sabato, gennaio 21, 2006

VAMPATE

Si tratta di ondate transitorie di calore che portano ad una variazione della temperatura di ben 5/6 gradi nel giro di pochi minuti.
Iniziano a livello del torace, salgono verso il collo e la testa, sono seguite da una sudorazione profusa che comporta anche sofferenza del sistema neurovegetativo con tachicardie, insonnia, difficolta' di concentrazione, depressione, irritabilità.
Il 75% delle donne ne soffre nei primi due anni di menopausa, il20% per 5 anni e il 5% purtroppo per tutta la vita.
OK OK questo ci tocca !!
4 anni che sono in menopausa ed in questi ultimi tempi pare che abbiano sferrato un ulteriore attacco:io spero l'ultimo.
Sono stupita, pensavo andassero scemando ed invece no.
Spero di non appartenere a quel 5% anche perchè non posso e non voglio prendere estrogeni (la mia mamma è morta per un tumore al seno ed io sinceramente vorrei farne a meno.( FA ANCHE RIMA)
Sono in macchina da sola in un triste sabato pomeriggio ed improvvisamente ecco un pensiero forte insistente. Lo stesso pensiero che mi era venuto quando aspettavo il primo figlio e vomitavo l'anima.
Anche allora ognuno si sentiva in dovere di dare pareri e consigli (addirittura qualche cara persona aveva insinuato che quella nausea così terribile fosse il segno di una non accettazione di quella mia (in verità desideratissima gravidanza.)
E anche allora lo stesso pensiero.
Ma Maria come avrà fatto? Come l'avrà vissuta?
Anche lei avrà avuto questi disturbi, anche lei avrà vomitato i primi 3 mesi; e dopo, essendo donna come me, anche lei avrà avuto una menopausa con vampate, con disagi a volte più psicologici che fisici: una specie di sensibilità acuita al 1000 per 1000, pianti, ritorno indietro con tratti del carattere decisamente infantili, gelosie, senso di isolamento( nessuno mi vuole bene, nessuno mi capisce...)
Maria come hai fatto?
Facevi moto regolare (meglio se mattutino)?
Preferivi alimenti ricchi di soia?
Dormivi in camere fresche intorno ai 16/18 gradi?
Ti affidavi all'agopuntura?
Maria come hai fatto?
Oppure anche qui, come per altri ben più importanti avvenimenti della tua vita : custodivi nel tuo cuore, sopportavi, offrivi, pregavi, a volte ti ribellavi un attimo e poi ti ributtavi nel servizio di tutti quelli che ti erano intorno, spargendo luce.
Sono sicura che tu eri una donna equilibrata; lo sei stata dall'inizio alla fine.
Io sono tua figlia ,tua sorella.
Tu hai già passato tutto questo e di più.
Stammi vicina perchè ho bisogno del tuo equilibrio del tuo affetto della tua compartecipazione.
CI CONTO.

lunedì, gennaio 16, 2006

VACANZE IN VAL MAIRA

Ma chi poteva abitare in una casa cosi' ridotta?Era un rudere ma nel vero senso della parola; un spaccatura nelle pietre la divideva quasi a metà.
Non aveva nulla delle belle casette ristrutturate che avevamo tante volte ammirato nelle nostre camminate:non c'erano gerani rossi alla finestra,nè travi di legno profumato, nè tetti in lose perfettamente allineate e quasi brillanti nel loro grigio verde.
L'impressione generale era un po'di disordine.
Accanto ecco una chiesetta aperta e in attesa di un valido restauro.
Poi una persona di passaggio ci racconta che li' abita un frate, un monaco, solo, una specie di eremita che ha fatto tanto bene nella sua vita. Da tanti anni ha scelto questo paesino, ha amici che vengono a trovarlo, persone in cerca a volte si fermano con lui.
Più in basso su un pratone verde c'è una strana costruzione: una specie di gazebo in cemento armato con tantissime campane appese, qualcuna più grande altre più piccole.
Immagino il concerto che si propaga giù per la valle quando i meccanismi che le fanno suonare vengono attivati.
La stessa persona di passaggio ci racconta che sono gli amici di questo frate che hanno voluto costruire e regalargli quella strana orchestra.
Strano posto ,strane cose, i miei pensieri vanno a Dio come non succedeva da tanti tanti mesi.
Compro due libri di spiritualità che sono posati in fondo alla chiesetta, non so chi li ha scritti ma mi attirano.

(a Marmora ed oltre /2004)

martedì, gennaio 10, 2006

GLI ULTIMI

Improvvisamente,come un intuizione che viene dal profondo,ho pensato che potremmo essere gli ultimi. Come dei panda in estinzione, da proteggere,preziosi elementi di una catena che sta per estinguersi.
Potremmo essere gli ultimi.
Non so quanti dei nostri figli ripeteranno il nostro modo di vivere il MATRIMONIO anzi IL SACRAMENTO DEL MATRIMONIO.
Non so quanti di loro seguiranno le nostre orme.
E' cambiato in pochi anni il concetto di famiglia, l'idea della famiglia.
Noi potremmo essere gli ultimi e come tali preziosi preziosissimi,quasi da studiare , da filmare perche' tra 10 o 20 anni o più potrebbe essere importante sapere quello in cui credevamo,speravamo,soffrivamo cioè in poche parole come vivevamo.
Per questo è importante secondo me raccontare e raccontarci, anche perchè non si perda una certa memoria storica, pur con tutti i limiti che ognuno di noi ha come singolo e come coppia ,pur con tutti gli errori fatti,con tutti i fallimenti e anche con tutte le gioie.
Potremmo essere gli ultimi perchè i nostri figli quando parlano di un progetto di vita insieme parlano di convivenza,alla quale poi ,magari ,potrebbe seguire un matrimonio in comune o più raramente in chiesa(chissa')
Anche se io credo che ci sarà una rinascita.
E' sempre cosi': prima le cose si distruggono e poi si ricostruiscono, ad ogni partenza corrisponde un ritorno ed ogni corso avrà il suo ricorso.
E se è cosi' per tutto, tanto più lo sarà per la FAMIGLIA, calpestata, offesa, tradita, abbandonata, presa in giro, sbeffeggiata, resa fragile da assalti che l'hanno sconquassata.
Mi viene da difenderla,non solo la mia famiglia,ma tutte le famiglie, mi viene un senso di tenerezza immenso nel vedere il lavoro che tiene insieme uomini e donne, di generazione in generazione.
Mi commuove e ne colgo l'immensa dignità.

domenica, gennaio 08, 2006

DUE RAGAZZE

Due ragazze stanno passeggiando sul molo di un piccolo paese in una piccola isoletta. Si gustano un gelato e chiaccherano animatamente fra di loro... di tutto.
Passano da un argomento all'altro liberamente, fluenti, a volte ridono, a tratti si confidano cose molto dolorose.
Una è vestita di nero-lungo, ha un filo di perle bianche al collo, è biondissima, piena di lentiggini e sa di mare.
L'altra è vestita di rosso, ha occhi verdi ridenti che a tratti si incupiscono, ha uno scialle vezzosamente abbandonato sulle spalle e sa di mare.
Una ha quarantadue anni, l'altra cinquanta compiuti da poco.
E' il mistero dell'amicizia che si rinnova e si ricelebra.
E' come una Messa. Sono anni che non si vedono e non sanno da che parte cominciare, ma appena cominciano è come se si fossero lasciate un giorno prima. Parlano di...tutto.
Passano davanti ai ricchi dentro gli yocht e sanno di essere più ricche di quei signori, sanno di volersi bene e che possono contare l'una sull'altra. Fotografia di un'estate in un piccolo paese su una piccola isoletta.

giovedì, gennaio 05, 2006

Ave maria


AveMaria,
Madre del conforto,
apri le tue braccia
e accogli il mio pianto.
Nessuno lo vuole ascoltare,
nessuno lo vuole condividere,
nessuno lo vuole sopportare.
Apri le tue braccia
e accogli il mio pianto,
che è un pianto bambino.
Da te, mamma, mi aspetto
carezze e parole che
sanno consolare.
Da te mi aspetto baci
incoraggianti,
la dove il coraggio langue.
Da te mi aspetto proposte
che distraggano il mio dolore
che è un dolore pungente.
Da te mi aspetto calore
rassicurante,
mi aspetto sorellanza.
Ave Maria
Madre dell'abbraccio
sostieni e nutri
che' questo sai fare.

O tutto o niente

O tutto è casuale, o niente lo è. Se io credessi nella prima affermazione non potrei vivere, ma non sono ancora convinta della seconda.

Dentro di me c'è una sorgente molto profonda. E in quella sorgente c'è Dio. A volte riesco a raggiungerla, più sovente essa è coperta da pietre e sabbia: allora Dio è sepolto. Allora bisogna dissotterrarlo di nuovo.

da Diario di Etty Hillesum