lunedì, maggio 27, 2013

Lentamente

"Nel mio vocabolario personale affido alla parola viaggio uno statuto speciale. Per me è quello che si fa a piedi. E' viaggio la scalata, il pellegrinaggio, l'incollonamento di migranti sulle piste di Africa e di Oriente, lo scavalcamento di frontiere ... Viaggio è quello che procede alla velocità del piede umano. Il resto non incluso in questo campo, si riduce per me a spostamento con mezzi di trasporto. Da quando vado in giro e in gita a fare incontri pubblici, schizzando da una destinazione all'altra all'interno di treni e aerei, chiamo spostamenti queste traiettorie  da palla di biliardo."
                         Erri De Luca


" Lui non prendeva l'aereo volentieri. Salire su un aereo e poche ore dopo arrivare in un mondo tutto diverso senza avere il tempo di accogliere in se' singole immagini del tragitto, non gli piaceva, lo disturbava. "
                Pascal Mercier


"Ci siamo abituati così tanto ad andare ad alta velocità, che non sopportiamo la sosta al semaforo, la fila alla posta, il ritardo di un treno; un secondo di attesa su internet ci sembra un'eternità; il telefonino riduce i tempi e le distanze; andiamo sempre oltre i limiti di velocità previsti sulla strada, perchè non possiamo neppure pensare di andare con calma, anche quando non stiamo perdendo il treno o l'aereo. Persino in ferie tendiamo a mantenere sempre gli stessi ritmi trasformando giorni che potrebbero essere di quiete in un fuoco d'artificio di attività: paesi da visitare, musei da vedere, fotografie da scattare, cibi da assaggiare, oggetti ricordo da comprare, il tutto sempre a cento all'ora. Addirittura nelle relazioni più intime tendiamo ad accelerare i ritmi, guardando costantemente all'impegno successivo: non abbiamo tempo per i preliminari.
Stare fermi, senza far nulla,o fare una sola cosa alla volta è quasi un peccato mortale: ci diamo da fare in ogni momento come se dovessimo battere un nuovo record...
La pausa, l'attesa, il silenzio sono interstizi del quotidiano che alludono ad esperienze non solo temporali ma anche spaziali e soprattutto relazionali. E' arrivato il momento di rallentare o almeno di capire  quando è veramente il caso di andare veloci e quando è meglio, invece, gustare ogni attimo che passa."
                          Dott. Salvatore Palmiero psicologo
               
                    

            

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