Ho fatto un viaggio a Loreto e mi sono ritrovata, senza averlo preventivato,nel bel mezzo di un cammino di riscoperta del sacramento del matrimonio.
28 anni fa io ed Enzo abbiamo celebrato qualcosa di grandissimo che continua ancora oggi e la cui dignità è enorme,pari (non di meno), pari a una vocazione sacerdotale.
Qualcuno mi ha ricordato che noi sposati siamo il sogno di Dio, che Lui da sempre ci ha pensati insieme.
Qualcuno mi ha ricordato che i figli nostri sono esseri che prima non c'erano e che diventano eterni non solo perchè Dio lo ha voluto ma anche perchè noi lo abbiamo voluto.
E cosi' la nostra vita si è dipanata,anno dopo anno, in questo misterioso scambio fra un uomo e una donna; diversissimi uno dall'altra, quasi impossibili da mettere insieme (come un cammello e un delfino) perchè amarsi fra uguali non c'è neanche gusto in quanto non c'è proprio niente da scambiarsi.
Non sempre abbiamo avuto la consapevolezza di questa dignità presente nel nostro matrimonio, sicuramente la intuivamo all'inizio ma era confusa con altri elementi, alcuni dolori e delusioni ce l'hanno forse a tratti fatta perdere di vista. Quanto bene fa, sentirsela ricordare! Quanto bene fa!
Non ti esime dal lavorarci sodo, non ti toglie le responsabilità, non ti assolve da nulla, non ti inorgoglisce ma ti da la dimensione di un progetto importante a cui puoi partecipare.
Come un architetto mette la sua firma sotto una serie di disegni che ha realizzato e già pregusta la loro trasformazionei in cemento, pietre o altro materiale, cosi' anche noi sposati possiamo firmare sorridendo il lavoro di giorni e notti nella gioia di aver potuto concretizzare qualcosa di bello. Ci abbiamo messo la firma, ci abbiamo messo la faccia, siamo più degli artigiani che dei Renzo Piano, ma con l'aiuto di Dio avanti.
1 commento:
ciao Teresa ho letto il tuo scritto
e condivido con te quello che dici, io sono sposato da 42 anni e momenti belli e brutti ne abbiamo passati, ma con l'aiuto del Signore
andiamo avanti.Comunque importante è l'amore che ci unisce.
Ciao da pruzzemolo
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