Il bucato del Lunedì
Signore, oggi è lunedì.
Sono uscita ed ho visto svolazzare alle finestre e sui balconi, la biancheria stesa ad asciugare,ed ho sentito mormorare nel mio cuore la canzone della sofferenza e quella dell’amore: biancheria sporca, biancheria lavata, biancheria asciutta, biancheria stirata e sporcata di nuovo per essere lavata, riasciugata, ristirata. Biancheria di mio marito, biancheria di mio figlio, biancheria di mia figlia, ed in mezzo la mia. Biancheria della settimana, fino alla prossima di bucato in bucato, di asciugatura in asciugatura, di stiratura in stiratura.
Signore, questa sera ti offro, per tutte quelle che non ti conoscono, o per tutte quelle che non pensano a pregare, questa biancheria candida, più morbida, più vaporosa, questa biancheria che profuma dell’amore delle mamme e di quello delle spose. Ti offro tutti questi gesti quotidiani ripetuti mille volte, che sanno che amare significa resistere, ben al di là delle fatiche.
“Figliolo te l’ho mai detto? Te lo dico e tu dillo ai tuoi fratelli: il regno dei Cieli assomiglia ad una donna, che per tutta la vita della biancheria sporca fa biancheria pulita, e non per il potere del detersivo miracoloso ma con il miracolo dell’amore donato ogni giorno”.
Ho scelto questo testo per ricordare il lavoro nascosto di tante donne che non appariranno mai in televisione, che non faranno mai carriera, donne alle quali non verrà mai chiesto un autografo, ne' un'intervista, donne che in silenzio portano avanti le loro famiglie, giorno dopo giorno, bucato dopo bucato, pasto dopo pasto, bolletta da pagare dopo bolletta...
Queste donne fanno la Storia e molte di loro non lo sanno, queste donne e il loro lavoro umile, scontato, noioso, ripetitivo sono le colonne su cui si reggono realtà importanti, hanno una dignità da regine, che spesso non viene loro riconosciuta.
Mi inchino davanti a queste regine ! Applausi, applausi perchè non sgomitano , non appaiono in gigantografie sui muri della nostra città, non sono candidate a nulla ,nè a sindaco, nè ad assessore, nè a capogruppo ; non imitano Segolene Royal che usa i peggiori difetti degli uomini ( aggressività, mano alzata con dito proteso contro l'avversario) per farsi spazio in politica. Buon lavoro sorelle non famose, buon lavoro!
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