mercoledì, gennaio 25, 2012

SFIGATI

Non conosco il Ministro Martone, ignoro se è figlio di papà o meno come ignoro se è uno snob o meno.Solo il suo cognome mi è caro: per puro caso è lo stesso cognome di persone alle quali voglio bene e anche quello di un regista che apprezzo; comunque sia, le frasi che ha detto ieri e che tanto hanno scandalizzato, mi trovano perfettamente d'accordo con lui.
Forse si poteva usare un'altra parola al posto di "sfigati", forse si poteva semplicemente dire che è una tendenza negativa di questi ultimi anni quella di laurearsi sempre più tardi, ma al di là della finezza linguistica, in linea di principio,  sono  d'accordo con lui.
Ho conosciuto ragazzi e ragazze che si sono laureati molto tardi perchè hanno dovuto lavorare per mantenersi agli studi e quindi i tempi si sono dilatati. A questi tanto di cappello: sono ricchi di una doppia esperienza, sono persone in gamba che avanzano nella vita stando in piedi da soli. (Non credo che Martone si riferisse a loro)
Ho conosciuto anche ragazze e ragazzi che hanno fatto i "pelandroni", si sono fatti mantenere dai genitori (consenzienti) e si sono laureati molto molto fuori corso. 
E' vero che comunque il lavoro non si trova,è vero che c'è la crisi, ma è anche vero che se ci si laurea a 25 anni si comincerà da li' a cercare lavoro,mentre se ci si laurea a 30 ( e si comincia comunque sempre da li'), cinque anni sono già stati buttati via.
Parliamo tanto di emergenza educativa;anche questo fenomeno lo è, non solo il bullismo o lo sballo del sabato sera, anche la schiera  dei mangiapane a tradimento col permesso e il favore di mamme e papà.


P.S: Siccome non è facile fare i genitori oggi e siccome non mi ritengo una che ha la Verità in tasca (magari ! !) anch'io ho fatto errori, ho tollerato laddove non andava tollerato, ho accettato  piccoli compromessi a volte per sfinimento e in questo campo so che non c'è nessuno senza peccato che possa scagliare la prima pietra. Per questo mi viene da riflettere...

1 commento:

Luigina ha detto...

Cara Maria Teresa, preferisco la definizione di "pelandroni", come tu li hai definiti e sono sostanzialmente d'accordo con te che la responsabilità è anche di certi genitori consenzienti.