venerdì, gennaio 04, 2008

Orientarsi a 16 anni

"La verità è che con i compagni mi annoiavo a morte. Mi annoiavano le loro parole: erano troppe, e sempre uguali, sembravano formule. E non mi piaceva quel loro modo di parlare sempre truci, mai un sorriso, una battuta, sempre come se si trattasse di salvare il mondo.
Il mondo non aveva nessun bisogno, secondo me, nè di essere salvato nè di essere lasciato com'era. Ci pensava lui a cosa fare. Era andato avanti fino adesso per conto suo, e così avrebbe continuato. L'importante era che noi ci vivessimo dentro meglio che potevamo, facendo ognuno quel che ci veniva meglio fare, questo sì. A voi piace fare politica, vi viene bene? Perfetto, fatela. Ad altri piacerà di più leggere poesie, o andare a cavallo. Bene, che leggano poesie e vadano a cavallo. Ognuno ha i suoi sogni, le sue passioni e non è detto che alcune siano meglio di altre, chi lo dice? Perchè? "

Da " PIU' LONTANA DELLA LUNA " Di Paola Mastrocola


Era il 1969, io avevo 16 anni e frequentavo l'Istituto Magistrale Lambruschini. Da qualche giorno all'ingresso della scuola c'erano ragazzi più grandi che ci impedivano di entrare in classe. C'erano scioperi studenteschi nell'aria ed io non ne capivo di preciso le motivazioni. Ero molto bambina, qualcuno direbbe immatura, insomma ero come ero e in verità non avrei dovuto rendere conto a nessuno dello stadio di maturazione in cui mi trovavo perche' ogni essere umano ha i suoi tempi e i suoi ritmi che vanno rispettati a prescindere. Quel giorno io e le mie due amiche del cuore volevamo proprio entrare in classe e ci siamo un po' opposte a quelle imposizioni. Ricordo con nitidezza le parole di quel ragazzo che ci sbarrava la strada e soprattutto ricordo l'aggressività del suo volto: "Se entrate siete delle bagasce". Ebbene , ancora oggi, io che sono sempre stata simpatizzante della sinistra, ricordo l'odio che ho provato per quel ragazzo e l'odio che ancora provo per tutti quelli che si comportano come lui. Non sono entrata a scuola quel giorno, non per libera scelta, ma per un sopruso e ho sempre provato tanta rabbia per le persone che non rispettano gli altri per quello che sono, per quello che pensano, in quella precisa tappa della vita in cui si trovano, fosse anche la tappa del "qualunquismo".

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