Giorno di Pasqua, ore 13e venti circa, siamo a tavola per un pranzetto fatto di lasagne al forno e altre specialità tipiche di questa festa. Suonano al citofono, mi alzo per rispondere e sento la voce di una spagnola che mi chiede se posso aprire la porta. Apro , torno a tavola e alla domanda dei tre uomini:"Chi è?", rispondo laconica :" mah, una spagnola..."( bisogna sapere che nel nostro palazzo abitano alcune persone equadoregne e quindi secondo me avevo aperto a qualcuna di loro).
Passano neanche due minuti e suonano alla porta di casa ; qualcuno si alza per aprire e sento un urlo di gioia: non era una spagnola qualunque quella che mi aveva chiesto "am pots ubrir la porta, si us plau" ma era mia figlia che ormai parla in catalano e di cui non avevo riconosciuto la voce, anche perchè ero lontana dall'aspettarla. Dire che è stata una Pasqua bellissima è dire poco.
1 commento:
Queste belle sorprese da parte dei figli ci ripagano di tutte le amarezze!
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