Ultimamente alcune persone che mi vogliono bene, unpo' scherzando, un po' sul serio,mi hanno detto che parlo tanto.
La mia prima reazione è stata quella di offendermi.
Ma come? La bambina che è in me si è subito sentita non apprezzata, svalutata,criticata ingiustamente .
Poi, riflettendoci un po' sopra, l'adulta che è in me mi ha preso per mano e con grande simpatia mi ha fatto capire che era vero.
Alcuni passaggi di un bel libro mi hanno fatto capire un po' piu' a fondo che cosa si intende per silenzio.
"ASCOLTARE E' INNANZI TUTTO LASCIAR PARLARE : TACERE,TACERE,TACERE.DARE TEMPO ALL'INTERLOCUTORE DI ESPRIMERE IL SUO PENSIERO, IL SUO STATO D'ANIMO, NON INTERROMPERLO,LASCIARLO FINIRE."
IL SILENZIO NON SI IMPROVVISA, E' UN MODO DI VIVERE, UN PARTICOLARE MODO DI VIVERE IL RAPPORTO CON SE' E CON GLI ALTRI. IL SILENZIO E' UN'ABITAZIONE,FARE SILENZIO E' BEN ALTRA COSA CHE STARE ZITTI; E' CREARE UNO SPAZIO, UN LUOGO DENTRO DI SE' DOVE RIPARARE QUANDO SI VUOLE E QUANDO SI PUO' DALL' AGGRESSIONE INCESSANTE DEI MESSAGGI; FARE SILENZIO E' RIPORTARSI AL CENTRO DI SE STESSI DALLA PERIFERIA DI SE' STESSI.
IL SILENZIO E' CONSAPEVOLEZZA.
LE DECISIONI FORTI,LE SCELTE RADICALI CHE CAMBIANO LA VITA , LE INTROSPEZIONI CORAGGIOSE,LE INTUIZIONI FOLGORANTI, AVVENGONO NEL SILENZIO E PARLANO NEL MODO DEL SILENZIO."
Era il caso di offendersi?
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