"Non è come premere l'interruttore per passare dal buio alla luce.
Ci sono momenti in cui si va avanti e momenti in cui si va indietro: ricordi che tornano con cui fare i conti.
E a volte ci si mette davvero tanto tempo ...Non è una passeggiata...
Credo che la società attuale strombazzi troppo il concetto di perdono,diventato una cosa un po' mediatica.Ci sono quelle scene allucinanti nelle quali si vede il giornalista che va sotto il naso di uno a cui cinque ore prima è stato ammazzato un parente a chiedere :-Ma lei perdona?-
Cosa significa "perdona" cinque ore dopo?
Queste domande fategliele 15 anni dopo!
Io diffido delle persone che parlano del perdono troppo pubblicamente.
Perche' il perdono è un cammino privato. E' talmente intimo e delicato che quando se ne parla si rompe , si sfilaccia.
E' un percorso che una persona fa nella propria vita, un percorso anche con se stesso.
Non sono cose che si possono definire,è un cammino molto personale che è inutile divulgare. "
Mario Calabresi all'arsenale della Pace per il quarto incontrodella Università del Dialogo ( SERMIG Torino)
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