lunedì, febbraio 26, 2007

QUANDO NON C'E' IL SOLE

E' strano ma può capitare.
Può capitare che il sole non c'è, che è una brutta giornata grigia , e tu non te ne accorgi.Perchè il sole che ti interessa in quel momento non è in cielo ma è in una persona ben precisa che sta davanti a te o è in una situazione molto bella che stai vivendo, o è in te, da tanto ti senti sorpreso e felice.
Le persone metereopatiche esistono, io sono una di loro, ma durante questi pochi giorni di vacanza senza sole, mi è capitato di avere il sole.

lunedì, febbraio 19, 2007

IO PARROCO BADILANTE

"Innanzitutto sono un prete, parroco di una periferia povera e degradata in provincia di Napoli...
Credo,e lo dico senza nessun sentimento di rivalsa che troppo spesso si parla dei preti senza conoscere nè loro, nè il lavoro che svolgono,nè, lasciatemelo dire il contributo che essi danno alla società. Quanti bimbi sono nati grazie all'aiuto della parrocchia? Quante donne sono state accompagnate durante la loro gravidanza, anche a livello economico? Chi retribuisce e in che modo i nostri giovani volontari per le giornate spese accanto ai nostri ragazzi? Perchè tutte le volte che si parla di Chiesa la si riduce solamente alle sue alte gerarchie, o ai suoi pronunciamenti ufficiali?
Ai fratelli che la pensano diversamente da me vorrei dire: non mi infangate, non per me, ma per la fiducia che hanno in me tanti nostri ragazzi. Ai vari Cecchi Paone vorrei dire: non sei mai stato offeso da me, non mi sono mai sognato di irridere la tua omosessualità, non ho mai generalizzato e accusato di pedofilia gli avvocati o gli operai quando un avvocato o un operaio si fossero macchiati di questo delitto, ho sempre ricordato la dignità della persona ...
Con me tu l'hai fatto l'altra sera litigando con Sgarbi ... Tornavo stanco verso la mia parrocchia e vi ascoltavo : che brutto spettacolo avete dato! Chiedo più rispetto...
...Perchè fratelli mi lasciate solo con la mia gente nel mio difficile quartiere? Quanti giovani avrei potuto salvare se solo avessi avuto la possibilità di offrire uno straccio di lavoro?...
Discutiamo ,cerchiamo di comprendere le ragioni dell'altro, non offendiamoci gratuitamente e inutilmente, non approfittiamo troppo del nostro saper parlare in televisione e del peso della nostra cultura...

LETTERA DI DON MAURIZIO DALLA PERIFERIA NAPOLETANA TRATTA DALLA SECONDA PAGINA DI " AVVENIRE" DI DOMENICA 18 FEBBRAIO

Questa è solo una parte della lettera , chi volesse leggerla tutta può trovarla su AVVENIRE. Mi ha molto colpito forse perchè anch'io ho assistito al penosissimo spettacolo offerto in televisione dai due personaggi sopra citati, complice una furbissima regia per aumentare l' audience.
Sia le accuse dell'uno , sia la difesa urlata dell'altro ( come se ci fosse bisogno di Sgarbi per difendere la chiesa e madre Teresa di CAlcutta ecc) mi hanno lasciato con qualcosa di più dell'amaro in bocca e nel mio cuore e nel mio cervello è sorta prepotente una domanda: "Ma non è giunto il tempo in cui i nostri preti ce li dobbiamo difendere un po' di più noi ? Ma non è giunto il tempo in cui dobbiamo raccontare di più anche noi quanto bene qualcuno di loro ci ha fatto? Quanto ci hanno accompagnato o consolato o illuminato o invitato a sperare, a risorgere, a ricominciare? Ma dove eravamo noi quella sera in cui Sgarbi e Cecchi Paone litigavano a nome nostro in TV?"

domenica, febbraio 18, 2007

OGGI, 70 ANNI FA

Come tutte le domeniche e le feste comandate, anche oggi, il nonno Luigi è venuto a pranzo da noi. Di solito sono i ricordi di guerra o del campo di lavoro in Austria , a farci compagnia, e di solito con particolari anche abbastanza crudi che abbiamo imparato a digerire bene tra un piatto di lasagne, un arrostino e il dolce finale.
Ma oggi no, l'argomento era un altro , un bellissimo argomento (lasciatemelo dire), la mia pre-istoria.
Il 18 febbraio di 70 anni fa gli sguardi di un certo ragazzo di nome Luigi e di una certa ragazza di nome Angela si sono incontrati per la prima volta. Erano a Torrazza in un'osteria-trattoria dove si ballava e lui era lì con un amico . Lei, 16 anni, aveva un sacchetto di caramelle in mano e passandogli accanto si sentì così apostrofare:" Signorina, me ne regala una?"
E' proprio vero che le grandi storie possono nascere da frasi scontate.
I due non si sono più visti per qualche mese, finchè una domenica, Luigi, sempre accompagnato dall'amico fidato, decide di andare a S.Bernardo, nell'osteria dove, dietro un banco, Angela serviva i clienti dell'"avviata" azienda di famiglia.
Luigi entra nella saletta dove adesso c'è la televisione e dove allora c'era il banco dell'osteria. Entra per primo, il suo amico è dietro. Angela ha in mano un grosso bottiglione di vino rosso, si gira verso la porta, vede questo (sinceramente bellissimo) ragazzo e... molla il bottiglione che cade per terra tra uno sconquasso di vetri e un'alluvione color rubino.
Insomma ,un tipetto riservato la mia mamma... Non se n'è accorto nessuno !

sabato, febbraio 17, 2007

L'ETA' ADULTA

A un discepolo che pregava incessantemente
il maestro disse:"Quando smetterai di appoggiarti a Dio
e ti reggerai sulle tue gambe?"

Il discepolo era sbalordito:" Ma proprio tu
ci hai insegnato a guardare Dio
come padre!".

"E quando imparerai che un padre non è
qualcuno
a cui appoggiarsi, ma qualcuno che ti libera
dalla tendenza ad appoggiarti?".

Anthony de Mello

lunedì, febbraio 05, 2007

SCUSI, MA LEI , PERCHE' MI SALUTA ?

Siamo al paradosso, allo stravolgimento, al non senso.
Una distinta ed anziana signora che abita nel mio palazzo e che quasi tutti i giorni incontro, salutandola gentilmente, mi ha cosi' apostrofato con una certa arroganza ed aggressivita' :"Scusi, ma lei , perchè mi saluta?"
Le parole erano proprio queste ma il tono voleva dire :"Chi cavolo sei? Che cosa hai a che fare con me? Perchè mi sorridi? Perchè sei gentile?"
Io sono rimasta interdetta ed ho risposto quasi sommessa :"Perchè siamo vicine di casa!"
Lei ha commentato :"AH!" ed ha proseguito il suo cammino.


Avrei voluto dirti tante cose in più ,distinta ed anziana signora, anzi avrei voluto urlartele dietro giù per la salita. Quelle che posso scrivere sono :"Ma allora sei scema!!! Io ti saluto perchè per me essere gentili è una cosa importante, ti saluto perchè tivedo sempre sola, perchè intuisco il tuo malessere, perchè credo nella potenza di un sorriso gratis, credo che noi umani siamo qui di passaggio sulla terra per vivere gli uni accanto agli altri in compagnia ,sollevandoci e non atterrandoci.
Ma allora sei proprio scema!!!!
Devo spiegarti perche' ti saluto? Pensavo che fosse normale il contrario : spiegare perchè non ci si saluta più, perchè si passa l'uno accanto all'altro sfiorandosi e ignorandosi.
Pensa , anziana e distinta signora, che se io potessi abbraccerei tutti, saluterei tutti ( e' la timidezza che mi frega). Mi fanno sorridere ma mi piacciono da matti quei pazzi che per strada fermano la gente per abbracciarla. L'umanità ha bisogno di abbracci, ha bisogno di sorrisi gentili,ha bisogno di saluti.
Sai cosa ti dico ? Che sei proprio scema , scemissima e che forse un po' della tua solitudine TE LA SEI VOLUTA.

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