sabato, agosto 30, 2014

Maria Teresa o l'arte del ricevere.

Quanto mi hanno preso in giro le cugine!
E' notorio che l'arte del ricevere non è la mia arte preferita.
Ma guarda caso, proprio in occasione della festa del paese e di una attesissima riunione di famiglia, avevo comprato una serie di cuscini di vari colori in super offerta da Leroy Merlin.
Poi avevo fatto un salto anche da Ikea e avevo comprato una serie di bicchieri di plastica, anche loro variamente colorati e tovaglioli di carta tono su tono.
Fatto sta che la vigilia del dì di festa mi arrivano in visita le cugine con mariti e figli ed io le faccio accomodare nell'unico posto dove ci si sta in tanti, cioè il prato davanti a casa.
Prendo un po' di bibite, faccio il caffè e poi mi siedo con loro.
La Maura comincia a notare la bellezza dei cuscini disposti su una panca nuova.
La Eleonora fa notare a tutti che i bicchieri e i tovaglioli hanno lo stesso colore dei cuscini e poi, alzando la testa, vede appesi ad un filo da stendere degli straccetti messi ad asciugare dello stesso identico colore dei cuscini e dei bicchieri. 
Si mette quasi ad urlare: "Ma Maria Teresa, tu ci sorprendi!!! Anche gli straccetti per togliere la polvere sono dello stesso colore!!!"
Una risata generale  e mi sono sentita una specie di maestra di bon ton, una Cristina Parodi dei poveri, una vera esteta del tovagliame ed affini.
Buttando poi l'occhio sulle vecchie sedie a sdraio sotto l'abete, tutti si sono sbellicati ancora di più perché, non ci crederete, ma erano dello stesso colore degli straccetti...
Giuro, mai successa una roba così in tutta la mia vita, mai.





mercoledì, agosto 20, 2014

SAN BERNARDO


"Il nostro profitto consiste nel non illuderci mai di essere arrivati, ma nel protenderci sempre in avanti,verso il meglio, mettendo le nostre miserie davanti agli occhi della divina misericordia."
               ( S.Bernardo di Chiaravalle)

SONO LENTA o SONNOLENTA

Io le cose le capisco sempre un po' dopo, quando gli altri le hanno già (quasi) dimenticate.
In gioventù mi accorgevo sempre in ritardo se un amore finiva e (questo è il colmo), anche se un amore iniziava.
Quando da ragazzina giocavo a bocce con mio zio Luigi e vincevamo,
io me ne rendevo conto sempre con un lasso di tempo dilatato rispetto a chi già esultava a bordo campo e mi ritrovavo con la medaglia simil-oro in mano,  che ancora non avevo realizzato a pieno di  far parte della coppia trionfatrice della serata.
Crescendo, con le prime compagnie,sono stata consapevole di complimenti, di sguardi di ammirazione ma anche di malignità e disaccordi, sempre un po' dopo di quanto avrei dovuto.
Manco di quella sana arguzia e furbizia che in tempo reale ti fa intendere come stanno veramente le cose, ti avverte e a volte ti salva.
Però devo dire che quando una cosa finalmente la capisco,l'ho capita per sempre.



martedì, agosto 19, 2014

COINCIDENZE

Le cosiddette coincidenze non sono che frammenti, schegge di una verità che non riusciamo a cogliere.
Come le goccioline di rugiada che imperlano una ragnatela:
noi vediamo quelle, perchè luccicano al sole, ma i fili che le tengono sospese spesso sfuggono al nostro sguardo.
         (Nadia Morbelli:"La strana morte del sig. Merello")


Piove senti come piove



  


domenica, agosto 17, 2014

Saremo misericordiati

Ore 9 e 30: unica Messa nel paesino di campagna che amo.
Prete noiosissimo, voce monocorde, concetti pre-conciliari.
Letture difficili, soprattutto la seconda. (Ci vorrebbe uno tosto per rendere accessibili quelle parole e invece...)
Ad un certo punto mi giro verso il mio vicino di panca, lo guardo sconsolata e gli dico:"Non ho capito niente".
Lui mi guarda e ironico mi dice: "Penso  significhi che anche se siamo stronzi,  saremo misericordiati."
Mi scappa da ridere ma è la più bella predica che io ho sentito in questo ultimo anno.
Grazie Pippo! So per esperienza che la parola stronzo ce l'hai sempre in bocca, ma quel "misericordiati" è un capolavoro di teologia  e non sto scherzando. 

mercoledì, agosto 13, 2014

Ai tempi di Mork e Mindy





"Grazie a tutti quelli che ci hanno commosso con le loro parole gentili, sapendo che una delle cose che lui preferiva al mondo era di far ridere."
                la figlia Zelda Williams

venerdì, agosto 08, 2014

Perle Diamanti Rospi Serpenti

C'era una volta una vedova che aveva due figlie, la prima le somigliava intrattabile e superba; la seconda era tutta il babbo bella dolce e gentile.
E poiché naturalmente si vuol bene a chi ci somiglia, la mamma stravedeva per la prima e non poteva soffrire la seconda.
La povera ragazza doveva andare due o tre volte al giorno ad attingere l'acqua  due miglia lontano da casa e riportarne una brocca piena.
Un giorno, mentre stava alla fontana,le si accostò una povera donna ,vestita miseramente e la pregò di darle da bere.
"Volentieri buona donna" disse la bella fanciulla e le accostò la brocca e la resse affinchè potesse bere meglio.
Bevuto che ebbe, la donna che in verità era una Fata, disse:"Voi siete così buona,così bella e così affabile che non posso fare a meno di farvi un regalo: ad ogni parola che direte,vi uscirà di bocca o un fiore o una pietra preziosa."
Arrivata a casa, scusandosi per essere in ritardo, le uscirono di bocca due rose due perle e due grossi diamanti.
" Che vedo!" esclamò la madre  e la povera ragazza ingenuamente le raccontò quanto le era successo.
Allora la madre volle a tutti i costi che anche la sua prima figlia potesse ricevere questo dono e la mandò alla fontana anche se controvoglia e brontolante.
Arrivata , ecco uscire dal bosco una signora magnificamente vestita che le chiese un sorso d'acqua. Era la stessa Fata  comparsa alla sorella con vestiti e figura da principessa.
"Vi pare che io son venuta qui per dar da bere a voi? Se avete sete accomodatevi e bevete da sola"disse la  screanzata.
"Siete ben poco gentile, disse la Fata," ebbene io vi fo' il dono che vi meritate: ad ogni parola che direte vi uscirà di bocca un rospo e una serpe."
Appena la mamma la vide da lontano le gridò:" Ebbene figliola mia ?"
"Ebbene" rispose la burbera vomitando due vipere e due rospi....

La fiaba di Perrault continua con la bella che sposa un principe e la sgarbata che va a morire al margine di un bosco.
(in effetti lui era abbastanza duro,basti pensare a Cappuccetto Rosso).
Ma cio' che mi interessa e' proprio il dono che ognuno di noi ha di sputare diamanti o rospi a secondo delle parole che tira fuori.
Non esiste nessuna Fata che ci regala questa possibilita'.Siamo noi stessi gli artefici di una tale magia, noi stessi che possiamo scegliere perle preziose  da donare agli altri o veleno mortifero da  inoculare .
Incontrando una mia conoscente,  durante le vacanze, ho fatto questa esperienza: su cinque minuti fermi in mezzo alla strada principale del paese, tre sono stati utilizzati da lei per sputare sentenze, malignità,giudizi. Peccato... e dire che era tanto che non ci incontravamo e quei cinque minuti avrebbero potuto essere pieni di stupore, meraviglia,rallegramenti ,forse gioia.



PER PAU IL CATALANO




   


          Retallant les distancies...

lunedì, agosto 04, 2014

ALLUNGA VITA

Un abbraccio vuol dire :"Tu non sei una minaccia; non ho paura di starti così vicino; posso rilassarmi, sentirmi a casa, sono protetto e  mi sento compreso."
La tradizione dice che quando abbracciamo qualcuno in modo sincero, guadagniamo un giorno di vita.
      
          Paulo Coelho




domenica, agosto 03, 2014

C'è una casetta piccola così...








            NOTRE DAME DU MONT BLANC
             Casa vacanze

           FA PIU' RUMORE UN ALBERO CHE CADE
           DI UN'INTERA FORESTA CHE CRESCE

sabato, agosto 02, 2014

Ci sono donne

"Ci sono donne  che guardano solo le scarpe degli altri e mai la faccia.
   
 E poi ci sono quelle che guardano sempre le facce e solo
 di rado le scarpe."

  Lei preferiva le seconde, e si sentiva mortificata dalle prime.

             (Nina George)