venerdì, marzo 28, 2008

Stirando

C'è qualcosa di misteriosamente soddisfacente nello stirare.
Da una camicia o una maglietta tutta grinzosa appianare gli affossamenti e tirarne fuori panni lisci, maniche e colletti perfetti sopra i quali il ferro danza, da'... gioia.
Non parlo poi delle lenzuola e dei loro bordi che tra sbuffi e micro sguizzi, si trasformano da aspre collinette in pianure percorribili.
E cosa dire dei jeans che ritiro semi rigidi dalla corda e mi si rimodellano morbidamente sotto le mani ?
Questa montagna di roba da stirare informe e disordinata si trasforma, con una leggera pressione, in sottilissimi foglietti colorati da riporre in cassetti e armadi.
Mi annoia la solitudine dell'atto dello stirare, mi affatica stare in piedi sempre nella stessa posizione, ma il risultato è piacevole.
Stirando, spesso penso come sarebbe bello e magico, riuscire ad appianare situazioni ingarbugliate della vita, come fossero stoffe, con un'oretta di lavoro davanti ad un asse.
Un figlio soffre perchè è stato lasciato da un amore?
Presto, un passaggio del ferro superaccessoriato ed ecco la piega dolorosa diventa liscia quasi sorriso.
Un marito soffre per problemi di lavoro?
Presto, due sbuffi di vapore anticalcare e tornano distensione, ottimismo e profumo della vita.
Una figlia fatica a dialogare con te?
Presto, un po' di percorso ad ostacoli tra una fila di bottoni ed ecco l'autostrada del Sole.
Un adolescente è un po' tanto tanto confuso ?
Presto, inumidendo un po' il panno tutto scorre scorre scorre verso un buon fine.


Bene, per il momento mi accontento di aver districato la matassa che raggiungeva altezze notevoli e so che per un po' di giorni non stiro più .
Firmato Mary Poppins.


PS: nell'attesa che altre matasse un po' più complicate siano districate con l'aiuto di Qualcuno Lassù .

martedì, marzo 25, 2008

Signore, chi dici che io sia?

Signore, chi dici che io sia?
Io posso avvicinarmi a Te con profonda riverenza, ma anche con un'amichevole intimità e farti la stessa domanda che un giorno tu facesti a quelli che ti conoscevano meglio e che ti amavano di più.
Chi dici che io sia?
Tu mi conosci di più di quanto io stessa mi conosca, tu mi hai creato, mi hai accompagnato per tutta la vita, sai la mia storia e la mia realtà, i miei desideri e le mie paure, i miei ideali e i miei errori, i miei sogni e i miei insuccessi.
Voglio essere me stessa nel modo più pieno perchè mi hai fatto Tu e la mia unica maniera di renderti gloria sta nell'essere con tutta la mia anima ciò che tu hai voluto che io fossi.
Ed è questo che voglio arrivare a sapere, cioè , arrivare a conoscermi per poter cesellare ogni tratto nell'opera Tua e dare ad ogni colore la giusta tonalità.
Dimmi Signore, chi sono io davanti al tuo sguardo affinchè io mi sforzi di esserlo veramente nella mia vita.

tratto dal libro di Carlos G. Valles : L'arte di essere se stessi.