua amica o comunque per la trasformazione del vostro rapporto.
Vivi con la gente che hai intorno, ora ,qui; con quello che ti accade , ora ,qui e CERCA DI CAPIRE.


La citazione è di Luigi Bracco.

martedì, marzo 07, 2006

RESTITUIRE

RESTITUIRE= RIDARE A QUALCUNO CIO' CHE GLI SI E' TOLTO O CIO' CHE EGLI CI HA DATO O CIO' CHE HA PERDUTO.

Mentre ripercorro in salita quella strada a me cosi' famigliare, quella strada che chiamerei "emozionalmente" la strada di casa, in una giornata limpidissima,con le medicine che ho appena ritirato dalla piccola farmacia del paese, sento nel cuore la gioia di poter restituire una briciola a chi mi aveva donato tanti anni prima , del pane fragrante di forno.
Torno indietro col pensiero.
Avevo due anni ed ero stata accolta in casa dei miei nonni perche' la mia mamma era seriamente malata e non poteva accudirmi ( allora la TBC con focolai ai polmoni era una malattia molto grave e contagiosa ,ma per fortuna stavano arrivando gli antibiotici ).
In quella casa c'erano anche lo zio sposato da poco e sua moglie.
Rivedo questa giovane che mi prende in braccio sorridente e lui che prende in braccio sua moglie e me facendoci fare un balzo in aria e quasi cantando: " OPLALALA' LO ZIO LUIGI LA ZIA GIANNA E LA MARIA TERESA... OPLALALA' OPLALALA'".
E' uno dei ricordi più vividi e felici di quel periodo la'.
Volavo in aria fra braccia forti e affettuose, ero felice in quel momento e dimenticavo un po' la malinconia della separazione dalla mamma.
Cambio di scena ,crudezza della vita che irrompe in tutta la sua drammaticità.
Questo zio giovane e simpatico ora è anziano e molto malato.
Sono per lui le medicine che sto portando.
E' UN ONORE POTER RESTITUIRE, E' VERAMENTE UN ONORE!
Tanto ho ricevuto, forse non ho mai detto grazie perche' non mi rendevo conto,tutto era cosi' naturale e scontato come a volte e' l'amore di chi quasi si offenderebbe se si sentisse ringraziare per qualche cosa che ritiene NORMALE.

venerdì, febbraio 17, 2006

Da Genova 17/2/2006

Quindi non puoi fare dipendere la tua vita, la tua felicità, la tua serenità dalle persone a cui vuoi bene.
Ma poi , gli vuoi davvero bene?
Amare non significa dipendere.
Esattamente il contrario.
Se noi dipendiamo da qualcuno, non vuol dire che lo amiamo, vuol dire che noi vogliamo essere amati da lui...
Non ti dico di abbandonare le persone a cui sei attaccato o attaccata.
Non devi lasciare la tua famiglia.
Devi soltanto smetterla di far dipendere la tua felicità da loro.
Puoi benissimo continuare a goderteli. Anzi cosi' te li godi anche di più...
Ti chiedo soltanto di diventare libero o libera di goderti le persone care quando ci sono e di goderti qualcos'altro quando non ci sono...
Devi semplicemente diventare capace di farne a meno.
Giulio Cesare Giacobbe



E' UNA COSA COSI' NEGATIVA VOLER ESSERE AMATI?
Maria teresa

Da Barbiana 25/2/1959

Cara Elena,
sono contentissimo che tu ti sposi e non ho nessun motivo di meravigliarmi o dolermi che tu lo faccia in Comune.
Esser religiosi e essere cristiani è una fortuna, non un obbligo.
Mi può dispiacere che tu non abbia questa fortuna, non che tu compia un atto in armonia con quello che pensi.
Del resto non sei ancora morta nè te nè Erseo e avete tanto tempo davanti a voi per invecchiare, rinfurbire, ripensarci.
Ricevete per ora i miei più affettuosi auguri di felicità terrena e ultraterrena.
DON LORENZO MILANI (alla sorella)

sabato, gennaio 21, 2006

VAMPATE

Si tratta di ondate transitorie di calore che portano ad una variazione della temperatura di ben 5/6 gradi nel giro di pochi minuti.
Iniziano a livello del torace, salgono verso il collo e la testa, sono seguite da una sudorazione profusa che comporta anche sofferenza del sistema neurovegetativo con tachicardie, insonnia, difficolta' di concentrazione, depressione, irritabilità.
Il 75% delle donne ne soffre nei primi due anni di menopausa, il20% per 5 anni e il 5% purtroppo per tutta la vita.
OK OK questo ci tocca !!
4 anni che sono in menopausa ed in questi ultimi tempi pare che abbiano sferrato un ulteriore attacco:io spero l'ultimo.
Sono stupita, pensavo andassero scemando ed invece no.
Spero di non appartenere a quel 5% anche perchè non posso e non voglio prendere estrogeni (la mia mamma è morta per un tumore al seno ed io sinceramente vorrei farne a meno.( FA ANCHE RIMA)
Sono in macchina da sola in un triste sabato pomeriggio ed improvvisamente ecco un pensiero forte insistente. Lo stesso pensiero che mi era venuto quando aspettavo il primo figlio e vomitavo l'anima.
Anche allora ognuno si sentiva in dovere di dare pareri e consigli (addirittura qualche cara persona aveva insinuato che quella nausea così terribile fosse il segno di una non accettazione di quella mia (in verità desideratissima gravidanza.)
E anche allora lo stesso pensiero.
Ma Maria come avrà fatto? Come l'avrà vissuta?
Anche lei avrà avuto questi disturbi, anche lei avrà vomitato i primi 3 mesi; e dopo, essendo donna come me, anche lei avrà avuto una menopausa con vampate, con disagi a volte più psicologici che fisici: una specie di sensibilità acuita al 1000 per 1000, pianti, ritorno indietro con tratti del carattere decisamente infantili, gelosie, senso di isolamento( nessuno mi vuole bene, nessuno mi capisce...)
Maria come hai fatto?
Facevi moto regolare (meglio se mattutino)?
Preferivi alimenti ricchi di soia?
Dormivi in camere fresche intorno ai 16/18 gradi?
Ti affidavi all'agopuntura?
Maria come hai fatto?
Oppure anche qui, come per altri ben più importanti avvenimenti della tua vita : custodivi nel tuo cuore, sopportavi, offrivi, pregavi, a volte ti ribellavi un attimo e poi ti ributtavi nel servizio di tutti quelli che ti erano intorno, spargendo luce.
Sono sicura che tu eri una donna equilibrata; lo sei stata dall'inizio alla fine.
Io sono tua figlia ,tua sorella.
Tu hai già passato tutto questo e di più.
Stammi vicina perchè ho bisogno del tuo equilibrio del tuo affetto della tua compartecipazione.
CI CONTO.

lunedì, gennaio 16, 2006

VACANZE IN VAL MAIRA

Ma chi poteva abitare in una casa cosi' ridotta?Era un rudere ma nel vero senso della parola; un spaccatura nelle pietre la divideva quasi a metà.
Non aveva nulla delle belle casette ristrutturate che avevamo tante volte ammirato nelle nostre camminate:non c'erano gerani rossi alla finestra,nè travi di legno profumato, nè tetti in lose perfettamente allineate e quasi brillanti nel loro grigio verde.
L'impressione generale era un po'di disordine.
Accanto ecco una chiesetta aperta e in attesa di un valido restauro.
Poi una persona di passaggio ci racconta che li' abita un frate, un monaco, solo, una specie di eremita che ha fatto tanto bene nella sua vita. Da tanti anni ha scelto questo paesino, ha amici che vengono a trovarlo, persone in cerca a volte si fermano con lui.
Più in basso su un pratone verde c'è una strana costruzione: una specie di gazebo in cemento armato con tantissime campane appese, qualcuna più grande altre più piccole.
Immagino il concerto che si propaga giù per la valle quando i meccanismi che le fanno suonare vengono attivati.
La stessa persona di passaggio ci racconta che sono gli amici di questo frate che hanno voluto costruire e regalargli quella strana orchestra.
Strano posto ,strane cose, i miei pensieri vanno a Dio come non succedeva da tanti tanti mesi.
Compro due libri di spiritualità che sono posati in fondo alla chiesetta, non so chi li ha scritti ma mi attirano.

(a Marmora ed oltre /2004)

martedì, gennaio 10, 2006

GLI ULTIMI

Improvvisamente,come un intuizione che viene dal profondo,ho pensato che potremmo essere gli ultimi. Come dei panda in estinzione, da proteggere,preziosi elementi di una catena che sta per estinguersi.
Potremmo essere gli ultimi.
Non so quanti dei nostri figli ripeteranno il nostro modo di vivere il MATRIMONIO anzi IL SACRAMENTO DEL MATRIMONIO.
Non so quanti di loro seguiranno le nostre orme.
E' cambiato in pochi anni il concetto di famiglia, l'idea della famiglia.
Noi potremmo essere gli ultimi e come tali preziosi preziosissimi,quasi da studiare , da filmare perche' tra 10 o 20 anni o più potrebbe essere importante sapere quello in cui credevamo,speravamo,soffrivamo cioè in poche parole come vivevamo.
Per questo è importante secondo me raccontare e raccontarci, anche perchè non si perda una certa memoria storica, pur con tutti i limiti che ognuno di noi ha come singolo e come coppia ,pur con tutti gli errori fatti,con tutti i fallimenti e anche con tutte le gioie.
Potremmo essere gli ultimi perchè i nostri figli quando parlano di un progetto di vita insieme parlano di convivenza,alla quale poi ,magari ,potrebbe seguire un matrimonio in comune o più raramente in chiesa(chissa')
Anche se io credo che ci sarà una rinascita.
E' sempre cosi': prima le cose si distruggono e poi si ricostruiscono, ad ogni partenza corrisponde un ritorno ed ogni corso avrà il suo ricorso.
E se è cosi' per tutto, tanto più lo sarà per la FAMIGLIA, calpestata, offesa, tradita, abbandonata, presa in giro, sbeffeggiata, resa fragile da assalti che l'hanno sconquassata.
Mi viene da difenderla,non solo la mia famiglia,ma tutte le famiglie, mi viene un senso di tenerezza immenso nel vedere il lavoro che tiene insieme uomini e donne, di generazione in generazione.
Mi commuove e ne colgo l'immensa dignità.

domenica, gennaio 08, 2006

DUE RAGAZZE

Due ragazze stanno passeggiando sul molo di un piccolo paese in una piccola isoletta. Si gustano un gelato e chiaccherano animatamente fra di loro... di tutto.
Passano da un argomento all'altro liberamente, fluenti, a volte ridono, a tratti si confidano cose molto dolorose.
Una è vestita di nero-lungo, ha un filo di perle bianche al collo, è biondissima, piena di lentiggini e sa di mare.
L'altra è vestita di rosso, ha occhi verdi ridenti che a tratti si incupiscono, ha uno scialle vezzosamente abbandonato sulle spalle e sa di mare.
Una ha quarantadue anni, l'altra cinquanta compiuti da poco.
E' il mistero dell'amicizia che si rinnova e si ricelebra.
E' come una Messa. Sono anni che non si vedono e non sanno da che parte cominciare, ma appena cominciano è come se si fossero lasciate un giorno prima. Parlano di...tutto.
Passano davanti ai ricchi dentro gli yocht e sanno di essere più ricche di quei signori, sanno di volersi bene e che possono contare l'una sull'altra. Fotografia di un'estate in un piccolo paese su una piccola isoletta.

giovedì, gennaio 05, 2006

Ave maria


AveMaria,
Madre del conforto,
apri le tue braccia
e accogli il mio pianto.
Nessuno lo vuole ascoltare,
nessuno lo vuole condividere,
nessuno lo vuole sopportare.
Apri le tue braccia
e accogli il mio pianto,
che è un pianto bambino.
Da te, mamma, mi aspetto
carezze e parole che
sanno consolare.
Da te mi aspetto baci
incoraggianti,
la dove il coraggio langue.
Da te mi aspetto proposte
che distraggano il mio dolore
che è un dolore pungente.
Da te mi aspetto calore
rassicurante,
mi aspetto sorellanza.
Ave Maria
Madre dell'abbraccio
sostieni e nutri
che' questo sai fare.

O tutto o niente

O tutto è casuale, o niente lo è. Se io credessi nella prima affermazione non potrei vivere, ma non sono ancora convinta della seconda.

Dentro di me c'è una sorgente molto profonda. E in quella sorgente c'è Dio. A volte riesco a raggiungerla, più sovente essa è coperta da pietre e sabbia: allora Dio è sepolto. Allora bisogna dissotterrarlo di nuovo.

da Diario di Etty Hillesum